Capitolo 72

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Brad pov's
Sono a un paio di passi dalla donna della mia vita..un abito color corallo morbido sui fianchi. Un cappotto nero, una pochette dello stesso colore. I capelli raccolti al lato e gli orecchini dello stesso colore dell'abito. Mi colpisse ora un fulmine per quanto coglione sono stato...

Ma per questo devo solo ringraziare mia sorella, adesso l'ho davvero capito che non è cambiato niente tra noi.

Megan mi guarda con i suoi occhi meravigliosi, una patina di lucidità li investe. Mi sorride ma una lacrima le riga il viso.
Scatto verso di lei stringendola forte a me, sento l'auto di Rox allontanarsi. Non finirò mai di ringraziarla.

-Mi farai sciogliere il trucco... dice piangendo dandomi qualche debole pugno al petto mentre continuo a tenerla tra le braccia.
-Mi dispiace... sussurro tra i suoi capelli
-Per il trucco? Dice tirando su con il naso
-Anche per il trucco. Dico guardandola negli occhi
Poi un velo di tristezza, mi ricorda il ragazzo alla quale l'ho vista abbracciato.
-Tua sorella lo ha minacciato! Dice scoppiando a ridere, come se mi avesse letto nella mente
Sorrido anche io..
-Se pensi che lui sia... le parole muoiono in gola. Perché se dovesse confermare la mia stupida teoria, morirei qui davanti a lei.

-Come puoi pensare che Josh sia la persona giusta per me, se io non ho fatto altro che piangere per te. Mi dispiace ma mi sono spaventata e vi vedevo litigare, e poi tu non mi parlavi più e io sono scappata e...
blocco le sue paure con un bacio sulle labbra.
Qualche altra lacrima calda le bagna il viso, poi porta le braccia intorno al mio collo, e restiamo così per tutto il tempo che ci serve per chiederci perdono.

Rox pov's
Tutto questo stress di andare avanti e dietro in un unico giorno, mi sfianca.
Dopo aver lasciato Brad da Megan sono tornata a casa ho avvisato Luke e Jad e ora sono di nuovo in partenza per il Messico.
Adesso devo trovare Ryan e poi posso tornare da Trevis...

-Susanne ?
Mi volto verso il ragazzo
-Ehi Mike, ciao...
lo vedo guardarsi attorno sospetto
-Dov'è il tuo ragazzo? Chiede quasi pauroso
Sorrido
-Non c'è sta a casa.. ma che ci fai qui? Chiedo
-Per lavoro, devo partire per Shanghai.
-Wow quindi adesso sei un barman a tutti gli effetti.
-Beh veramente, mi dispiace Rox. Il mio sorriso vacilla lasciando sul mio viso un'espressione incomprensibile
-Come mi hai chiamata..

Ma lui non risponde sento delle mani prendermi per le spalle, mi alzo di scatto cercando di prendere le mie pistole ma un calcio alla testa mi stordisce, non riesco a capire quanti siano i nemici e quanti no. Mi riprendo un po' nonostante mi stiano prendendo a calci nel bel mezzo dell'aeroporto.
Ma cazzo non ci sono guardie qui?!? Prendo la pistola e sparo. Colpisco il primo uomo, riesco ad alzarmi sono accerchiata e loro puntano le armi contro di me. Al di fuori del cerchio vedo Mike a testa bassa.. sono costretta ad arrendermi. Mi irrigidisco quando un fazzoletto bianco viene portato sulla mia bocca e l'ultima cosa che sento è Mike dire 'non fatele del male' poi buio.

• • •
Trevis pov's

-Allora ti ha risposto?
-Non ancora, starà arrivando...
La faccia di Phil non è per niente convinta così per dargli un ulteriore conferma che in realtà non so se serve più a me che a lui chiamo Luke

-Pronto?
-ciao Luke, sono Trevis
-ciao Trevis dimmi
-Dov'è Roxanne?
-veramente è passata da qui e ci ha detto che sarebbe tornata in Messico, dovrebbe essere arrivata..
-Il problema è che io e Phil siamo in aeroporto il suo volo è appena atterrato ma di lei non c'è traccia!
Sto andando nel panico, non può esserle successo niente..
-fammi fare dei controlli e ti faccio sapere, dovrebbe avere il telefono. Torna a casa ci vediamo tramite il computer ok a dopo
Luke riattacca noi torniamo in auto e ci avviamo a casa.

Spero solo che non le sia successo niente, magari si è fermata da Santos, cosa improbabile ma almeno spero sia l'unica spiegazione.
All'improvviso il mio telefono squilla e io freno di colpo rispondendo

-Pronto!!
-Trevis.... sto- sto bene.
-Rox amore! Dove sei che cosa è successo! Il panico ormai vive in me
-N-non ti preoccupare, io me la caverò.. ma tu devi tornare a casa tua, nel Bronx così ti sentirò più vicino...

Non riesco a capirla, nemmeno a rispondere la linea del telefono cade lasciando spazio al silenzio

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