Capitolo 16

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Entriamo in casa sento la tv accesa in cucina e Brad imprecare seguito dalle risate di Megan e Jad
-Sei negato amore.. dice la ragazza. Non appena varchiamo ma porta si zittiscono, quando vedono la mia valigia, urlano di felicità
-Adesso si che ci divertiamo! Esclama Jad saltellando sul divano, seguito dagli esulti di Brad.
-Dammi il borsone lo porto vicino alle scale.
Mi dice Luke sorridendomi, glielo porgo avvicinandomi al bancone.
Megan è seduta sopra e non appena mi vede avvicinarsi scende affiancando mio fratello.
Mi acciglio qualche secondo
-Cos'è questa puzza? Chiedo annusando l'aria
Jad ride sotto i baffi mentre Megan si porta una mano alla bocca per non ridere
Guardo dietro le spalle di mio fratello, noto una padella che sfrigola e del fumo quasi nero che si innalza. Lo guardo qualche secondo e mi gratto la tempia
-C'è ancora Good Life qui? Chiedo guardando Jad riferendomi alla pizzeria all'angolo. In realtà so che c'è ma non voglio mortificare mio fratello...
-Si si buona idea! Esclama mio fratello buttando la padella nel lavandino
-Prendo il numero. Dice Megan risvegliandosi di colpo.
Mio fratello sorride nervoso pulendosi una macchia immaginaria con la pezza.
-Grazie. Dice sussurrando
-Veramente mi hai esasperato e quindi eccomi qui. Scrollò le spalle lo vedo irrigidirsi un po'
-Sto scherzando Brad. Esclamo andando verso il frigo per una birra e lui si tranquillizza sorridendo
-Caspita, si raduna qui il circolo alcolisti anonimi? Chiedo indicando tutte le birre in frigo
-Ma quel circolo non serve a farli smettere?? chiede Jad venendomi incontro.
-Ho preso le pizze ragazzi, Rox ho scelto anche per te. Dice Megan facendo capolino in cucina
-Mmh in teoria si, ma io credo sia un gruppo di 10 persone che stringono un patto di sangue e bevono come dannati, tanto la cosa rimane tra loro! Esclamo prendendo un sorso della mia birra
Sussegue un secondo di silenzio e poi Megan scoppia a ridere seguita da Jad e Luke, mentre Brad sorride felice.
Li guardo inarcando un sopracciglio. Che cazzo avranno da ridere. Scrollò le spalle e continuo a bere
-Hai visto Megan, è come me mia sorella! Esclama fiero e sorridente
-Anche meglio! dice la ragazza bionda, riprendendo fiato. Lascia un bacio a stampo a mio fratello e io rimango a fissarli.

Quel gesto mi ha sorpreso. Il rumore di passi sulle scale mi fa voltare verso l'entrata, gli altri non ci fanno caso, lo osservo camminare verso il frigo, prende una birra e si siede accanto a me.. abbasso lo sguardo sulla bottiglia..mi ripasso la mano sul viso, sospiro.

-Senti mi dispiace. Dico d'un tratto facendo in modo che solo lui mi senta
-Sono stato stronzo me lo meritavo. Dice
-Abbiamo iniziato con il piede sbagliato. Dice prendendo un'altro sorso di birra
-No abbiamo iniziato benissimo, mi chiedo solo come siamo arrivati a questo punto dopo solo 4 anni di allontanamento. Questa volta è calato il silenzio hanno sentito tutti. Sorrido amaramente.
Lo sento inspirare come se volesse dire qualcosa ma lo blocco.
-Brad vado a sistemare le mie cose.. mi alzo e vado verso le scale prendo la valigia e il borsone
-Ti aiuto. Dice Megan scattando verso di me
Mi giro verso Brad chiedendogli con un cenno di testa, dove vado a dormire.
Lui guarda Ryan
-Nella tua stanza. Dice leggero
-Non è più la mia stanza. Dico con ovvietà salendo scale lentamente. Non ricevo risposta.

Apro la porta entro e poggio il borsone su una sedia.
-Puoi lasciarla lì. Dico a Megan indicandole l'angolo vicino alla sedia
-Non lo sistemi, nell'armadio? Chiede
- No. Ho tutto quel che serve nel borsone non ho bisogno di svuotare tutto. Dico sedendomi sul letto e sbadigliando. Sono le 20:00
-Ehm.. alle 21:00 arriveranno le pizze.. dice imbarazzata. -Ti va di parlare un po'?
Mi chiede sedendosi affianco a me
-Di cosa vuoi parlare? Chiedo curiosa aspettandomi domande su com'è vivere lontano dalla famiglia e bla bla bla
-Volevo sapere cosa ne pensi di me? Dice nervosa. Io mi acciglio alle sue parole
-Cioè sto con tuo fratello, ehm sei importante per lui, e avendo solo te, per me è importante sapere cosa ne pensi... dice torturandosi le dita.
Mi alzo e lei mi segue con lo sguardo vado verso la finestra e strappo un lato del cellophane, mi accendo una sigaretta.
-Sono contenta che abbia scelto te. Sinceramente credevo di trovare qualche prostituta come Charlotte.
A quelle parole sono meravigliata più io che lei..
-Sapevo che se la sarebbe cavata mio fratello. Le rivolgo un sorriso breve e lei felice delle mie parola mi viene incontro e mi abbraccia. Mi irrigidisco, ma non la respingo.
-Ehm scu-scusa. Esclama a occhi bassi
-Non preoccuparti. Dico vedendola andare giù

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