Capitolo 5

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Natasha era nella sua stanza che chiamava Clint al telefono.
L'aveva già chiamato tre volte ma il telefono risultava spento.
Lo chiamò ancora una volta e questa volta il telefono squillò.

Clint era nella sua stanza, Bobbi era appena uscita dopo aver sentito il racconto della missione che aveva appena fatto. Gli aveva raccomandato di accendere il telefono dato che Natasha le era sembrata preoccupata.
L'aveva appena acceso quando gli arrivò una chiamata da parte di Natasha, rispose dopo pochi secondi.
"Ehi, Nat"
"Allora sei ancora vivo. Che fine avevi fatto? Ti ho chiamato un sacco di volte, ho persino dovuto chiamare Bobbi per sapere qualcosa di te"
"Scusa, Simmons mi ha fatto incominciare la riabilitazione e non ho avuto tempo per prendere il telefono"
"E come sta andando?"
"Ehm... Bene..."
"Clint... Se mi stai mentendo lo scoprirò, lo sai"
"Io non sto mentendo"
"Clint, non hai risposto neanche a tuo fratello o agli altri Avengers, stai nascondendo qualcosa"
"Ok, va bene. Sono tornato da più o meno un'ora da una missione"
"Spero tu stia scherzando"
"Volevi che fossi sincero, giusto? Beh, questa è la verità. Victoria Hand mi ha mandato in missione con Ward e Fitz senza dirmi che non ci sarebbe stato il recupero"
"E tu ovviamente non ti sei tirato indietro"
"Pensi davvero che io sia così stupido? È ovvio che mi sono tirato indietro, non è mica colpa mia se Victoria Hand comanda e io sono solo un agente!"
"Vuoi dirmi che hai cercato di non farla quando le missioni sono la tua linfa vitale?!"
"Si e se tu non mi credi allora non mi conosci bene"
"Se hai cercato di tirarti indietro perché non hai chiamato Fury?"
"Coulson l'ha fatto, ma Fury non ha risposto"
"Va bene, ti credo, ma perché non me l'hai detto?"
"Perché avevo poco tempo per prepararmi e non potevo sprecarlo a litigare con te"
"Io avrei cercato di aiutarti"
"Avresti cercato un modo per tenermi fermo"
"O magari sarei potuta andare io in missione con quei due"
"Sai com'è fatta la Hand, c'è un motivo se facevamo sempre io e te le missioni... Mi ero anche stupito che dovesse esserci il recupero"
"In effetti la Hand ci manda sempre proprio perché a noi due il recupero non serve"

Skye bussò alla porta della stanza di Clint.
Clint le aprí.
"Clint, Coulson mi ha detto di avvertirti che siamo all'Hub... Se vuoi puoi andare a parlare con la Hand"
"Grazie Skye, arrivo subito"
Clint tornò a parlare al telefono.
"Nat, scusa ma devo andare a far capire alla Hand che con me non si scherza"
"Cerca di non farti degradare"
"Ovviamente"
Clint staccò ed uscì dalla stanza.
Appena il bus atterrò all'Hub scese con Coulson e Ward.
Andarono dritti dalla Hand che appena li vide gli sorrise.
"Grazie a voi nessun paese è stato raso al suolo, i miei complimenti agente Ward e agente Barton"
Clint subito le mandò una frecciatina.
"Non è certo grazie a lei se siamo ancora vivi"
"Agente Barton, io la consiglio di moderare i toni"
"E io le consiglio di dire la verità sui dettagli delle missioni agli agenti a cui le assegna, poteva almeno dircelo che ce la saremmo dovuta cavare da soli dopo aver preso quella specie di bomba"
"Lei e l'agente Romanoff venite inviati continuamente in missioni senza il recupero"
"Ma lo sappiamo e siamo noi a sceglierlo. Per questa missione il recupero era importante, io ero e sono tutt'ora compromesso, l'agente Fitz è un agente non idoneo al combattimento e, per quanto l'agente Ward sia bravo non avrebbe potuto comunque combattere contro tutti quei militari da solo. Lei l'ha trasformata in una missione suicida"
Clint andò via lasciando la Hand senza parole.
Coulson guardò Victoria Hand negli occhi.
"Lei dice sempre di fidarsi del sistema ma se il sistema è questo allora è meglio non fidarsi. Arrivederci, agente Hand"
Coulson andò via seguito da Ward.
Victoria Hand era rimasta senza parole.

Il team passò sul bus, posteggiato nell'hangar dell'Hub, il resto della giornata.
La mattina seguente partirono per un'altra missione.

Clint passò un mese sul bus facendo la riabilitazione con Simmons ogni volta che poteva e alla fine di quel mese era tornato come prima.
Erano in viaggio verso la torre per riportare lì Clint quando a Coulson arrivò una chiamata dalla Norvegia.
Subito cambiarono rotta e volarono verso la Norvegia, Clint sarebbe tornato sul campo per dare una mano.

Arrivati in Norvegia andarono in una riserva naturale e parlarono con l'uomo della guardia forestale che era di turno.
Una coppia aveva abbattuto un albero e ne aveva estratto una specie di bastone che sembrava di ferro. Quando l'avevano preso in mano si era illuminato.
Simmons si avvicinò all'albero e scannerizzò il punto in cui doveva essere lo scettro inviando l'immagine a Fitz che era sul bus così che potesse stamparne una versione 3D.
Una volta fatto tutti tornarono sul bus e Fitz spiegò quello che era riuscito a scoprire.
Aveva in mano il modellino 3D.
"È una specie di scettro o bastone ma è solo una parte dell'intero oggetto infatti è spezzato alle due estremità. Ha delle incisioni simili a quelle sul martello di Thor e il metallo è di origine Asgardiana. Ci servirebbe un esperto di queste cose"
Clint guardò il modellino 3D mentre rispondeva.
"Da quel che so Thor è ancora ad Asgard e non abbiamo un modo per contattarlo. Erick Selvig è uscito pazzo da quando Loki è venuto qui sulla terra quindi... "
Coulson guardò Clint.
"C'era un professore a Londra, spiegava ai suoi studenti delle medie i miti norreni, poi si è scoperto che era tutto vero e adesso insegna ad Oxford. May, partiamo subito."
Skye aveva in mano il telefono ad un certo punto si allarmò.
"Coulson, quello scettro è un'arma potente"
Mostrò un video.
La ragazza, probabilmente quella che aveva preso lo scettro dall'albero, sollevava una macchina a mani nude ed era la leader di una protesta violenta che si stava svolgendo proprio a Cherwell, una città molto vicina ad Oxford.
Coulson guardò May.
"Partiamo subito. Arrivati May, Bobbi e Hunter andranno a Cherwell: date un'occhiata e chiedete ai testimoni. Io, Clint, Ward e Skye andremo all'università di Oxford mentre Fitz e Simmons rimarranno qui."
May subito andò nella cabina di pilotaggio e partì. Sarebberò arrivati in mezz'ora a Cherwell e poi Clint, Coulson, Ward e Skye avrebbero preso una macchina per andare ad Oxford a venti minuti di distanza.

Una volta arrivati a Cherwell si divisero secondo gli ordini di Coulson.
May, Bobbi e Hunter chiedevano in giro ai civili ciò che avevano visto. Tutti concordavano nel fatto che la leader di quella protesta sembrava arrabbiata ed era molto più potente di quel che avrebbe dovuto essere, alcuni fornirò o anche un identikit che Fitz e Simmons avrebberò potuto usare per risalire alle identità della ragazza e del ragazzo accanto a lei.

Coulson, Ward, Skye e Clint appena arrivati all'università chiesero del professore esperto di mitologia norrena.
Il professore li portò nel suo ufficio.
Coulson andò dritto al punto.
"Professor McAllen, abbiamo bisogno di una mano per riconoscere un oggetto"
Coulson gli mostrò la stampa 3D.
L'uomo subito prese un libro.
"C'è un mito: dei vecchi guerrieri scesi qui sulla terra da Asgard che usavano un bastone che li rendeva più potenti. Quando risalirono il loro capo divise il bastone in tre pezzi e li nascose in tre luoghi diversi. Per trovare le posizioni però ci sono tre diversi indovinelli. Il primo è stato già risolto da quel che vedo. Il secondo si pensa che porti qui ad Oxford, parla di alcune grotte che però un tempo erano la dimora di questi guerrieri. Sono state trovate antiche scritture analoghe a quelle di questo pezzo di scettro nelle grotte a quattro kilometri a sud da qui. Il terzo indovinello parla di un posto vicino a Dio."
Coulson guardò Clint, Ward e Skye.
"Ci vediamo direttamente lì, io dico agli altri di raggiungerci lì, Clint tieni le chiavi della macchina"
Coulson diede le chiavi a Clint che, seguito da Skye e Ward, uscì dall'università per andare in macchina dritto alle grotte che aveva detto il professore

L'incubo ~Clint Barton~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora