Capitolo 11

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Rox pov's
Arrivo su in camera con 2 bicchieri e dell'alcol.
Noto Ryan nervoso
-Stavi andando via? Chiedo entrando e poggiando i bicchieri e la bottiglia
-No. Controllavo se venivi
Dice con una voce piatta.

Riempio i bicchieri e gli porgo uno, lui lo afferra e io mi siedo sotto la finestra.
Stanno riaffiorando i ricordi e credevo di essere pronta.
Non è così. Butto giù tutto d'un fiato il liquido.

-vacci piano! Mi ammonisce e io sono sorpresa perché nonostante cerchi di mostrarsi freddo, un po' ha ceduto.

-lo dico perché ho sentito i ragazzi parlare della gara di shot. Di nuovo freddo si avvicina e si siede difronte a me sotto la finestra, quando i nostri ginocchi si sfiorano, miei occhi scattano verso i suoi.

-Sai che non ascolterò le tue raccomandazioni. Dico riempiendomi un'altro bicchiere

-Come sempre! Sbotta bevendo anche lui
Lo guardo torva, come si permette.

-Adesso peggio di 4 anni fa! Sbotto anche io ma me ne pento quasi subito perché l'ho ferito lo vedo da come si blocca col bicchiere a mezz'aria.

-Davvero?!  Mi chiede corrugando la fronte

Io abbasso lo sguardo, ho sbagliato.

-Sono cambiate tante cose, Ryan. Dico quasi sussurrando e le mie orecchie non erano più abituate alla pronuncia del suo nome.
A quanto pare neanche lui dato che ha la pelle d'oca

-Ah si? E racconta dai! Sfoga su di me tutte le notti passate con chi sa chi, o con Phil?
Dai Roxanne, dimmi come ti sei sentita dopo che ci hai lasciati qui come 3 coglioni. AVANTI ROXANNE!! Urla, troppo per i miei gusti.

Butto giù altro alcol, mi alzo e me ne vado.
Uscendo e chiudendo la porta con il click della serratura sento il tonfo della bottiglia contro la porta... scendo lenta sfiorando la parete.
Per me la festa è finita.

Entro in cucina in cerca di Brad lo vedo vicino al frigo, a chiacchierare con una ragazza.

-Oh Rox lei è Megan.
La ragazza si sporge verso di me
-Ciao Rox
-Ciao. Dico liquidandola, non sono più in vena di sostenere una conversazione
-Brad io me ne vado. Dico voltandomi
-Ma come non rimani qui?
-No vado in hotel. Dico addentrandomi tra la gente per uscire.
Salgo in sella sulla moto ed esattamente come 4 anni fa, rivolgo lo sguardo alla finestra. Lui è li mi fissa, ma non urla,non come quel giorno.
Scuoto la testa e parto sgommando.

Finalmente sono distesa sul mio letto in pantaloncini e canotta. La testa mi stava scoppiando, ho preso un'antidolorifico, ora sto meglio.

Sbuffo guardando il soffitto, sto pensando a quello che è successo poco fa.
Non immaginavo che ci avrei quasi litigato. Beh non mi aspettavo nemmeno baci e abbracci amichevoli, perché non sarebbero da lui, ma non questo. 

Sembra una mina vagante, se sono io a toccarlo esplode!
Non capisce che l'ho fatto per lui?!? 
Mi rialzo dal letto sedendomi a gambe incrociate. In tv non c'è nulla sono le 5 del mattino. Spengo e torno a distendermi.

Un sms.

~ Rox apri sono fuori.
Apro a Brad la porta

-Questi scagnozzi che hai assunto nel tuo hotel non volevano farmi salire. Biascica  con un viso cupo
-È normale Brad sei ubriaco. Dico ovvia
Che ci fai qui?
- Vuoi davvero che te lo dica? Sai il mio stato attuale mi farà sembrare un coglione. Sorride amaro
Mettiamola così, è tornata mia sorella con la quale ho condiviso anni di vita e volevo stare un po' con te.
-Va bene Brad hai bisogno di una doccia poi ne parleremo se vorrai.

Si alza in silenzio e va in bagno chiamo Caroline giu e le chiedo di salirmi degli indumenti maschili.
Esattamente quando lei bussa alla porta, Brad esce dal bagno.

Ringrazio Caroline, e porgo gli indumenti a Brad che torna in bagno a vestirsi
-mi sento meglio. Esclama stanco si lancia sul letto accanto a me
-Bene. Dico continuando a guardare un talk show di merda
-Avanti sorellina, non fare così con me. Lascia la corazza in Messico.
-Brad io non ho la corazza con te. Sei mio fratello. E sei sbronzo.
-Dai parliamo un po', come te la passi, come sei sopravvissuta senza di noi?
-Sai che non ti avrei lasciato se non fossi stata costretta.
-Lo so amore mio, lo so. È che credevo sarebbe stato più facile, affrontare la distanza conoscendo il motivo. Ma non è stato così.
Spengo la tv e mi volto verso di lui

-Non lo è stato nemmeno per me. Per mesi se non per i primi due anni avevo attacchi di nostalgia, mi chiudevo in casa per settimane.
Per non parlare che vivo perennemente nascosta come un'assassina per qualche gara del cazzo e qualche morto! Sbotto

-Morto? Che stai dicendo Rox?
-Freddy,te lo ricordi quel viscido? Era d'accordo con il poliziotto infiltrato e mi ha incastrato per il suo omicidio. Ma quella notte io stavo gareggiando c'eravate anche voi. Ma non posso dirlo, perché significherebbe ammettere tutte le gare illegali fatte per non perdere casa nostra!
Ho il fiato corto la rabbia mi acceca e quando sento la mano di mio fratello sulla mia spalla, mi riprendo.

-Perché non me lo hai detto? Mi chiede lui un po' preoccupato
-Cosa dovevo dirti, come poi. Non potevo tornare a casa in quelle due ore che sono mancata dopo la gara l'ho scoperto.
Freddy mi stava seguendo quando ho lasciato la gara e il poliziotto lo ha fatto schiantare contro un albero e ha fatto ricadere la colpa su di me. Non ci sono testimoni, non posso farci nulla. In Messico sono al sicuro. Perché il poliziotto non ha diffuso la notizia, perché perderebbe il posto se indagando trovassero le sue tracce e non le mie.
Concludo
-Rox noi potevamo aiutarti.
-Sono andata via senza di voi perché non vi voglio nei casini. La mia vita ormai è andata qui. Non posso più tornarci come una persona pulita. Per questo non volevo venirci ma Nik mi ha assicurato che sarebbe riuscito a gestire tutto, quindi eccomi qui. Dico sorridendo

-I ragazzi sono felici della tua visita anche se non ti nego che speravano in un ritorno definitivo. Ma dopo questo non credo sia più possibile.
-Beh a meno che il poliziotto non si pente e svuota il sacco allora non posso tornare. Mi da ancora la caccia, Santos mi ha detto di averlo visto in zona a chiedere informazioni. Ma nessuno ha parlato oltre a conoscermi li ho pure pagati bene.
-Ci credo. Dice lui annuendo
-So che hai intenzione di aprire un'attività..
-Si voglio aprire un punto di ristoro solo per stare tranquillo anche io.
-Potresti venire a vedere il Lux la prossima volta. Ti faccio conoscere Phil e tutte le persone che mi hanno aiutato, tra cui Nik. Senza di lui non so che fine avrei fatto.
-Ci verrò un giorno. Esclama -So che hai incontrato Ryan, com'è stato?
-Ci ho litigato piuttosto. Per smorzare l'imbarazzo ho portato su una bottiglia di alcol e poi ha iniziato a dire cose su cose riguardo al fatto che sono dura e allora mi sono innervosita e me ne sono andata.
-Dopo avergli risposto male... dice
-Certo, non mi aspettavo le feste come un cane da lui ma un po' di comprensione. Sembra che mi odi.
-Ti ama è diverso.
-Brad mi amava adesso c'è Charlotte! Dico inviperita
-Quando sono andato da lui dopo che te ne sei andata l'ho trovato mentre scimmiottava qualcosa come "Ti amo Phil" "grazie Phil"
Rido all'imitazione di Brad
-Glielo hai detto che Phil è il mio barista? Chiedo
-Ovvio che no, voglio che crogioli nel dubbio...
e ridiamo di gusto come non facevo da tempo

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