Capitolo 55

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Se prima di agire pensassi, non mi ritroverei la lingua gonfia, e dolorante.
-Fa male piccola? Trevis è accanto a me sul sedile 
-Un po.
-Un paio di giorni e vedrai che starai meglio.
Annuisco
-Vuoi che ti accompagni?
Annuisco ancora..

Ripenso alle sue parole.. forse ha ragione quando dice che Ryan era qualcuno che volevo fortemente dai 14 ai 18 anni... poi magari adesso ho bisogno d'altro. Non è detto che io debba stare sempre da sola.
Phil me lo dice sempre,
'Cambia atteggiamento con chi ti vuole conoscere, non precluderti delle conoscenze solo perché credi di sapere quali siano le tue esigenze, le persone possono sorprenderti.'

Lui, e Nik lo dimostrano. Due estranei che hanno aiutato una piccola ragazza di 18 anni a nascondersi. Io non potevo dar loro nessuna certezza, ma si sono fidati.
Con Ryan ormai è finita. Oltre ad aver perso la fiducia in me, adesso nonostante un paio di volte ci siamo trovati a fare sesso, e comunque adesso c'è Charlotte, con cui avrebbe chiuso definitivamente se mi avesse amato ancora. Quindi credo di potermela dare anche io un'opportunità, diversa.

Arriviamo sotto casa. C'è Lewis appoggiato alla sua macchina che mi aspetta..
-Venerdì è ancora valida l'offerta della pizza? Chiedo sollevando un angolo della bocca.
-Me lo chiedi?!? Certo che sì !
Annuisco, sperando di non fare cazzate.
Si sporge e mi bacia sulle labbra..
-A venerdì. Dice sorridendomi
Scendo dall'auto lo saluto e mi avvicino a Lewis
-Ehi!...
dico cauta per via del piercing
-Rox, sono passato per la villa. Il proprietario aveva abbassato il prezzo, ma poi quando ha capito che eri tu a volerla lo ha ulteriormente abbassato. A quanto pare vi conosceva. comunque se vuoi adesso è tua.
Annuisco
-Va bene, fai tutto tu, i miei gusti li conosci, ma non la fare nera.. o penseranno che si sta per trasferire la famiglia Adams. Quindi fai tu.
-Ok ciao bellezza.

Saluto Lewis e rientro in casa...
-Cucina cineseeeeeeee urla Luke felice
-Weeeeee... mi acciglio guardandolo
Corre al tavolo io lo seguo ci sono tutti tranne Ryan
-Ciao ragazzi..dico agli altri
-Cineseeeeee.... urla Jad
-Ma che cazzo! Dico sedendomi
-Ti piace il cinese? Chiede Megan
Faccio una smorfia come per dire 'boh' e assaggio.
-Scusate non c'è la faccio, puzza! Dico allontanando gli involtini primavera, da me.
-Pizza. Dico avviandomi al freezer
-Mh Rox le ha portate via Ryan. Dice Brad
-Cosa?!?
-Si, andava da Charlotte e quella mangia solo cose sane, e a Ryan non piacciono.
Dice scrollando le spalle
-Quante erano? Chiedo
-2. Dice secco.
-Dove abita quella cogliona?
-Perché? Chiede Jad
-Non ho intenzione di andare a comprarmi da mangiare. Lui è uno! Perché porta via tutte le pizze?!?
-Abita a due isolati da qui. La casa rossa. Dice Luke
-Posso venire con te? Non voglio perdermi la scena. Dice Jad
-Andiamo!
Lui scatta dalla sedia, Megan ride con Brad che le sta dicendo cose come:'è fatta così!'

Usciamo di casa, Jad mi indica la casa e parcheggio
- secondo piano.. dice Jad aprendo il portone.
-Rox ho dimenticato di dirti che lei i genitori c'è li ha. Potrebbero essere in casa.
-Non voglio rubare, voglio la mia pizza Jad.
Una volta davanti alla sua porta suono.
-Chi è? Un uomo sulla cinquantina apre la porta sorridendo
-Salve siamo amici di Charlotte è in casa? Dico falsamente
-Si è in cucina con Ryan prego.
Entro e senza aspettarlo raggiungo seguita da Jad la cucina
Intorno al tavolo Ryan, Charlotte, un ragazzo che presumo sia il fratello di Charlotte e sua madre. Una bella donna bionda.
Quando ci vedono la mamma e il fratello di Charlotte si accigliano, mentre Ryan è Charlotte scattano sulla sedia.
-Salve non volevo disturbare cercavo questa... dico indicando la pizza nel piatto di Ryan.
-E tu chi sei? La mamma di Charlotte non capisce
-La sorella adottata di Ryan, signora. Lei è bellissima. Complimenti,ora togliamo il disturbo grazie e buon appetito. Scusate.
Mi volto con il piatto ancora in mano e mi dirigo di nuovo verso la porta, seguita da Jad che ancora urla 'scusate, buona continuazione'
Torniamo in auto e poggio il piatto sulle ginocchia di Jad
-Visto? Pure cucinata già.
Jad scoppia a ridere, e continua così fino a quando non rientro in casa con la mia pizza.
Mi siedo al tavolo sotto lo sguardo incredulo dei presenti e mangio.
-Questo è cibo, non quello! Esclamo

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