Capitolo 59

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Ti aspetto giù Rox non vedo l'ora.
Il messaggio di Trevis richiama la mia attenzione. Non ne ho molta voglia.
Mi ha chiesto scusa un sacco di volte per il comportamento del fratello. Sono passati due giorni. Sto evitando spesso i ragazzi, al momento mi va così. Non voglio i loro sguardi compassionevoli. Io mi sento fuori luogo, ma loro inevitabilmente sono un po' cambiati nei miei confronti.
I lavori nella mia nuova casa procedono spediti, ho dormito nella mia camera da letto, con un materasso per terra.
Ho mostrato la casa a mio fratello... Brad gli è piaciuta ma non lo entusiasmava il fatto che non stessi li, da loro.
Tra qualche settimana sarà completata. Mi sono dedicata agli incontri.
Phil ha saputo e mi ha chiamato, vuole venire qui. Le ho detto che non serviva, a breve sarei tornata.
Indosso un body, nero un jeans bianco e una giacca di pelle.
Sento il clacson e scendo giù.
Quando esco il vento mi scompiglia i capelli. La luce della cucina di Brad è accesa, segno che sono dentro. Ieri ho chiesto a Brad di poter stare da sola perché devo capire, se restare o no. Ho già scelto di andarmene ma non l'ho detto.
Ryan non c'è mai, lo vedo con Charlotte. Certe volte evito di fermarmi al locale. Si è creata una strana situazione. C'è imbarazzo, anche tra me e i ragazzi. E questa cosa non la sopporto.

-Ciao, sei bellissima.
-Grazie Trevis anche tu...
mi lascia un bacio sulla guancia, ma sinceramente è da tanto che non ho contatti, umani. Penso di potermi dare un'opportunità con lui. Con Ryan non ho parlato. Ma dato che sta procedendo bene la sua relazione, perché io non posso farmi una vita.. normale
Gli occhi verdi di Trevis si incollano alle mie labbra e il suo sorriso si blocca completamente, quando me le inumidisco con la lingua.
-Andiamo... dice schiarendosi la voce e riportando l'attenzione sulla strada

• • •
-Mio fratello non viene più qui.
Dice informandomi
-Non è un problema, lo sai. A proposito, il ragazzo che era con lui?
-Ah si sta bene non ti preoccupare.
Non che mi interessi, ma non volevo ucciderlo e sono contenta di non averlo fatto.
Entriamo in casa è un po' diversa da come la ricordavo alla festa. Il piano bar e il ricordo di Mike sono la prima cosa che mi vengono in mente.
Subito sulla sinistra un enorme salone con i divani, al centro un grande tavolo tondo con sotto un bel tappeto. In fondo un pianoforte. Io li trovo affascinanti. Anche se non ci ho mai capito un cazzo.
Poi c'è la cucina anche questa bella grande con un camino. E poi le scale che portano al piano di sopra.
-Non la ricordavi cosi?
-Beh no in effetti. Ne il tavolo ne il pianoforte c'erano quella sera.
-Si è vero. Sono cose a cui ci teniamo e così per evitare che vengano distrutti li spostiamo.
Vieni, guardiamo un film? Poi ordiniamo la pizza?
Annuisco, lui mi prende per mano.
Si avvicina al videoregistratore e sventola un cd
-Horror, giusto. Dice sorridendo e poi mordendosi il labbro.
Cazzo se è attraente.
-Devo farti una domanda. Dico di punto in bianco.
-Si dimmi. Mi raggiunge sul divano
-Come conosci Christian?
-Oh beh è amico di mio fratello.
Dice calmo... annuisco.
Il film inizia.. ordiniamo la pizza
Noto che Trevis non è concentrato, mi osserva cercando di non farsi vedere.
-Non ti interessa? Chiedo
Lui apre la bocca e poi mi guarda
-Si carino, ma non è il mio genere.
-Facciamo altro... dico
-Ad esempio andiamo a fumare,se hai del vino possiamo berlo e poi mettiamo un po' di musica. Che ne pensi?
-Prendo i calici. Dice scattando in piedi.
Sorrido..
prende la bottiglia del vino e la stappa versando il liquido Rosso nei calici
-Alle serate horror dice ridendo
-Alle serate horror... dico anche io sorridendo
-mmm manca la musica.. si avvia allo stereo e lo accende nel frattempo suonano, Trevis va ad aprire e paga le nostre pizze. Le poggia sul tavolo.
-Vieni a fumare... dico
-Si arrivo subito. Prende il suo bicchiere e andiamo sul retro, dove ci sono un gazebo con delle poltroncine.
-Carine, le metterò nel mio giardino..
-Come procedono i lavori?
-Altre due settimane ed è pronta.
-Rox.. e se ti baciassi? Dice sorridendo

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