Steve aveva chiamato Fury.
"Fury, Clint e Tony hanno discusso animatamente per le prove... Puoi venire?
Clint si è rinchiuso con le prove nella sua stanza e Tony è furioso e vuole spiegazioni"
"arrivo"
Fury aveva chiamato anche Garner. Arrivati alla torre Fury portò Tony nella sala briefing e lo chiuse lì dentro poi andò davanti alla porta della stanza di Clint.
"Barton, hai 5 secondi per aprire la porta, dopo di che la butto giù e ti butto fuori da quella stanza a calci in culo"
Clint aprí la porta. Aveva un occhio nero, il labbro rotto e una ferita sopra il sopracciglio che doveva essere chiusa con dei punti.
"porta il culo nella sala briefing, Barton"
Clint seguito da Garner e da Fury andò nella sala briefing. Una volta che furono entrati tutti e tre Fury chiuse la porta.
"che cazzo vi passa nel cervello a tutti e due?!"
Clint restò zitto e si andò a sedere, Tony invece prese la parola.
"succede che voglio sapere un po' di cose... I file dello SHIELD su Clint si fermano a quando aveva 12 anni. Perché non ci sono dati prima dei 12 anni??? E poi perché non vuole che analizziamo per bene le pagine del quaderno? E soprattutto perché diamine c'è del suo DNA risalente a quando aveva 5 anni sulla cintura che abbiamo trovato? Che diavolo ci state nascondendo?"
Fury guardò Clint "vi siete picchiati per questo?!"
Clint guardò in basso e Tony invece ribatté.
"ti sembra un motivo da poco, Fury?! Perché secondo me è una cosa importante! Stiamo conducendo una missione basata sul suo passato che pare che sia un segreto di stato."
"Stark, certe cose devono rimanere segrete"
"oh andiamo, nelle peggiori delle ipotesi ha ucciso i suoi genitori con la cintura"
Clint sbottò "stai insinuando che io abbia ucciso mia mamma, Stark?!"
"si, dato che nessuno vuole spiegarmi!"
Mi misi a urlare "scusa se non volevo dirti che mio padre era uno sporco figlio di puttana il quale hobby preferito era picchiare me, mio fratello e mia mamma!! Ora sei contento Tony?! Il bimbo ha ricevuto quello che desiderava!!!"
Tony per una volta rimase senza parole cercando di metabolizzare quelle informazioni. Clint invece diede un pugno troppo forte al tavolo di legno che si ruppe lasciandogli delle schegge nella mano e incominciando a fargliela sanguinare.
"proprio non riuscivi a farti i cazzi tuoi, Stark... Spero che tu ora sia contento"
Clint si alzò e uscì dalla sala briefing ignorando le urla di Fury che gli ordinava di rientrare. Entró nell'ascensore e uscì dalla torre.Nella torre tutti avevano sentito le parole di Clint e Tony era rimasto senza parole e non osava parlare da quando era uscito. Fury uscì furioso dalla sala briefing con dietro Garner e Stark. Guardo Banner, Steve e Natasha che erano rimasti muti davanti alla porta della sala.
"Romanoff, Rogers, domani mi farete rapporto su quello che avete trovato oggi. Banner, tu continuerai ad analizzare le prove da solo. Stark, tu vieni con me e il dottor Garner. Non ammetto repliche da nessuno e guai a chi esce dalla torre senza il mio permesso." Fury alzò il tono "ci siamo capiti???"
Tutti annuirono.
"entra nell'ascensore, Stark."
Tony entró senza parlare nell'ascensore, seguito da Garner e da Fury. Scesero al piano terra, dove si trovava l'ufficio informatico, Fury disse a Tony ancora furioso "scopri dov'è andato. Hai un massimo di 2 minuti, Stark"
Tony andò ad un computer e si mise a cercare. Intanto Garner e Fury parlavano.
"cosa pensi di fare, Fury?"
"penso di trovarlo, rimandarlo a calci in culo nella torre e costringerlo a parlare con te, e che gli piaccia o no, anche con Tony"
"non sarà un piano un po' aggressivo?"
"gli avevo ordinato di restare dov'era. Non solo non mi ha ascoltato, ha rotto il tavolo ed è andato chissà dove con delle schegge di legno conficcate nella mano e il viso pieno di sangue. Non è per niente aggressivo il mio piano, è un'agente dovrebbe aver imparato a sopprimere l'emozioni anche in situazioni dove si è messi a dura prova"
Stark si avvicinò ai due "è andato nel bar qui vicino"
"vai in macchina"
Tony voleva replicare ma lo sguardo di Fury non ammetteva discussioni sugli ordini che dava. Fury si mise alla guida e Garner si mise nei sedili posteriori.
In un paio di minuti arrivarono al bar. Clint non si era neanche seduto. Fury entró e gli si mise davanti alla faccia "Hai 10 secondi per entrare nella macchina, Barton"
Clint salí in macchina. Aveva tutta la mano sporca di sangue e la stessa cosa valeva per il viso. Sapeva bene che non era il momento di discutere con Fury.
Fury guidò fino alla base, dentro la macchina l'aria era tesa e nessuno osava proferire parola. Una volta arrivati alla Stark Tower Fury parlò con un tono di voce tanto calmo quanto spaventoso.
"ora Garner vi prenderà e vi porterà in infermeria a parlare e a far medicare Barton. Se scopro che uno di voi due non ha seguito gli ordini che vi darà Garner giuro che desidererete di non essere mai nati. Non ammetto repliche. Ora scendete e fate quello che dice Garner e non parlate se non ve lo dice lui."
Clint e Tony scesero muti dalla macchina, Garner lo salutò ed entrò, con i due uomini, nella base. Presero l'ascensore e li portò in infermeria. Arrivati fece medicare Clint e sedere Tony.
