25 - Piccola rivelazione

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Quella mattina il mio umore era come il temporale che si stava scatenando fuori.

Ero seduta rannicchiata sulla poltroncina nella stanza di Normani. Le ragazze avevano deciso di riunirsi per passare del tempo insieme, dal momento che non potevamo uscire con quel tempo, e non avevo potuto rifiutare.

In realtà non avevo voglia di stare lì, avrei preferito più rimanere nella mia stanza, a leggere un libro o guardare una serie. Soprattutto oggi che il mio umore era peggio degli altri giorni.

Anche i fan si erano accorti che il giorno precedente non ero il massimo durante il concerto, avevo letto molti commenti sotto la foto riguardo al mio umore.

Sospirai portando lo sguardo fuori dalla finestra, mentre Dinah e Mani litigavano, come al solito, su cosa dovevamo fare, Ally era intenta a tenerle separate per evitare che si ammazzassero da sole, mentre la cubana era da dieci minuti che massaggiava al cellulare.

Era dalla mattina scorsa che stavo così, da quando avevo avuto quella piccola conversazione con la cubana che mi aveva fatto aprire gli occhi.

In cuor mio avevo sempre sperato che lei continuasse a provare qualcosa per me, anche se minimo, ma mi ero solo illusa, e ora finalmente lo avevo capito, non ci poteva essere più nulla tra di noi, e dovevo farmene una ragione. Ma ogni volta che cercavo di andare avanti, succedeva qualcosa che mi faceva sperare in un qualcosa con lei.

La verità è che ero solo una stupida illusa, innamorata della persona sbagliata.

"Lauren cosa ne pensi?"

Sobbalzai, non aspettandomi di che essere interpellata. Mi voltai vedendo che avevano tutte lo sguardo su di me, aspettando una risposta.

"Emh... dico che è una buona idea" risposi con un sorriso forzato, cercando di convincerle che le ero stata a sentire.

"Per te è una buona idea fare un'orgia?" Chiese confusa la bruna.

Sgranai gli occhi, come era possibile che tra tutte le cose che potevano chiedermi, dovevano giusto pensare ad una cosa del genere proprio nel momento in cui ero distratta?

"Dio no!" Esclamai facendo una smorfia disgustata per poi ammettere "Non vi stavo ascoltando"

"Beh invece di un'orgia con noi, sicuro preferisci una sana scopata con Camilita" dichiarò Dinah, facendomi l'occhiolino e guardando maliziosamente sia me che la cubana.

"Cosa? No!" Esclamai di nuovo guardandola male, voltandomi poi velocemente verso la ragazza in questione, che per fortuna, o sfortuna, non aveva sentito nulla, ancora intenda a premere i pulsanti sul sui cellulare.

"Avanti, ti sto solo aiutando" fece l'offesa la bionda, incrociando le braccia sotto al seno.

"Forse non voglio essere aiutata"

Mi accorsi solo dopo di aver usato un tono più duro di quanto avrei voluto.
Chiesi scusa con lo sguardo alla polinesiana, sbuffando sonoramente non capendo più cosa mi stava succedendo.

"È meglio che me ne vada" affermai alzandomi.

"Cosa? Perché?" Mi fermò per un braccio la bruna, facendomi voltare.

"Non ho voglia di fingere di stare bene" dichiarai, aspettando che Normani allentasse la presa sul mio braccio, lasciandomi finalmente tornare nella mia stanza, senza voltarmi indietro.

Ero stanca di tutto.

Chiusi la porta con un tonfo, buttandomi con poca grazia sul letto, fissando il soffitto bianco della camera.

Perché doveva essere così difficile? Perché non poteva essere facile come nei film? Ma soprattutto perché finivo sempre con l'innamorarmi sempre della persona sbagliata?

Tutte le mie domande furono interrotte dal suono delle nocche contro il legno della porta. All'inizio lo ignorai, fingendo di non aver sentito nulla. Ma quando si fece ogni volta più forte, fui costretta ad alzarmi dal letto, e con un sospiro aprii la porta.

"Dinah se sei venuta per dirmi di tornare sap-" mi interruppi, spalancando gli occhi per la sorpresa "Tu?"

"Si io! Mi fai entrare?"

