Diedi un'ultima occhiata alla stanza, per controllare che non avessi dimenticato nulla, scendendo poi nella hall senza far rumore. Consegnai la valigia all'autista e nel mentre che la sistemava nel bagagliaio, mi accesi una sigaretta, osservando il cielo di Londra un'ultima volta.
Ero tentata di andare a salutarle, ma non potevo, sarebbe stata una idiozia.
Mi costrinsi a finire velocemente la sigaretta, in modo da immettermi nella macchina e andarmene, prima di cambiare di nuovo idea.Sentivo un gran caos intorno a me, vedevo tante persone che parlavano, ridevano, piangevano, riposavano sedute sulle panche. In un altro momento sarei stata felice di trovarmi lì, pronta per andare in un alto posto non ancora visitato, ma quel giorno era tutto fuorché bello.
Erano le sei del mattino, e fra meno di due ore sarei stata su di un aereo che mi avrebbe portato a Los Angeles, mettendo così fine alla mia carriera, ma prima di tutto al mio sogno.
Ero molto titubante, più volte avevo pensato che potevo riuscire a mettere da parte i miei sentimenti e a finire quel tour, così da salutare per sempre la cubana, mettere un punto a quella storia, ma poter continuare la mia vita. Ma nello stesso tempo mi ripetevo che no, non potevo farcela, semplicemente non potevo far finta che lei, per me, non fosse niente.
Non avevo salutato neanche le altre, per paura di cambiare idea. Mi avrebbero odiato, ma era la cosa migliore per tutte.
Sbuffai, odiando l'attesa per salire sull'aereo, definitivamente odiavo stare due/tre ore ad aspettare per fare tutti i controlli, il check in e tutte le altre pratiche noiose, però le altre volte avevo le ragazze con cui scherzare, ora ero da sola.
Finalmente, anche se molto lentamente, venne il momento di salire su quell'aereo. Stavo facendo la fila quando sentii qualcuno chiamarmi.
"LAUREN!" Urlò una voce fin troppo familiare.
Chiusi gli occhi, respirando a fondo, sentendo le persone dietro di me imprecare per la mia fermata brusca.
Non avrei voluto, sapevo che se solo mi fossi voltata nella sua direzione avrei mandato in fumo tutti i miei piani, ma lo feci. Forse una parte di me ci sperava, sperava che venisse a riprendermi, a dirmi che era tutto un fottuto sogno, che mi amava anche lei come io amavo lei.
Mi voltai comunque, levandomi dalla fila, ricevendo occhiate dagli altri passeggeri.
Venni raggiunta dalla cubana, che si piegò sulle ginocchia per riprendere fiato.
"Ti ho già detto che sei una cogliona?" Chiese, ancora con il respiro corto, per via della corsa.
"Sei davvero venuta fin qui, rischiando di farmi perdere l'aereo, per dirmi questo?" Le chiesi, alzando un sopracciglio. Sarei dovuta essere stata arrabbiata con lei, ma semplicemente non ci riuscivo.
"Ti pare!" Esclamò, mettendosi in posizione eretta "Sono venuta fin qui per evitarti di fare una cazzata"
Scoppiai a ridere, scuotendo la testa.
"Guarda che dico sul serio" disse quasi offesa, portando il suo sguardo nei miei occhi."Hai sprecato il tuo tempo inutilmente allora" affermai, afferrando di nuovo la valigia, per rimettermi in fila.
"Lauren!" Sentii la sua mano chiudersi intorno al mio polso e tirarmi leggermente per non farmi andare.
Sbuffai voltandomi per guardarla "Camila! Ormai ho preso la mia decisione, è la cosa migliore per me, per te, per le ragazze, per tutte. Non cambierò idea"
"È il tuo sogno!" Esclamò allargando le braccia "Non può rinunciare! Non per colpa mia almeno"
"Non è colpa tua"
"E invece si! Ti sembra che non lo sappia che sono una completa idiota?" Chiese retoricamente, pregandomi con lo sguardo.
"Sì, lo sei! Ma questa tua ammissione non mi farà cambiare idea. Non posso continuare a fare l'indifferente" dichiarai, voltandomi di nuovo per rimettermi in fila, fila che ormai era quasi terminata.
"Lauren!" Sentii afferrarmi il braccio questa volta "Non cambi idea neanche se ti dico che ho lasciato Shawn?"
Rimasi immobile per un paio di secondi, giusto per realizzare la cosa, voltandomi poco dopo "Vuoi dare la colpa di questo anche a me?" Le chiesi con un sorriso sarcastico.
"Non hai capito cosa intendevo!" Mi afferrò le mani, fissando il suo sguardo nel mio "L'ho lasciato perché non aveva più senso mentirgli, né mentire a me stessa. L'ho lasciato perché non ha senso continuare a tenerlo per mano se desidero che la sua mano sia la tua. L'ho lasciato perché non posso baciarlo immaginando che le sue labbra siano le tue. L'ho lasciato perché non voglio fare l'amore con lui quando nella mia mente ho solo la tua immagine. L'ho lasciato perché la verità è che io voglio te, e se sono qui adesso è perché non posso immaginarmi di svegliarmi domani mattina e i giorni seguenti e sapere che tu non ci sarai più"
Spalancai la bocca, non credendo a quello che avevo appena sentito. Come era possibile? Ma soprattutto era la realtà? O solo un sogno frutto della mia fantasia?
Sentii a malapena l'altoparlante avvisare che mancavano gli ultimi minuti all'imbarco sull'aereo.
L'unica cosa che facevo era guardare quegli occhi color cioccolato supplicarmi tacitamente."Camila" sussurrai incapace di formulare un pensiero.
"So che mi sono comportata come una cogliona, ma ero spaventata e lo sono tutt'ora, ma ti prego non andare, non rinunciare al tuo sogno per me" mi lasciò le mani abbassando la testa.
Sospirai non sapendo cosa fare, poi lo capii. Lasciai uscire un sospiro dalle mie labbra, poi afferrai la valigia e iniziai a camminare.
Avevo sempre fatto la cosa che mi sembrava più giusta, anche se significava andare contro gli altri. Probabilmente sarebbe stata davvero la scelta giusta o, magari, me ne sarei pentita giorni dopo, chi lo sa. Ma in quel momento ero sicura di star facendo la cosa giusta.
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Find u Again (Camren)
FanfictionImmaginate se un giorno le Fifth Harmony fossero costrette a fare una reunion. Come pensate reagirebbero ritrovandosi davanti la ragazza, ormai quasi adulta, che uscì dal gruppo il 18 dicembre 2016? Ma soprattutto come pensate reagirebbe la ragazza...