36 - Chiamata

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Mi svegliai di soppiatto, con il respiro irregolare, ricoperta da un leggero strato di sudore. Avevo avuto un incubo, l'ennesimo da quando avevo avuto quella conversazione con Alex.

Ancora non sapevo bene cosa fare, non sapevo come avrebbero reagito i fan se avessero saputo che tutta quella storia era solo una finzione, anche se ora era più che reale, non sapevo se Alex faceva sul serio o voleva solo spaventarmi. Non sapevo niente di niente e questo mi spaventava.

L'idea di lasciare Camila, ora che le cose andavano finalmente bene, non era una delle mie opzioni, ma non volevo neanche che i fan scoprissero la verità.

Che poi alla fine non erano tanto i fan a spaventarmi, ma piuttosto Simon che si sarebbe incazzato con me per aver detto la verità, quando aveva espressamente chiesto di tenere segreta questa cosa, facendo, di conseguenza, ricadere la colpa non solo su di me, ma anche sulle ragazze, con il rischio di farle perdere per sempre la carriera, e io non me lo sarei mai perdonato.

Mi voltai verso il comodino, con l'intendo di prendere il cellulare e chiamare l'unica persona che mi avrebbe calmato, ma quando lo afferrai mi resi conto di aver dimenticato di metterlo in carica, di conseguenza si era scaricato.

Immediatamente mi alzai, prendendo il caricabatterie dalla borsa e mettendolo in carica, per poi accenderlo.
Mi ritrovai dieci chiamate perse da Camila, tre dalle altre ragazze e più di venti messaggi.

"Merda" provai subito a chiamarla, tanto con il fuso orario lì doveva essere giorno.
Neanche il tempo di squillare che rispose.

"TI SEMBRA IL CASO DI SPEGNERE IL CELLULARE? MA DICO SEI SCEMA?"

Allontanai il cellulare dall'orecchio, tanto per come stava urlando potevo sentirla anche ad un metro di distanza.

"Camila" provai a parlare una volta che aveva smesso di urlare, ma non mi diede il tempo di dire altro che tornò ad urlare "NO! CAMILA UN CAZZO! ORA SPIEGAMI PERCHÉ AVEVI IL CELLULARE SPENTO, MI HAI FATTA SPAVENTARE"

"Sappi che ti ammazziamo quando torni, abbiamo dovuto sopportare noi le sue sclerate non tu!" Sentii dire da Dinah, probabilmente era in camera dalle ragazze.

"Se smetti di urlare forse riesco a spiegarti" sospirai, forse avrei dovuto aspettare di riprendermi prima di telefonarla, non era molto confortante sentirla urlare.

"TI DO DUE MINUTI"

"Ero stanca e mi sono addormentata, ed ho dimenticato di mettere in carica il cellulare. Tutto qua" spiegai, portandomi una mano sulla fronte, tentando di far smettere il mal di testa.

"E TU AVRESTI DORMITO PER DODICI ORE?" continuò ad urlare, facendomi innervosire.

"Cazzo Camila! Puoi smettere di urlare?" Chiesi esasperata, già avevo dormito male e non sapevo come affrontare quello che era successo, non mi serviva sentire anche le sue urla.

"TI RENDI CONTO CHE MI HAI FATTA PREOCCUPARE?"

"Lo so e mi dispiace. Ma non c'è bisogno che urli, altrimenti dimmelo e ti chiamo quando ti sarai calmata" affermai, tentando di non risultare troppo arrabbiata.

"SUL SERIO? Non ti fai sentire per dodici ore e ti aspetti che io sia calma?" Abbassò finalmente la voce, riuscendo così a sentire quanto fosse arrabbiata, ma anche preoccupata.

"Stavo dormendo" ripetei, sperando capisse "Non è stato intenzionale dimenticarmi del cellulare, ok? Mi dispiace"

"Seh ok! Quando torni?" Mi chiese, cambiando totalmente argomento.

"Non lo so"

"Come non lo sai? Abbiamo un concerto!" Esclamò alterata.

Chiusi gli occhi per cercare di contenermi dall'urlarle contro, era definitivamente stata una pessima idea chiamarla.

"Probabilmente tornerò il giorno del concerto" mormorai, sapendo che si sarebbe arrabbiata di nuovo.

"Perché? Non puoi tornare il giorno prima?" Mi chiese appunto arrabbiata "Cazzo Lauren! Dimmi che sta succedendo?"

"Ascolta Camz! Ne parliamo quando torno, ok? Sei troppo arrabbiata e mi stai rompendo un timpano" tentai di essere il più calma possibile, l'idea che già avesse intuito che qualcosa non andasse e che io ancora non sapevo cosa fare, mi spaventava.

"COSA? SEI SERIA? LAUREN NON PUOI DIRE SUL SERIO! CHE STA SUCCEDENDO?"

"Ci sentiamo" dissi, chiudendo la chiamata.

Neanche il tempo di posare che subito iniziò a suonare, ma lo ignorai, sapevo chi fosse, ma davvero non me la sentivo di parlarle.

Sapevo che ero io in torto, le avevo promesso che l'avrei chiamata e invece non mi ero fatta sentire, ma se avesse saputo la verità ero sicura che mi avrebbe capito, ma non potevo dirlo.

Non doveva saperlo. Però, nello stesso tempo, non volevo perderla.

Mi sdraiai sul letto iniziando a riflettere su quello che avrei dovuto fare. Come mi sarei dovuta comportare? Avrei dovuto lasciare Camila? O avrei dovuto dirle la verità e sperare di trovare una soluzione? Forse avrei dovuto trovare una soluzione senza dire nulla, magari così avrei evitato drammi, ma come potevo?

Più pensavo e ripensavo e più non trovavo una fottuta soluzione. Perché doveva succedere giusto a me?

Buonasera ragazze! Scusate il ritardo e il capitolo corto, ma in questi giorni mi risulta difficile scirvere per via di vari impegni, vi prometto che cercherò di essere comunque attiva. Detto questo fatemi sapere cosa ne pensate di questa storia e come, secondo voi, Lauren affronterà la situazione.
Un bacio🌹

Find u Again (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora