Ingoiai il quarto o il quinto o addirittura il sesto, avevo perso il conto, bicchierino di tequila, sentendo la gola bruciare.
Era da molto che non bevevo, e forse sarebbe stato meglio evitare, ma avevo bisogno di stare per un paio d'ore lontana dalla realtà, lontana dagli sguardi pieni di odio della cubana, da quelli arrabbiati delle miei compagne di band. Avevo bisogno di staccare un po' la spina, e cosa c'è di meglio che approfittarne dell'uscita acconsentita da Simon per bere fino alla sfinimento del buon alcool?
Il giorno dopo me ne sarei pentita, forse no. Non lo sapevo, ma per qualche ora sarei stata in pace, senza pensieri che mi giravano per la testa.
O almeno era quello che pensavo, magari alla fine, avrei anche dovuto ringraziare questa uscita."Forse è meglio se torni a casa" sentii dire dal barista, ma non sapevo se si riferiva a me o a qualcun altro, ormai ero al punto in cui non capivo neanche più dove mi trovavo.
Dopo due minuti in cui provai a mettere a fuoco la vista, sentii un senso di nausea salirmi fino alla gola.
Immediatamente mi alzai, con l'intento di raggiungere il bagno, ma ubriaca come ero persi l'equilibrio.Mi preparai, anche se con movimenti lenti, alla caduta, mettendo le mani davanti. Però l'impatto con il suolo non avvenne.
Sentii due braccia afferrarmi per i fianchi, evitando così di farmi cadere.
Forse era l'alcool, ma potevo giurare di conoscere a chi appartenessero quelle braccia e quel profumo, e la mia teoria fu confermata quando parlò."Non avevi detto che non volevi più bere?"
Mi aiutò a rimettermi in posizione eretta, ma non ebbi il tempo di rispondere che ripresi a camminare per raggiungere il bagno. Per fortuna mi seguì, aiutandomi a non cadere durante il percorso.
Appena entrai, neanche il tempo di capire se fossi arrivata davvero, mi fece entrare nella prima porta libera, tenendomi i capelli mentre vomitavo anche l'anima.
"Grazie" mormorai una volta finito.
Non disse nulla, mi continuò solo ad aiutare, portandomi vicino al lavandino per farmi sciacquare la faccia.
"Credo sia il caso di tornare in hotel" affermò, tenendomi ancora per un braccio.
"Si, ora chiamo un taxi" acconsentii, iniziando ad acquistare lucidità, anche se minima.
"Pensi che ti lasci andare da sola? Non ti reggi neanche in piedi da sola" mormorò, mettendosi un mio braccio sulle sue spalle e aiutandomi ad uscire fuori, per poi chiamare un taxi e venire con me.
"Non dovevi. Ti ho rovinato la festa" sussurrai, mentre ero ancora poggiata contro di lei, cercando di coordinare il movimento delle gambe.
Prese un grande respiro prima di affermare "Non ti avrei mai lasciato lì" aiutandomi a sedermi sul letto.
Mi toccò la fronte, vedendo che iniziavo a sudare "Penso che tu abbia la febbre, scotti parecchio" mormorò, iniziando a cercare un termometro per la stanza.
"Trovato!" Esclamò venendo poi nella mia direzione, alzandomi un braccio e posizionandolo bene prima di riabbassarlo.
Per quei pochi minuti mi limitai a guardarla, avendola per la prima volta vicina dal giorno in cui l'avevo lasciata.
Alzò la testa, probabilmente si era accorta del mio sguardo insistente su di lei. Ci guardammo negli occhi e l'unica cosa che avrei voluto fare era quella di baciarla, e forse lo avrei anche fatto non avendo più il controllo del mio corpo, ma il suono del termometro interruppe quel gioco di sguardi.
"Cazzo ma è altissima!" Scattò in piedi "Devi metterti subito a letto" mi ordinò, ma vedendo che non avevo intenzione di collaborare, soprattutto per colpa dell'alcol che non mi faceva capire nulla, si avvicinò, aiutandomi a sfilare prima la maglietta e poi i pantaloni.
Forse fu una mia svista, ma la vidi deglutire, quasi in difficoltà ad aiutarmi. Mi sentii subito in colpa, ma ormai aveva già fatto.
Mi aiutò a sdraiarmi, correndo verso il bagno per prendere una asciugamano e bagnarla nell'acqua fredda, per poi venire da me e poggiarla sulla fronte.
"Non hai medicine, quindi questa dovrebbe essere una buona soluzione per cercare di abbassarla un po'" mormorò, evitando però di posare il suo sguardo su di me.
"Sono ubriaca e ho la febbre alta, una bella combinazione non trovi?" Le chiesi, cercando di fare un minimo di conversazione, nonostante non fossi nella condizione adatta.
"Con te è sempre stato o tutto o niente, non ci sono vie di mezzo" affermò continuando ad armeggiare con l'asciugamano, cercando di naacondere un piccolo sorriso amaro.
"Posso chiedertela una cosa?" Con fatica le presi un polso, sperando di non aver azzardato troppo, arrivando poi ad afferrarle una mano, preparandomi ad un imminente rifiuto, ma ciò non avvenne, forse aveva capito che ero troppo ubriaca per capire quello che stavo facendo.
La vidi annuire così mi diedi coraggio "Resta con me stanotte"
La vidi irrigidirsi all'istante, mi sentii in colpa di averle chiesto una cosa del genere, ma davvero non sapevo bene cosa stava succedendo.
La sorpresa però fu quando annuì, girando intorno al letto per sdraiarsi al mio fianco, mantenendo però una debita distanza tra i nostri corpi.
Senza dire nulla mi voltai nella sua direzione, mettendomi su di un fianco per guardarla meglio.
"Lo faccio solo perché stai davvero male" precisò, mettendosi anche lei su di un lato, rivolta nella mia direzione.
"Mi dispiace così tanto" mormorai, forzando gli occhi a restare aperti per guardarla ancora un po', sapendo che quella sarebbe potuta essere l'ultima volta che l'avevo così vicina.
"Non è il momento di parlarne" affermò fredda, ma non mi fermai, quello era il momento adatto per salvare la nostra storia.
"Invece si! Domani non ricorderò nulla di quello che ti dirò, quindi non avrei colpe, ma tu almeno sapresti la verità" spiegai, allungando timidamente una mano verso di lei, prendendo ad accarezzarle una guancia.
"Lauren" sussurrò, pregandomi con lo sguardo di smettere.
"Non devi credere a quello che ti ho detto, niente è vero" mormorai, sforzandomi di mantenere ancora per un po' gli occhi aperti, ma quando capii che da li a poco mi sarei addormentata dissi semplicemente quello che pensavo.
"Ti amo Camz" sentii le palpebre farsi pesanti "Non dubitarne mai" prima di chiudersi definitivamente, facendomi sprofondare nel sonno.
Ero consapevole che l'indomani mi sarei svegliata in un letto vuoto, senza la cubana al mio fianco a vegliarmi.
Speravo però che avesse creduto alle parole che le avevo detto, che avesse capito anche lei che c'era qualcosa sotto.Forse niente è perduto per le nostre amate ragazze. Cosa ne pensate? Camila avrà creduto alle parole di Lauren o no? Cosa succederà il mattino seguente? Lo scoprirete molto presto (almeno spero).
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Find u Again (Camren)
FanfictionImmaginate se un giorno le Fifth Harmony fossero costrette a fare una reunion. Come pensate reagirebbero ritrovandosi davanti la ragazza, ormai quasi adulta, che uscì dal gruppo il 18 dicembre 2016? Ma soprattutto come pensate reagirebbe la ragazza...