capitolo 2

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Sembrava esitare.

"Non posso farlo."

"Perchè?"

"non lo.so....io....non ci riesco."

"Per quale motivo?"

"Cosa?"

"Perchè non mi hai uccisa ieri sera."

"Non posso uccidere una persona che non ha paura di me."

"Perchè?"

"Non c'è gusto."

"Capisco."

Si andò a 'sedere' sul divano più che altro ci si coricò come se niente fosse,come se fosse casa sua.

"Vuoi qualcosa?"

"No,non ho fame."

"Piacere Karen."

Mi squadrò con lo sguardo.

"Jack....Laughing Jack."

"Come mai avevi deciso di uccidere me?"

"non c'è un perchè,ieri sera mi hai incuriosito così ti ho seguito."

"Quindi eri tu quel ragazzo!"

"Si."

Mi avvicinai a lui e gli alzai il viso spostando i ciuffi dagli occhi.

"Sai,sei più carino di come ti descrivono in televisione."

"Mh? Ti dici?"

"Si,te lo giuro su chi vuoi."

Passò una mano sulla mia guancia poi però scosse la testa,come se stesse scacciando uno dei suoi pensieri. Staccò lo sguardo da me per poi portarlo nel vuoto. Tolse velocemente la mano dal mio viso,si alzò di scatto dal divano,era altissimo! E gli arrivavo giusto alla spalla.

"Devo amdare,ma giuro che tornerò e ti ucciderò."

Cominciò a ridere come un pazzo, ma zi vedeva che era una risata forzata. Poi scappò distruggendo una finestra. A quell'avvertimento mi impaurii molto ma non intervenni. Ben presto si fece sera,e io ho passato tutto il giorno chiusa in camera. E cosa facevo? Niente! Non ho mangiato,pensavo solo. Sono le23.50 quindi 10 minuti alle 00.00,sono stanca morta ma non riesco a prendere sonno. Poi però ci riuscii ma venni svegliata da una presenza a cavalcioni su di me,poi il carillon cominciò a suonare quella stramaledetta sinfonia. Pian piano aprii gli occhi e me lo ritrovaii vicinissimo al viso.

"Hai mantenuto la tua promessa,avanti fallo." Lui mi guardò con aria soddisfatta alzò i suoi artigli affilati ma qualcosa lo bloccò. No,non venne bloccato da qualcuno o da qualcosa,ma da solo.

"Cazzo,Non posso farti questo!"

"Allora perchè sei qui?"

"Io dovevo ucciderti quando ne ho avuti l'opportunità!"

"E PERCHÈ NON L'HAI FATTO!?" Alzai la voce,avevo perso la pazienza.

Mi gurdò come se l'avessi offeso.

"Quindi tu vorresti morire?"

"Non ho detto questo,ma se Dio ha deciso questo per me non posso tirarmi indietro."

"Dio non ha deciso niente per te,l'ho deciso io di venire qui e ucciderti una volta per tutte,ma non ci riesco."

"Cos'è che ti blocca?"

"Non ne ho idea...."

Si tolse sopra di me e si buttò a peso morto sul letto e cominciò a fissare il soffitto,mise le mani dietro la testa e si mise in una posizione comoda. Dopo un po' mi alzai dal letto. Lui miguardò un po' allibito.

al cuor non si comanda,tanto meno se è quello di un KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora