Capitolo 50

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Clint prese coraggio e iniziò a parlare a Natasha.
"Tu ti aspettavi che chiarissimo la nostra posizione dopo il bacio che ci siamo dati e penso che questo sia il momento giusto per farlo. Io ti amo, ti  amo davvero, ma mi conosci e sai che ho troppi difetti e demoni del passato che mi tormentano... Sai che ho qualche problema a fidarmi di chiunque... Devi scegliere tu se approfondire la cosa o restare semplici amici"
"Clint, tu mi piaci così come sei, difetti, mancanza di fiducia, passato e e sensi di colpa compresi. Stai passando un periodo complicato e hai deciso di prenderti una pausa salendo sull'aereo di Coulson. Approfondiremo il nostro rapporto, ma quando tornerai"
"Ok... Quando sarò sull'aereo potrai sempre chiamarmi"
"Anche tu... Sei sicuro di voler andare?"
"Al 110%."
Natasha si alzò dal divano e diede un bacio sulle labbra a Clint.
"Clint... Parla con Barney"
"Ok"
Poi Natasha se ne andò in palestra.

Clint decise di andare nella stanza di Barney.
Arrivato davanti alla porta bussò e aspettò il permesso di suo fratello per entrare.
"Puoi entrare"
Una volta entrato chiuse la porta e guardò Barney negli occhi.
"Barn... Qual'è il problema?"
"Quando eri sul lettino dell'infermeria ho giurato a me stesso che non avrei mai più avuto paura di perderti e che avrei trovato un modo per farti cambiare vita"
"Non mi perderai, te lo prometto"
"Non fare promesse che non puoi mantenere"
"Invece io te lo prometto perché non morirò, non senza invecchiare"
"Clint, sai bene che avvolte non si ha il tempo di invecchiare. Non sprecare la tua vita in questo modo"
"Barney, io tempo fa ho dovuto fare una scelta: dovevo scegliere se prendere la strada facile o quella difficile. Prendendo quella facile sarei rimasto con Buck e sarei diventato un criminale ma io ho scelto quella difficile. Sapevo bene che la strada difficile sarebbe stata piena di ostacoli da superare, bombe da disinnescare e perdite da accettare ma l'ho presa perché pensavo che fosse quella giusta. Il giorno in cui Fury mi ha proposto di entrare nello SHIELD ho avuto la consapevolezza che la strada che avevo preso, per quanto difficile potesse essere, era la strada dei giusti ed era la strada che mi avrebbe permesso di aiutare le persone come nessuno era mai riuscito ad aiutare me e tutti quelli che erano nel circo.
Io, te e tutti quelli che abbiamo perso la nostra infanzia avremmo avuto tanto bisogno di un eroe, di qualcuno che ci desse speranza. Io ho deciso di entrare nello SHIELD per questo: per essere la speranza di tutti quei bambini e di tutte quelle persone che non hanno nessuno su cui contare. Ho deciso di essere lo scudo dietro la quale si possono nascondere e, per quanto mi dispiaccia, se dovrò litigare con te per continuare ad essere la versione migliore di me allora così sia."
"Clint... Io non voglio litigare con te ma tu sei l'ultima persona che mi è rimasta, tu sei tutto quello che ho e non posso perderti e questo va al di là del fatto che tu stia andando con quel team perché, quando tornerai, sarò di nuovo sempre in ansia"
"Barn, tu non devi essere in ansia. E se morissi almeno sarebbe perché ho protetto qualcuno. Se lasciassi lo SHIELD perderei la parte migliore di me. La parte che cerca sempre di fare la cosa giusta mettendo a rischio anche la vita. Io so che è pericoloso e capisco la tua paura, ma avrei meno rimpianti morendo in una missione adesso che di vecchiaia su un letto tra un bel po' di anni"
Barney guardò Clint.
"Ti prego, stai attento"
"Ovviamente"
Barney abbracciò Clint e poi lo lasciò uscire dalla stanza.
Una volt tornato nel soggiorno trovò Tony, Bruce, Flint e Natasha.
Per Clint era l'ora di andare, era inutile posticipare la partenza.
"Ragazzi, ci vediamo quando torno..."
Tony gli sorrise.
"Vedi di tornare senza sedia a rotelle"
"Certamente"
Tutti lo salutarono e poi Clint se ne andò.
Salito sul "Bus" andò nell'ufficio di Coulson.
"Devo chiamarti signore?"
"No, qui le regole sono un po' diverse, ti ci abituerai"
Si sentì la voce di May agli altoparlanti.
"Partiamo tra due minuti, sedetevi"
Coulson portò Clint fuori dall'ufficio.
"Puoi camminare?"
"Si, ma non davanti a Jemma"
Clint rise e poi Coulson gli tese una mano.
"Ti do una mano ad alzarti così possiamo andarci a sedere con la squadra"
Clint si alzò e andarono dagli altri.
Appena Jemma vide Clint lo fulminò con lo sguardo.
"Clint, non dovresti sforzare la gamba dopo l'intervento che hai fatto al ginocchio"
"Dai, Jemma, non lo sto sforzando"
Clint si sedette accanto a lei.
"Vedi, ora sono seduto!"
Jemma scosse la testa in segno di disapprovazione e poi guardò Coulson.
"Signore, dove siamo diretti?"
"Dobbiamo verificare uno 084 in Nuova Zelanda"
Skye guardò Clint.
"Tu sai cos'è uno 084?"
"Certo: oggetto dalle origini sconosciute."
Coulson guardò Clint.
"L'ultima volta che c'è stato uno 084 avevi l'arco puntato su Thor"
Jemma guardò prima Coulson e poi Clint.
"Davvero? Potevi ferire Thor?"
"Si, ma si è arreso da solo e poi stavo iniziando a tifare per lui... Coulson non mi lasciava scoccare la freccia."
May annunciò dagli altoparlanti la partenza.
"Tenetevi forte"

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