al cuor non si comanda,tanto meno se è quello di un Killer

wanted

Camminare in quel posto non è proprio il massimo,Itsy ha paura per ogni cosa,Jack non si riprende,Toby è stanco di vagare a vuoto e io? Che divrei dire? Sono quella più stressata ma non lo capiscono.

Che bambina è logico che non lo capiscono sei una ragazza.

Che cosa centra?

Ti svelo un segreto! Noi ragazze siamo fatte per:dar sollievo ai ragazzi quando vogliono....;cucinare,fare il bucato,lavare per terra,apparecchiare e via dicendo.

Cosa centra? Io chiedo solo di essere capita no di fare tutte ste cose al posto mio. Poi l'ho detto,quando ho finito qua me ne torno a Garbatella.

Sicura?

Si mai stata più sicura. Lascio tutto,non hanno bisogno di me.

Ma...

Zitta.

Detto questo continuammo la piccola marcia.

Nessuno apriva bocca,nessuno parlava,nessuno aveva intenzione di fare niente. Era tutto così.........silenzioso,in più Jack faccia da ebete non voleva riprendersi e mi dava sui nervi.

Arrivò l'ora d'accamparci.

"Che srata,vero ragazzi?"

T:"mh."

I:"che sonno! Vado a dormire."

"E dove dormi,non hai il sacco a pelo."

I:"Sarà mi avvolgerà nelle sue ragnatele."

"Che schifo."

I:"pensala come ti pare."

T:"zitto salame."

Weee cattivo il ragazzo.

"Che hai Toby?"

T:"niente di che." Disse freddo ma non me la bevo facilmente. Aspettai fino a quando Itsy non si inglobò completamente nelle ragnatele e poi.

"Toby che hai?"

T:"niente di che."

"Dai,sai che puoi dirmi tutto no?"

T:"no,lascia stare."

"Daii."

T:"pensavo a quel bacio."

"Come mai?"

T:"tu hai provato qualcosa quando mi hai baciato?"

"Perchè lo chiedi?"

T:"perchè è parso di si e ci tenevo a precisare che io amo solo Jill."

"Toby tranquillo,quello che ho provato è stato solo senso di attrazione e niente,sono consapevole che ami Jill più della tua stessa vita."

T:"bene." Disse per farmi poi un sorriso e mettersi nel sacco a pelo. Io rimasi sveglia. Non riuscivo a dormire,vedevo Jack poggiato li e sorridere come un ebete e la mia testa non so cosa ebbe perchè iniziò a fantasticare,mi portò alla mia vecchia vita,a quella presente e alla futura. Erano tutte quante influenzate da Jack. Ma vederlo così,senza sensi mi toccava e non riuscivo a vederli così,anche se ogni tanto farneticava parole senza senso tipo "panna" o "caramelle" e li ridevo. Volevo solo che tornasse in se così per poterlo abbracciare e sentirmi sicura tra le sue braccia,sentire la sua voce rassicurante,il calore che emana,l'amore che prova.

Senza che me ne accorgessi piangevo.

Pingevo come una fontana a pensare che nonostante lui stesse li mi mancasse. Pensavo e ripensavo ai suoi sogni,a quelli belli che stava facendo,quelli con la panna e caramelle,quelli col mondo fatto di gelato.