Mi misi di lato, permettendole di entrare, anche se ad essere sincera ero titubante a riguardo, si prevedeva un'altra lunga litigata.

"Possiamo smetterla solo per un secondo di essere delle idiote e comportarci come persone mature?" Mi chiese, una volta arrivata al centro della sala, guardandomi negli occhi.

La guardai aggrottando la fronte, facendo scoccare la lingua contro il palato prima di risponderla "Spiegami, perché non credo di aver capito"

"Dobbiamo per forza solo amarci o solo odiarci? Non possiamo trovare una via intermedia che ci permetta quantomeno di avere una specie di conversazione?"

Mi morissi il labbro, piegando la testa da un lato, senza distogliere lo sguardo "Mi stai davvero chiedendo una cosa del genere? Tu?"

"Stai scherzando?" Mi guardò sgranando gli occhi "Ti sto chiedendo di fare la persona matura!"

"Qua l'unica immatura sei tu!" Esclamai indicandola con l'indice.

"Io? Ma se sono io che sono venuta qui per cercare di instaurare un minimo di rapporto" capii dal suo tono che si sentiva offesa, ma stavolta ero pienamente convinta che fosse lei dalla parte del torto.

"Devo ricordarti che un giorno mi odi, l'altro mi baci, poi mi ignori e dopo vuoi baciarmi di nuovo?"

"Dobbiamo farne sempre un affare di Stato?" Chiese spalancando le braccia, facendomi solo innervosire di più.

"Io non ne faccio un affare di Stato!" Esclamai avvicinandomi a lei "Sei tu!" Affondai l'indice nel suo petto "Che vuoi instaurare un rapporto, ma sei la prima ad ignorarmi" sussurrai "Sei tu!" Avvicinai il mio viso al suo "Che vuoi avere un minimo rapporto con me, ma non sei capace di resistermi"

Sentii il suo respiro scontrarsi contro le mie labbra, e dovetti fare appello a tutte le mie forze per contenermi dal baciarla in quello stesso istante.

Ancora occhi negli occhi, sentii il suo fiato farsi sempre più irregolare e sentire, grazie al mio dito ancora sul suo petto, il suo cuore accelerare i battiti.

Sorrisi, soddisfatta di avere ancora quel potere su di lei e non omisi di dirlo ad alta voce, se poteva giocare lei, potevo farlo anch'io, "Lo vedi? Tutto di te brama un mio tocco. Dovresti ammettere a te stessa che non riesci a resistermi"

Venne scossa da un tremito, mentre si mordeva il labbro inferiore, il mio sorriso crebbe ancora, ma venne subito cancellato nell'attimo in cui parlò, con voce tremante "Hai ragione!" Si inumidì le labbra "Non riesco a resisterti"

Non ebbi il tempo di realizzare cosa stava accadendo che sentii le sue labbra perfette sulle mie. All'inizio rimasi ferma, non avendo ancora capito cosa stesse succedendo, ma quando il mio cervello realizzò, portai una mia mano ad accarezzarle un fianco, mentre l'altra dietro la testa per tenerla più vicina.

D'altro conto anche lei portò le sue braccia a circondarmi il collo, aprendo la bocca e chiedendomi l'accesso alla mia, con la punta della lingua.

Non era un bacio come quelli precedenti, non aveva niente di casto, solo tanta voglia. E infatti ci baciammo con così tanta foga da non accorgerci che, inconsciamente, eravamo arrivate nella camera da letto.

Continuammo a baciarci, finché non la portai fino al muro, facendola aderire con la schiena alla parete fredda, e ingabbiandola con le braccia.

Ci staccammo solo per riprendere fiato, ma subito mi tuffai di nuovo nelle sue labbra, per poi iniziare a lasciare una scia di baci sul collo.

"Lauren" la sentii dire un sussurro.
Alzai gli occhi per guardarla e la scoprii con gli occhi chiusi, intenta a mordersi le labbra. Spingendosi con i fianchi verso il mio corpo.

Era la cosa migliore che potessi vedere.

Eccomi tornata con un nuovo capitolo!
Spero vi piaccia e preparatevi che da ora le cose cambieranno finalmente.
Un bacio 🌹

Find u Again (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora