Capitolo 44

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-Phil?
-Ehi Rox, ciao scusa non prende molto il telefono come stai?
-Bene ma perché questa chiamata? Tutto bene
-Mmm si, tutto bene. Solo che mi manchi e niente
-Phil, che cazzo succede?
-Niente Rox giuro, quando torni?
-Non lo so Phil sto risolvendo un problema che mi sta trattenendo più del dovuto.
-Ho capito, va bene Rox allora io vado prima che il vecchio inizi a gridare.
-Ok ciao Phil mi raccomando
Chiudo la chiamata, ma non mi fido chiamo Nik
-Ehi Rox dimmi?
-Nik va tutto bene lì?
-mmm si perché?
-Mi ha chiamato Phil eh.
-Phil maledetto!
- che succede Nik?
-La verità i cugini Jhons stanno ritardando con i pagamenti, e volevo risolvere la cosa senza dirtelo, ma Phil non si fa i cazzi suoi!
-Ho capito, lascia me la vedo io non ti preoccupare entro oggi avrai i soldi.
-Rox non stare a preoccuparti anche per me, me la caverò.
-Nik Smettila puoi tranquillamente contare su di me. Ok adesso chiudo ci sentiamo dopo

Tutto questo casino per un ritardo, maledetti Jhons! Adesso gliela faccio pagare.
I cugini Jhons sono dei maledetti ficcanaso che mettono debiti e poi non pagano.
Risolvo la questione dei Jhons, e vado a vestirmi, fa freddo oggi.
Indosso un jeans scuro e un maglioncino bianco uno stivaletto basso in pelle nera, cappotto grigio, faccio una coda alta e scendo.
Ryan è in cucina, ha una sigaretta tra le labbra, e guarda fuori pensieroso.
Io e lui siamo spesso così, solitari, pensierosi.
Non gliel'ho mai chiesto cosa ha passato per me, se ha dormito bene prima del mio arrivo. Se sta sperando che la mia permanenza qui sia definitiva. Io sono una istintiva, poco importa se devo imbarazzare una persona oppure abbracciarla. Se in quel momento sento di fare così lo faccio e basta.

Esattamente come adesso che sto qui a fissarlo. Con i suoi capelli biondi,gli occhi chiari e la barba tendente al rossiccio.. il suo cuore, il suo sguardo mi hanno fatto innamorare.
Mi avvicino a lui in silenzio, gli sfilo la sigaretta, risvegliandolo dai suoi pensieri. Mi guarda un po' sorpreso, poi si rilassa. Gli accarezzo i capelli, profuma di menta. Lo scruto attentamente poi lo bacio. Delicatamente, assaporando le sue labbra davanti a quella finestra,che mostra un cielo che minaccia temporale.
Ricambia il bacio, poggia le mani sui miei fianchi.
-Mi sei mancata. Dice ad occhi chiusi portando le sue mani sulle mie guance lasciandomi un bacio a stampo.
-Scusami se ti faccio sempre soffrire. Dico sussurrando
-Uccidimi se serve a farti rimanere qui.

Sospiro, Ryan é sempre stato così. Con una frase o parola può mostrarti tutto il suo cuore. Senza spiegarti i perché.
Ci stacchiamo, sorrido, faccio un tiro dalla sua sigaretta.
-È mia. Dice
-Lo so, per questo me la prendo. Mi allontano da lui prendendo le chiavi e uscendo con il cappotto tra le mani, lui mi segue.

-dove andiamo?
-Al garage Ryan. Annuisce apro la serranda e scendiamo giù.
Tra tutte le mie auto ce n'è una al centro un Audi RS Q8 nera come la pece.
Lo vedo guardare l'auto sognante.
-È tua! Sgancio la bomba
Quasi gli escono gli occhi fuori dalle orbite
-No! Esclama boccheggiando
-Sono seria. Te la volevo regalare anni fa, prima che succedesse tutto questo casino, poi non ho potuto, e ho pensato che in tutti questi anni avresti potuto cambiare gusti, così...
Mi guarda ancora incredulo
-Io-non posso accettare.
-Avanti Ryan ho regalato un auto anche ai ragazzi. Poi glielo dirò, ma mi premeva farti vedere la tua. Non colmerà questi anni lontana da voi, ma vi farà pensare a me, e al fatto che nonostante la distanza io per voi ci sono sempre. Dico guardandomi le scarpe.
-Rox.. io.. sospira -Grazie.. dice poi afferrando le chiavi dell'auto.

Non abbiamo il coraggio di dire cosa proviamo, se ancora proviamo qualcosa.. io non ho paura di niente. Tranne di questa risposta.

Ryan e i ragazzi stanno bene economicamente, si aiutano, si supportano. La vita è stata dura anche con loro.
Sono forti, con o senza di me. Eravamo eccitati all'idea di gareggiare per vincere soldi. All'epoca eravamo inesperti. Abbiamo avuto un sacco di incidenti. Fortunatamente niente di grave, il massimo della velocità era 90km/h.
Sorrido a quel pensiero. Adesso sono passati anni, e ci siamo perfezionati. Sono contenta che loro abbiano continuato a fare quello che li appassionava. Non devono mai abbandonare la loro passione.
Io? Io sono stata appassionata di una sola cosa. Ryan.

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