Chapter 23

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BUON NATALE! (Scusate per eventuali errori di battitura)

Avrei dovuto intuirlo. Avrei dovuto capire dal primo momento che, conoscere sempre di più Ryan, l'avrebbe portato a scoprire qualcosa su me e sul mio passato. Credevo che sarei riuscito a mantenere a il segreto e a trascurare le mie emozioni.
Ma tutto si è fatto più difficile appena ho visto lui preoccuparsi per me. Le cose sono diventate complicate subito dopo il nostro primo bacio, o se proprio vogliamo esagerare, subito dopo il nostro primo sguardo.

Quella discussione in ascensore è stata semplicemente un assaggio. Quella notte in albergo, invece, è stata l'inizio di qualcosa che non so spiegarmi nemmeno io. Esatto, non so spiegare il perché io mi senta così bene avvolto tra le sue braccia, il perché io ami il suo sguardo su di me e le sue mani accarezzarmi lungo tutto il corpo. Non mi spiego perché il suo profumo lo senti ovunque anche quando lui non è con me, e perché io abbia bisogno di lui in qualsiasi momento della giornata. Ora, non uscirei dal suo letto perché mi sento talmente bene, che sarebbe straziante sgattaiolare via di qui.

I suoi occhi scuri, caratterizzati da pagliuzze verdi sparse qua e la, mi scrutano con attenzione, senza staccarsi dai miei. La sua mano scivola sulla mia guancia, accarezzandomi dolcemente e vedo un improvviso sorriso farsi spazio sul suo volto. Ormai siamo sdraiati su questo letto da una buona mezz'ora, ma nessuno dei due ha osato toccare le labbra dell'altro, nonostante la forte tentazione.

«Sei cosi bello...» sussurra da un momento all'altro. Rimango un attimo impressionato da questa sua confessione e sento le guance prendere improvvisamente fuoco. Sorrido timidamente, staccando il mio sguardo dal suo e mi faccio ancora più piccolo, posando la mia testa sul suo petto. È come se per tutto questo tempo, io fossi riuscito finalmente a chiudermi tutto alle spalle anche se, dentro di me, so che non è così.

Mi piace perdermi dentro il suo profumo e tra le sue braccia. Sarebbe bello poter restare qui in eterno, al caldo e "protetto". Ma so che non posso.

«Guardami Andy», sento la sua voce richiamarmi e ciò mi costringe a portare lo sguardo nuovamente nel suo. È serio, ma colgo una strana luce nei suoi occhi, è un qualcosa che mi fa sentire speciale. «Ho come l'impressione che tu voglia baciarmi, ma qualcosa ti blocca. Vero?» chiede passando una sua mano tra i miei capelli. Questo gesto, anche se può sembrare insignificante, è molto dolce.

«Forse... È solo che ho deciso di non lasciarmi più andare alle tentazioni, non fino a quando so che Louis mi sta ancora aspettando. L'ho già ferito dicendogli quelle cose, sabato prossimo lo ferirò il doppio e non ho intenzione di sentirmi doppiamente in colpa per essermi fregato ancora dei suoi sentimenti. Se io ti baciassi adesso e mi lasciassi andare, è come se io lo pugnalassi un'altra volta, capisci?» questo discorso lo trovo al quanto insensato, ma non saprei come spiegarmi. Lui annuisce anche se sembra deluso e mi stringe ancora un po' a se.

Rimaniamo così per un po' e io chiudo gli occhi, abbandonandomi al piacere di questo calore, a tratti invaso da brutti ricordi. Dovrei parlargliene, ma non saprei da dove iniziare. Quel video è stato un colpo basso. Non mi sarei mai aspettato che qualcuno di loro arrivasse a tanto, addirittura mandare un video a una persona che conosco a malapena.
Ho dovuto restringere il campo, e ora sto cercando di capire chi diavolo possa essere. Il pensiero di Louis mi lascerebbe un po' perplesso, perché va bene tutto, ma non sono così rincoglionito da non accorgermi di avere uno di "loro" in casa mia.

Beh... Johann diciamo che è uno dei miei principali sospettati. L'unico problema è che non saprei come avvicinarmi a lui. Poi non capisco perchè aspettare così tanto per farmela pagare, se così si può dire. Ero sicuro che mi avrebbero trovato, anzi, che ci avrebbero trovato.
Il vero motivo per cui sono in confusione e abbastanza turbato, è che ho paura che con Ryan, vada a finire come con Sonny.
Sonny mi è sempre stato accanto, lui posso davvero chiamarlo amico di una vita. Ci è stato quando ho attraversato le mie prime cotte, il momento del mio coming out, nelle più brutte figure di merda fatte a scuola ma, soprattutto, c'è stato in quel periodo particolare.

