Capitolo 46

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Ho un brutto difetto! Non riesco a fingere.
Sono qui seduta in un ristorante diverso da quello di Dave, è più lussuoso, e io non sono proprio a mio agio.

-Ehi Susanne. La voce di Trevis mi riporta all realtà
-si Trevis, ho capito. Dico riferendomi al suo racconto di quando viaggiava ecc bla bla bla
Annuisce nervosamente
-non volevo farti arrabbiare. Dice guardandomi
-Scusa, è che non me la passo bene ultimamente. Dico rimanendo vaga
-Uh mi dispiace. Posso fare qualcosa?
Quando mi sorride falsamente, mi viene in mente Christian e le sue parole su Trevis.
Mi rabbuio, penso che non era un caso se si trovava lì. Lui mi sta spiando.
-Smettila! Sbotto ad un tratto facendolo spaventare
-Cosa? Chiede cercando di sembrare davvero sorpreso
-Trevis so tutto! Esclamo vedendolo irrigidirsi e sistemarsi meglio sulla sedia.
-Non capisco, Susanne
-E smettila di chiamarmi Susanne! Ringhio
-So bene che mi conosci e sai che il mio nome non è Susanne! Quindi puoi smetterla. Chi ti manda eh? Tuo fratello o Christian?
Il ragazzo davanti a me vacilla ha una strana luce negli occhi
-Non c'entrano loro. Ti seguo per me, Roxanne.
Dice con tono come confidenziale
Mi acciglio alle sue parole
-Mi piaci! Ecco l'ho detto. Si è vero ti conosco perché so quello che è successo con il poliziotto. Non si parlava d'altro 4 anni fa. Ma mi piaci, e sento il bisogno di sapere tutto di te.
Sbotta lui questa volta. Non mi sta dicendo tutta la verità. Lo sento, ma lui è la mi unica opportunità di sapere la verità, e già è andata in fumo la cazzata di Susanne. Ora non posso bruciarmi anche questa.
-Mi piaci anche tu! Dico mostrando finto imbarazzo. Lo vedo sussultare
-Davvero?!? Chiede incredulo
-Si, mi dispiace averti dato un nome falso ma pensavo che se avessi saputo chi fossi realmente, non mi avresti più chiamata.
Mai uscite tante cazzate così tutte insieme. Mi batto il cinque mentalmente. Sono una fottuta manipolatrice. E mi piace, cazzo!

Si sporge verso di me facendo strisciare la sedia sul pavimento e in un lampo lo ritrovo con le labbra sulle mie. Lo ricambio brevemente e spingendolo dolcemente per farlo risedere.
-Scusa.. dico abbassando lo sguardo
-No scusami tu, forse sono stato troppo affrettato.
-Un po, ma mi è piaciuto.
Cazzo se riuscissi ad arrossire sarebbe perfetto, ma la stronza che c'è in me mi fa il dito medio!
Lui mi sorride ci é cascato.. meglio così
-Sai sono molto contento che anche io ti piaccio.
Quasi quasi mi dispiace ferirlo.... no non è vero. Il mio telefono squilla e così evito di rispondergli con qualche altra cazzata

-amore, Ryan è furioso, che è successo
-Niente Brad lo conosci, gli passerà.
-continua a sbraitare cose come "mi ha lasciato lì, da solo" e cose così
-Si l'ho lasciato al ristorante da solo, è normale mi ha dato dell-
Mi blocco subito notanti Trevis che ascolta calmo la nostra conversazione
-Te lo spiego dopo Brad.
-Ok ti aspetto a casa, ricordati che devi prepararti per questa sera..
-Ci vediamo tra poco
Chiudo la chiamata
-Trevis devo andare.. dico prendendo gli occhiali da sole e portandoli sulla testa.
-Ti do un passaggio.. dice scattando in piedi
-Non preoccuparti faccio una passeggiata. Dico pacatamente
-Mi fa piacere.. dice ancora
-Ok.

Ci avviamo alla macchina facciamo il tragitto sorridendoci lui sinceramente, io falsamente. Non fa proprio per me inoltre potrebbe confabulare alle mie spalle. Non mi fido. L'ho sorpreso più volte ad osservarmi, sembrava incantato.
Parcheggia davanti alla nostra casa e scende come un razzo, mi acciglio non capendone il motivo. Poi lo vedo aprirmi lo sportello
-prego.. dice sorridendo
-Mmm grazie. Dico liquidando il gesto
-Roxanne! Mi chiama frettolosamente
Mi volto verso di lui
-Ehm... io.. vorrei rivederti. Dice grattandosi la nuca
Vorrei dirgli un NO secchissimo non secco, ma poi mi starebbe alla larga e io non sono certa che questa sera Christian sarà sincero.
Sbuffo mentalmente noto Ryan alla finestra che ci osserva, inizia a piovere.
La pioggia mi piace, il suo rumore mi rilassa ma sto iniziando a bagnarmi.
-Va bene. Dico voltandomi verso Trevis che non sembra preoccupato della pioggia che lo bagna. Mi sorride raggiante e così mi volto incamminandomi lentamente a casa. Dopo neanche quattro passi, Trevis mi prende per un braccio facendomi voltare. Poi mi bacia, spalanco gli occhi, mio Dio ma che gli salta in mente?!? Non lo vede Ryan alla finestra?
Ma davvero sto pensando a cosa può pensare Ryan?!?
Si stacca da me, osservandomi felice. Felice?
-Verrai stasera?
-Si! Confermo sussurrando
-A dopo allora.. dice facendo qualche passo indietro continuando a guardarmi, mette le mani in tasca e voltandosi a passo svelto raggiunge la macchina.

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