Capitolo 58

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Non ho dormito.
Come sempre, ma è diverso. Mi sento come se hai una libreria, dove tutto è perfettamente incastrato, poi sposti un libro, e questo non rientra più dov'era.
Mi sento come se fossi su un letto non mio, in una casa non mia.. mi sento estranea alla cose che mi circondano.
Mi alzo, mi lavo. Persino nella doccia non mi sento a mio agio. È scattato qualcosa dopo quello che è successo ieri, che mi fa fare tutto con più attenzione, come quando sei a casa di un'amica, e tocchi tutto con cautela.
Ho mal di testa. Faccio attenzione al braccio. Quando ho finito, mi vesto. Oggi tuta.
Scendo giù mi faccio il caffè.
-Rox, buongiorno. Brad entra in cucina
-Nemmeno tu hai dormito? Chiede e io sospiro confermandoglielo.
-Dov'è Megan? Chiedo dandogli una tazza di caffè.
-L'ho lasciata a dormire, poverina mi ha consolato tutta la notte.
-Non piangere. Dico anche se non lo sta facendo
-L'ho già fatto.
-Non lo fare più. Non è successo niente. Recupereremo tutto.
-Lo so ma ho.... ho il terrore che tu ti allontani da noi. Dice con la voce rotta.
-Brad! Smettila. Dico calma ma lo capisco aver convissuto anni con una persona che sai essere tua sorella, e poi arriva un giorno dove tutto viene messo in dubbio, non dev'essere facile.
-È così Roxanne. Per me non cambia niente, ma so che tu già te ne stai facendo un problema. Nulla è confermato. Non ne siamo sicuri, ma se così fosse tu rimani mia sorella. Noi siamo cresciuti insieme, c'eravamo io e te in quel l'istituto.
-Anche Christian c'era. E anche lui non ha colpa. La colpa è di nostra madre e di nostro padre! Sempre che sia lo stesso. Ringhio
-Roxanne dobbiamo andare da Maurice. Lui potrebbe spiegare tante cose.
-No Brad. Questa volta farò da sola.
-No no! Insieme ricordi?
-Si, ma se uscisse fuori che davvero sono Io quella che non c'entra niente, è già tanto che vi abbia coinvolti nei miei casini. Non mi perdonerò se vi accadesse qualcosa.
-Non dire cazzate. Dice Brad con gli occhi lucidi. Io distolgo lo sguardo.
-Mi dispiace per tutto. Brad.
-Non hai colpa.
-Nemmeno voi. Se la radice della morte della mamma, il vostro allontanamento, sono io, sono io che me ne devo andare.
Alza gli occhi su di me, pieno di lacrime. Scuote la testa più volte e quando poi spuntano anche gli altri ragazzi, e Megan lo abbraccia, gli sfugge un singhiozzo. Segno che è imminente il suo pianto disperato. Prendo una sigaretta e me ne vado. Prendo l'auto.. devo respirare.

Brad pov's
Non riesco a fermare questo pianto, i singhiozzi si susseguono. Megan mi dondola tra le sue braccia.
-Non voglio perderla, Megan.
-Non la perderai,lei è intelligente non ti abbandonerà.
-Ha ragione Megan,Brad. Roxanne sa che siamo noi la sua famiglia.
-Io la conosco! Non si sente più a suo agio! Urlo alzandomi nervosamente
-Ha perso tutto! Me come fratello, la madre, e Ryan!
Continuo facendo scattare l'interessato verso di me.
-L'unica volta che l'ho vista piangere è stato per te! Sbotto puntandogli il dito. Lui spalanca gli occhi.
-Per me?
-Si si sì! La notte che è andata via mentre tu urlavi lei piangeva nel suo casco! Solo per te ha provato il vero amore. E adesso che ha perso anche me, a lei non rimane nessuno. Ha passato una vita infernale, all'oscuro di tutti. Il motivo per cui è ancora tollerante è perché ancora poteva piangere per qualcuno. Da quando è qui, ha pensato di essere un mostro, di essere pericolosa e di mettere noi in pericolo con la sua assurda vita. Immagina come possa sentirsi adesso! Sbotto
Devo cercare la verità per lei. Per dimostrarle che comunque vada noi siamo una famiglia.
E nessuno deve rimanere solo.

Rox pov's
-Dimmi una cosa Nik, tu lo sapevi?
-Roxanne, la verità è che io so solo quello che sai tu. Non ti avrei nascosto niente.
-Nik... al mondo si può nascere, per stare soli?
-Non credo, bambina mia... ci si lega inevitabilmente a qualcuno. Può essere un fratello o un amico, o un amore...
-Allora io sono l'eccezione? Pensi che tutto questo sia cominciato quella notte, e che in cuore mio sapevo che c'era qualcosa che non andava? Se non avessi aspettato 4 anni, lo avrei scoperto comunque? O avrei vissuto in una amara bugia?
-penso che lo avresti scoperto comunque, o forse lo sapevi già. Solo ti ci voleva tempo per affrontare la questione.

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