Non volevo tirarlo in mezzo, e non avrei dovuto. Ma lui ha sempre avuto il vizio di intromettersi e cazzo, in quel momento avevo davvero bisogno di qualcuno. Ora ci è in mezzo anche lui, se scappiamo, lo facciamo insieme. Ma non posso lermettere che succeda la stessa cosa con Ryan.

«Sei pensieroso», constata, interrompendo il silenzio che si era formato fra noi. «A cosa pensavi?»

«A quanto sia assurda questa situazione.»

«E come la descriveresti questa situazione, oltre che assurda?» mi pone questa domanda e io ci metto un po' per rispondere.

«Boh... non saprei. Sono successe talmente tante cose che non basterebbe una sola parola per descrivere tutto quanto. E poi mi sento incredibilmente debole. Il pensiero di essermi buttato tutto alle spalle senza un minimo rimorso mi fa stare male, perché non me ne capacito io stesso delle mie azioni. E sognare quelle cose ogni notte, mi fa sentire un vigliacco. Io sono debole perché sono scappato da tutto e non ho affrontato nulla.»

«Tu non sei debole Andy», dice e io sospiro. «Okay, hai ragione. Io ti conosco da poco, peró a quanto ho visto e ho capito, ciò che hai passato non dev'essere stato affatto semplice. Credo che se tu fossi stato e fossi ora debole, probabilmente non saresti nemmeno qui. Okay si, essere forti significa affrontare una situazione di petto, ma significa anche riuscire a rimanere in piedi dopo una tempesta e ricostruire tutto quanto. Poche persone sono come te. Quindi dovresti guardarti allo specchio ed essere fiero di te stesso. Credimi.» Appena pronuncia queste parole mi sento arrossire nuovamente, non posso far altro vhe riabbassare lo sguardo e aspettare che l'imbarazzo se ne vada.

Rimaniamo così, abbracciati l'uno all'altro in silenzio. Ma come un lampo, qualcosa mi fa rendere conto di ciò che sto rischiando, ancora. Di ciò che rischio di perdere. Mi rendo conto del rischio che corro, comprendo ogni singolo dettaglio e non riesco a non sentirmi più stupido di così.

«Scusami Ryan, ma ho dimenticato che avevo un impegno abbastanza urgente sta sera, devo andare.» Mi alzo di scatto e mi sistemo la felpa, prendendo il cellulare.

«Oh, okay...» non molto convinto, si alza anche lui e mi accompagna verso la porta. Sento i suoi passi dietro di me e vorrei davvero girarmi, prendere il suo viso tra le mie mani e posare le mie labbra sulle sue. Quelle labbra sempre leggermente arrossate ma morbidissime. Calde al tatto, un paio di labbra che ti fanno camminare in paradiso. Ma non posso.

Mi volto prima di uscire e basta poco, per far si che i nostri occhi si aggancino l'uno all'altro, dicendosi cose che noi non sapremmo mai decifrare.

«Ciao Ryan», mi avvicino a lui e poso un casto bacio sulle sue labbra. Proprio ora sento come uno scoppio nel mio stomaco, un calore rodere nel mio basso ventre e le mie labbra volere di più, come le sue. Ma mi fermo. Sorride incerto e sembra volermi trattenere per un secondo, ma poi mi lascia andare.

E mentre i suoi occhi cercano di scoprire ancora qualcosa di più su di me, io mi rendo conto di quanto io sia stato fottutamente stupido ad affezionarmi ancora. A posare i miei sentimenti nelle mani di un'altra persona e a lasciarli li, per poi diventare incapace di riprendermeli. Sono stato stupido a fidarmi ancora, nella speranza che la storia non si ripeta. Ma è così, ovunque io vada, ferisco.

Solo staccando gli occhi dai suoi, capisco di essere in grado di andarmene. E insieme a tutti gli errori che ho capito di aver fatto, capisco anche di essere ricaduto nella trappola dei miei sentimenti, facendomi infatuare da Ryan. Non volevo dirgli addio, ma l'ho dovuto fare, e fa male sapere che quel bacio sia stato l'ultimo. Gli do le spalle e aspetto che chiuda la porta, per poi entrare in macchina e tornare nella mia bolla di completa apatia.
Non posso lasciare che succeda.
Non di nuovo.

𝐋𝐞𝐭 𝐌𝐞 𝐓𝐚𝐤𝐞 𝐂𝐚𝐫𝐞 𝐎𝐟 𝐘𝐨𝐮 // 𝑮𝒂𝒚 𝑺𝒕𝒐𝒓𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora