Capitolo 6

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Clint POV
Uscii fuori da quella maledetta stanza e da quella torre. Non mi ero portato il telefono ma solo il portafogli.
Decisi di andare nella spiaggia in cui andavamo anche con gli altri in estate.
Arrivato mi sedetti a terra e feci molti respiri profondi. Ad ogni respiro mi tornava in mente mio padre che mi picchiava.
Presi un sasso accanto a me e urlando lo scagliai in acqua.
Decisi di andare al bar accanto alla torre. Arrivai lì alle 19:00, avrei saltato la cena e avrei evitato di vedere Natasha e Steve. Appena arrivato mi sedetti. Quando il barman si avvicinò gli feci la mia richiesta.
"l'alcolico più pesante che hai... Fai prima a prepararmene una o due bottiglie."
Lui mi diede una bottiglia di tequila e io iniziai a bere.

Natasha POV
5 minuti dopo che Clint era uscito io uscii dalla sua stanza e andaii nella mia.
Alle 20:00 Jarvis mi disse che la cena era pronta, speravo di vedere Clint così andai velocemente nella sala da pranzo. C'era solo Tony.
"che c'è rossa?! Che cos'hai perso?!"
Lo ignorai e mi andai a sedere al mio solito posto aspettando l'arrivo di Clint. In 5 minuti arrivarono tutti, tranne lui. Io e Steve ci guardammo preoccupati, finimmo velocemente di cenare e ci allontanano dagli altri.
"Natasha sai dov'è Clint?"
"no, forse è nella sua stanza"
"no, prima di venire a mangiare sono passato dalla sua stanza ma era vuota, c'era solo il suo telefono così ho pensato che fosse già a tavola."
"quando abbiamo finito lui è uscito, ma non so dov'è andato. Steve dobbiamo andare a cercarlo"
"dove potrebbe essere andato? Tu lo conosci meglio di chiunque altro qua dentro"
"non è così Steve e non so dove possa essere"
"io un'idea ce l'avrei... Ha ripreso le sue vecchie abitudini perciò oltre a fumare avrà anche ricominciato a bere... C'è un bar qui vicino, potrebbe essere lì. "
"andiamo allora"
Io e Steve andammo in quel bar. Una volta entrati lo vidimo. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e beveva, senza fermarsi. Ci avvicinammo a lui.
"Clint torniamo alla torre, dai"
"io resto qui... Voi andate"
"sei proprio un idiota se pensi che ti lasceremo solo"
Clint non mi rispose
"Clint so che è stato difficile raccontarmi delle tue cicatrici ma perfavore smettila di bere, non ti servirà a niente"
Clint sbottò
"se tu non avessi mandato a puttane il nostro patto io adesso non sarei qui... Vattene e lasciami stare"
Guardaii Steve e decisi di uscire e lasciargli la situazione.

Steve POV
Natasha era uscita, io ordinai un drink e iniziai a parlare con Clint.
"Clint, prendertela con Natasha non ti servirà a niente. Voleva solo aiutarti"
"peccato che non ci sia riuscita, Steve"
"Clint non sei nelle condizioni per dirlo... Sono le 21:00 da quanto tempo sei qui dentro?"
Mi fece le spallucce.
"ora torniamo alla torre e parleremo lì va bene?"
"tornare e parlare... Assolutamente no. Ho visto come mi guardava Natasha e c'è un cazzo di motivo se non parlo del mio passato... È per non vedere quella vena di tristezza e pena negli occhi delle persone appena mi guardano, e ora quella vena è proprio negli occhi di Natasha. Penso che debba fare i complimenti a te però, sicuramente le avrai spifferato tutti i fatti miei."
"non mi prenderò meriti che non sono miei... Natasha non ha voluto sapere niente da me, sa solo quello che le hai detto tu. E comunque lei non mi ha detto quello che le hai detto."
"va bene"
"torniamo alla torre?"
Clint annuì, lasciò dei soldi al barista e uscimmo. Barcollava e appena fummo fuori vomitò. Natasha lo aiutò a camminare fino alla torre e in silenzio lo portammo fino alla sua stanza.
"se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa chiamaci... Ok?"
Clint annuii e chiuse la porta della stanza. Io e Natasha andammo ognuno nella propria stanza sperando che Clint sarebbe stato bene.

Clint POV
Una volta chiusa la porta mi buttai nel letto e mi addormentaii.
L'incubo arrivò, puntuale come sempre.
Mio padre aveva un coltello in mano, si avvicinava a mia mamma con quel coltello. Io corsi a mettermi tra i due. Mio padre mi infilzò il coltello sotto l'ombelico. Sentii un dolore pazzesco alla cicatrice e mi svegliaii con un urlo. Ero tutto sudato, non riuscivo a respirare e tremavo. Pochi minuti dopo vidi entrare Natasha e Steve che mi avevano sentito.

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