Clint e Natasha erano soli nella stanza. Erano solo le 9:00 eppure Clint aveva già il labbro spaccato e un occhio nero.
Si stava accendendo una sigaretta quando Natasha gli tolse l'accendino.
"non mi sembra il caso di fumare con il sangue che ti sgorga dal labbro... Almeno disinfettalo"
Clint la ignorò ma Natasha prese del cotone e dell'alcohol dall'armadio di Clint e lo tirò per il braccio facendolo sedere sul letto. Gli poggiò il cotone sul labbro e lui fece una smorfia di dolore provocato dal bruciore.
"si può sapere che cosa ti è preso? "
"non avrebbe dovuto tirare in causa mia mamma... Soprattutto stamattina"
Natasha notò che aveva le nocche della mano destra tutte graffiate.
"accidenti Clint, che hai fatto alla mano? "
"sono solo due i graffietti"
"Clint, a cos'hai dato un pugno? "
"al muro del bagno"
"perché? "
Clint alzò il volume della voce "perché dopo quel maledetto incubo avevo bisogno di dare un pugno a qualcosa!"
Per tenergli il cotone sul labbro Natasha dovette fare pressione provocando un gemito di dolore a Clint.
"ora disinfetto anche quella mano, quindi stai fermo" Clint voleva opporsi ma Natasha fu più veloce.
"che incubi hai avuto ieri sera?"
"niente che ti importi"
"Clint, smettila, non risolvi niente non parlandone... Peggiori solo le cose"
"tu non puoi capire"
"hai ragione... Non ho mai avuto un padre, sono stata picchiata solo da persone che non avevano motivo per volermi bene. Io non pretendo di capirti ma parlare con te del mio passato mi ha aiutato e io ora voglio restituirti il favore"
Clint abbassò lo sguardo.
"mia mamma è morta per colpa sua... Per questo ho reagito in quel modo"
"perché hai dato un pugno al muro stamattina?"
"diciamo che i miei incubi sono dei flashback e stanotte è toccata al giorno in cui mamma è morta e a uno dei primi giorni in orfanotrofio"
"quanti anni avevi quando tua mamma è morta?"
"6... Quello stesso giorno ci hanno portato in orfanotrofio"
"com'era stare lì?"
"venivo picchiato regolarmente"
"ho finito di disinfettare le ferite... Vieni a colazione con gli altri, dai"
Clint annuì e andarono insieme a colazione. Una volta seduto chiese scusa a Tony. Poi Steve ebbe un'idea.
"sentite, siamo a Giugno, che ne dite di sospendere l'allenamento e andare in spiaggia oggi?"
Tutti annuirono, anche Clint seppur insicuro.
Clint passò la colazione in silenzio. Per lui era sempre un problema andare in spiaggia proprio per le cicatrici. Natasha gli teneva una mano sulla coscia, non sapeva cosa gli passava nella testa ma sapeva che non stava bene. Appena ebbero tutti finito di mangiare Steve disse "bene, ci vediamo qui tra venti minuti, ok?"
Tutti annuirono e andarono nelle proprie stanze a prepararsi.Clint POV
L'idea di andare in spiaggia non mi andava mai a genio ma alla fine nessuno vedeva mai le mie cicatrici... Di solito mi sdraiavo subito e mettevo la maglia sul ventre per evitare che le vedessero e così avrei fatto anche oggi. Mi misi dei pantaloncini con le palme e una maglietta a maniche corte nere. Misi le infradito e mi preparai uno zainetto. Ci misi dentro il portafogli, un pacco di sigarette, il telefono e due teli da mare.
Erano passati 20 minuti e uscii dalla stanza, c'erano solo Steve e Tony. Aspettammo, io in silenzio e loro due parlando, Natasha e Bruce. Appena arrivati ci dirigemmo alla spiaggia a piedi. Tony aveva messo la musica con una cassa Bluetooth... Giusto per non farsi notare. Arrivati in spiaggia tutti si spogliarono e si buttarono in acqua... Tutti tranne me e Bruce come al solito. Sistemammo due teli mare a terra e una volta seduti, ancora con le maglie addosso, ci misimo a parlare.
"come va Bruce?"
"io sto bene e tu? Insomma hai un bell'occhio nero, il labbro spaccato e la mano tutta graffiata"
"niente di che... Ho litigato con Tony"
"avevo capito... Stamattina vi ho sentiti. Mi sembri più nervoso del solito comunque"
"ha parlato Hulk" gli sorrisi e mi accesi una sigaretta.
"non sapevo che fumassi"
Gli feci spallucce mentre guardavo Steve e Natasha che come al solito venivano a buttarci in acqua. Spensi la sigaretta e dopo che Bruce e Natasha erano andati in acqua aspettai che Steve fosse più avanti per togliermi la maglia e buttarmi in acqua.
Ci misimo a schizzarci e ad un certo punto Tony ebbe un'ideona.
"facciamo una battaglia... Bruce fa l'arbitro... Io salgo sopra Steve e Natasha sul brontolone dall'occhio nero"
Non ebbi neanche il tempo di dire no che già eravamo pronti a combattere. Io Natasha vincemmo tre volte di seguito... Tony non era un osso duro!
La quarta volta Tony e Steve ci attaccarono alle spalle, Tony mi spinse toccandomi la cicatrice. Con uno scatto spinto dall'istinto mi girai e tirai un pugno in faccia a Steve.
Feci scendere Natasha e mi avvicinai a Steve che aveva già fatto scendere Tony.
"scusami... Tony mi ha... Mi ha toccato la schiena, e non lo so, non so perché l'ho fatto" Tony si mise davanti a Steve.
"si può sapere cosa diavolo ti prende oggi? Non combatti abbastanza?!"
"Tony... Per favore spostati"
"no, non mi sposto... Sei nervoso in questi giorni, pensi che non ce ne siamo accorti? Ti credevo più intelligente Barton"
Steve me lo levò da davanti.
"Clint non ti preoccupare... Ne parliamo alla torre ok?"
Annuii e uscii dall'acqua rapidamente. Mi andai a rimettere la maglia e mi stirai sul telo. Avevo combinato un casino.
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L'incubo ~Clint Barton~
FanfictionClint Barton è segnato dal suo passato che non lo lascia stare. Tutto incomincia con un incubo, ma andando avanti il suo passato si ripresenterà nella realtà e lì incominceranno i guai. Il Clint Barton della storia e più che altro quello dei fumetti...