Capitolo 50

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Ryan pov's
Se solo per farmi perdonare mi chiedesse di strisciare da qui al Messico, lo farei.
Mi sto odiando. Un difetto non ce l'ha! Potevo morire fulminato dopo averla vista. Quell'abito bordeaux... mio Dio non riesco a pensarci. Le fasciava seno e culo in una maniera mai vista. Sembrerò pervertito, ma non me ne frega. Da orgasmo, è poco. Ok basta. Mi ha investito con il suo profumo.
Riapro gli occhi, trovando la figura banale di Charlotte davanti a me con una faccia irritata
-La smetti?! Urla mente io non riesco a frenare un sorrisetto divertito.
-Ti piacerebbe, essere così. Dico incurante del fatto che possa offendersi.
-Vuoi mettere?! Dice con strafottenza.
Scoppio a riderle in faccia lasciandola nel giardino.
In meno di 30 minuti siamo tutti fuori. Troppo elegante per i miei gusti, ma conoscendo il posto se fossi andato in jeans mi avrebbero sbattuto fuori a pedate.

Ho lasciato i capelli disordinati, almeno mi riconosco. Vedo Charlotte con un abito nero con il busto brillantato. Carina, ma non reggerebbe il confronto nemmeno se indossasse lo stesso abito di Rox.

Andiamo al ristorante lasciando le chiavi al parcheggiatore. Noto Rox parlare con un parcheggiatore. Mi vede e gira lo sguardo dall'altro lato. Cazzo se mi sto frenando dal rapirla e portarla a casa. 
Quando le rivolgo di nuovo lo sguardo lei non c'è più.
-Allora? Dico impaziente ai ragazzi, che mi seguono all'interno.
Nella sala dall'atmosfera rosa, ci sono almeno cento tavoli rotondi. Al centro del soffitto padroneggia un enorme lampadario di cristallo, mentre al centro del pavimento un disegno dalle sfumature più scure. I tavoli costeggiano la pista da ballo. Questa sera qui c'è un evento, dedicato ad auto, dipinti e oggetti di valore. Una sorta di asta.
Cerco con lo sguardo Roxanne però con i gruppetti di persone che si sono formate intorno a noi non riesco ad individuarla.

-Ryan mi ci dovresti portare più spesso..
Guardo Charlotte, che stringe troppo forte il mio braccio. Brad e Megan guardano davanti a loro. Jad e Luke sono già alla ricerca di qualche occasione sessuale.
Ad un tratto al microfono qualcuno di schiarisce la voce.
-Buonasera Signore e signori, vi annuncio che sta per iniziare la cena.
Il vecchio proprietario annuncia la cena e noi andiamo a sederci al nostro tavolo.
-Amore mi sento una principessa... dice avvicinandosi a me volendo un bacio
-Non ti bacerò Char- mi muoiono le parole in gola quando alle mie spalle sento
-Prego. Sposta la sedia
-Grazie. Risponde lei senza troppa enfasi.
Il suo profumo invade le narici e proprio dalla faccia di Brad, noto che Roxanne e Christian sono seduti alle mie spalle.

Rox pov's
Quando sono arrivata al ristorante e ho lasciato le chiavi dell'auto ad uno dei parcheggiatori, ho chiesto a quest'ultimo, come mai così tanta gente. Mi ha risposto che è un'asta.  Sai che palle!
-Signorina, venga.  Il signor Christian la aspetta.
Sono entrata seguendolo in silenzio si è fermato davanti ad un gruppo di uomini, i loro discorsi si bloccano. Mi osservano hanno il viso compiaciuto. Tra loro non c'è Christian, che quel coglione abbia sbagliato e mi abbia scambiato per un'altra persona?

-Rox! Mi giro alle mie spalle ed eccolo altissimo, occhi e capelli scuri, fisico scultoreo stretto in uno smoking nero, la giacca sbottonata e la camicia bianca, dalla quale si notato i tatuaggi sul petto. Si ricompone e poggia una mano sul fondo della mia schiena.
-Signori, la mia compagna Roxanne.
Non so se sussulto perché ha detto la mia compagna o perché ha pronunciato il mio nome vero. Si china leggermente verso di me
-Loro non ti conoscono, non sanno niente. Mi sorride per tranquillizzarmi
-Piacere Roxanne. Dico salutandoli
-Beh Chris, complimenti è mozzafiato. Dice l'uomo affianco a lui.
-Tom! Ti ringrazio, anche tua moglie è splendida questa sera.. dice lui sorridendo
-Infatti solo questa sera! Scoppiano a ridere tranne io e Christian che mi guarda deglutendo, notando la mia faccia schifata da quella affermazione. E ci congeda per andare al tavolo
-Mi dispiace Roxanne, a volte sono proprio..
-Stronzi?!
-Si è vero. Vieni sediamoci.
Arriviamo al tavolo, noto i ragazzi faccio uno sguardo d'intesa a Brad
-Prego.
-Grazie. Dico quando mi sposta la sedia. Fa il giro del tavolo e si siede difronte a me.
Che abbia inizio questa splendida serata del cazzo!

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