Erano passate due settimane dalla prima tappa del tour.
Due settimane da quando avevo riportato Camila ubriaca a casa.
Due settimane da quando avevamo ripreso a viaggiare e stare nel bus.
Due settimane da quando vivevamo tutte e cinque di nuovo sotto lo stesso tetto.
Due settimane da quando la situazione era peggiorata.In questi giorni mi ero allontanata radicalmente dalle ragazze, non che fosse successo qualcosa di particolare, ma vivere ventiquattro ore su ventiquattro con la cubana non aiutava, e non aiutava neanche la costante pressione delle ragazze a farci stabilire una conversazione.
La verità è che non ci riuscivo.
Quando l'avevo vista per la prima volta avevo evitato che i vecchi ricordi riaffiorassero nella mia mente e anche le volte successive mi ero imposta di non permettere ai ricordi di tornare, ma una volta iniziato il tour e tornati a vivere nel bus, con la sua presenza costante, mi era difficile evitare di non pensarci.Le altre ragazze erano riuscite a ristabilire i vecchi rapporti, tornando a trattarla come i vecchi tempi, come se niente fosse successo, ma io non ci riuscivo.
Forse se mi avesse detto almeno le ragioni per il quale aveva lasciato il gruppo così dal nulla, avrei potuto comprendere più facilmente, ma non era solo questo il problema.
Noi due, rispetto alle altre, avevamo molti più problemi tra di noi, e forse era questo il motivo che mi frenava dal ricostruire i rapporti.
Avevo passato questi quindici giorni chiusa nella cuccetta. Uscivo solo per mangiare e farmi la doccia.
Quando avevamo le prove, ero la prima che usciva e la prima che tornava.
Stessa cosa per i concerti, uscivo prima e andavo a dormire presto, allena tornavo, usando la scusa della stanchezza, evitando anche le serate che organizzavano le ragazze, tutto per non restare un secondo in più nella stessa stanza con la cubana.Tutte si erano accorti di questo mio atteggiamento freddo nei loro confronti, ma non potevo farne a meno, avevo sofferto una volta, non avrei permesso che succedesse una seconda volta.
Avevamo appena finito il concerto a Chicago, e, come al solito, tornai prima, non aspettando le ragazze, mi feci una doccia e mi stesi nella mia cuccetta chiudendo la tenda. Presi poi il mio cellulare e misi le cuffie, facendo partire la mia playlist preferita.
Ebbi il tempo di sentire soltanto una canzone, che qualcuno aprì la tenda, facendomi sussultare per lo spavento.
Mi voltai di scatto, levando le cuffiette per vedere di chi si trattasse, rilasciando un sospiro quando vidi la bruna guardarmi con sguardo duro.Nel mio subconscio, forse, avevo sperato che fosse stata la cubana a venirmi a cercare, ma cacciai subito questi pensieri, e rivolsi uno sguardo confuso alla ragazza di fronte a me.
"Che succede?""Hai anche il coraggio di chiederlo?" Mi chiese con fare ovvio.
Sbuffai, capendo perfettamente di cosa si trattava, ma non dissi nulla, non avevo voglia di litigare o cose simili, desideravo solo stare tranquilla e aspettare che questi giorni passassero.
La sentii sospirare, prima di addolcire i lineamenti e farmi un sorriso dolce "Come stai?"
"Bene" risposi laconica, virando lo sguardo per non far trasparire le emozioni.
Ma avevo dimenticato quanto Normani mi conoscesse bene."Non devi fingere con me"
"Non sto fingendo" cercai di convincerla, ma forse avrei dovuto convincere prima me stessa.
Mi guardò come se avesse voluto chiedermi qualcosa, ma aveva paura della mia reazione. Come lei mi conosceva, anch'io la conoscevo bene, quindi le dissi semplicemente che poteva dirmi quelle che stava pensando.
STAI LEGGENDO
Find u Again (Camren)
FanfictionImmaginate se un giorno le Fifth Harmony fossero costrette a fare una reunion. Come pensate reagirebbero ritrovandosi davanti la ragazza, ormai quasi adulta, che uscì dal gruppo il 18 dicembre 2016? Ma soprattutto come pensate reagirebbe la ragazza...