"allora... Qualcuno vuole dire qualcosa?"
Il primo a parlare fu Tony.
"se tu avessi evitato di tenerti tutto per te ora non saremmo qui, non avremmo litigato e non ci sarebbero stati tutti questi problemi"
"Tony, mi dispiace dirtelo ma non siamo nati tutti geni e miliardari, viziati dalla mamma, dal papà e dal maggiordomo"
"sai che i miei sono stati uccisi... Non fare il cazzone"
"Mio padre era ubriaco ed ha pensato di mettersi alla guida con mia mamma in macchina, invece. Quella notte decise di lasciare orfani un bambino di 6 anni e uno di 9. L'avrei voluto uccidere io quello sporco figlio di puttana che in 6 anni non ha fatto altro che picchiarmi, mai una volta che mi abbia detto ti voglio bene o che mi abbia dato un bacio. Solo insulti e botte per 6 fottuti anni e mi ha lasciato solo la voglia di ucciderlo, di fargli passare la merda che ha fatto passare a me! Ma tu questo non puoi capirlo, hai sempre avuto tutto, soldi, un tutore decente. Nessuno ti ha mai alzato le mani in tutta la tua vita se non da quando sei diventato Iron Man. La verità è questa Tony e tu puoi anche replicare ma infondo sai che è così"
"magari è così, ma anche io ho avuto i miei problemi. Non sei l'unico".
Intanto l'infermiera aveva fasciato la mano a Clint e gli aveva dato un paio di punti sopra il sopracciglio, gli aveva dato anche del ghiaccio da mettere sull'occhio.
"certo, tuo padre deve averti picchiato molte volte, vero?! E quando eri in orfanotrofio tutti i bambini ti piacchiavano perché eri il più piccolo e poi ti davano la colpa perché tutte le famiglie affidatarie in cui eri finito ti avevano rimandato indietro perché facevi le risse a scuola e a casa e quindi chi mai avrebbe creduto che tu eri la vittima?! Per non parlare del fatto poi che a 16 anni hai ucciso l'unica persona che si era avvicinata di più ad essere una famiglia... Tony, vai al diavolo, se pensi che la tua sia stata una vita difficile forse è perché sei talmente concentrato su te stesso da non renderti conto di chi hai intorno".
Clint se ne andò nella sua stanza senza aspettare una risposta di Tony che andò poi nella sua stanza mentre Garner seguì Clint.
"Clint... Stai bene?"
"ti sembra che io stia bene?! Sto di merda, che domanda del cazzo."
Clint aveva montato il divano letto dato che Garner avrebbe dormito lì, poi si mise sul suo letto.
"buonanotte dottore"
"buonanotte Clint "La cintura mi colpiva la schiena. Il coltello mi veniva conficcato sotto l'ombelico. Mio padre mi prendeva a calci. Mi portavano all'orfanotrofio. Lo scontro con lo spadaccino. Il litigio con Barney. Mi davano la notizia della sua morte.
Mi svegliai di scatto, non riuscivo a prendere aria ed ero tutto sudato. Sentii qualcuno accanto a me e mi alzai velocemente dal letto non essendomi accorto che fosse Garner.
"Clint, calmo... Sono Andrew Garner"
Non risposi e continuai a guardarlo.
"respira... Sei alla torre, qui puoi stare tranquillo"
"io non ce la faccio più"
"a fare cosa Clint?"
"non dormo più di un'ora da non so quante settimane per questi maledetti incubi. La missione non fa altro che rendermi nervoso e non so cos'ha in mente Trickshot. Tutto in questa missione mi ricorda il mio passato e non so cosa devo fare. Ho il cervello sempre un po' confuso e sono stanco di questa sensazione"
"calmati, ti aiuterò a uscirne fuori"
"Tu non capisci... Non ne uscirò mai fuori e il piano di Trickshot è farmi perdere nei ricordi del mio passato e io non so come fermarlo, perché lui mi conosce troppo bene e io sono ancora quel bambino che cercava solo una famiglia che lo accettasse per quello che è, senza che venisse mandato da uno psicologo per essere convinto a parlare e a farsi amare da delle persone che pretendevano di sostituire i miei genitori. Sono ancora quel bambino che la notte aveva bisogno di avere accanto Buck o lo Spadaccino per riuscire a dormire e sono ancora quel bambino che per una volta che si era fidato ciecamente è stato tradito e non riesce a capire che sbaglio ha fatto per essere tradito dalla persona che più si avvicinava a una famiglia. Io sono ancora il bambino che Buck Chisholm conosce perfettamente e sa quali sono i miei punti deboli e li colpirà ad uno ad uno, facendomi cadere nel mio passato senza più una via d'uscita" tornai a sedermi sul letto e poggiai i gomiti sulle cosce nascondendo poi le lacrime che minacciavano di uscire.
"tu non sei più quel bambino Clint. Guardati in torno... La tua famiglia è qui, ti accettano così come sei e non cambieranno solo perché hanno saputo del tuo passato. Se Trickshot pensa di riuscire a tirarti dentro il tuo passato tu devi trovare un modo per aprirti un varco ed uscirne. Non lasciarti trascinare dentro quei ricordi, pensa a quello che hai e che sei ora. Vedrai che Trickshot si accorgerà presto di non conoscerti abbastanza da poter farti soffrire e se tu non ci credi ci crederò io per te e ti convincerò a crederci anche tu"
"non importa quello che mi dirai o quello in cui io crederò perché tanto lui troverà un modo per togliermi tutte le mie certezze e buttarmi giù."
"e allora vedrai che i tuoi amici ti rialzeranno perché io sono sicuro che non ti lasceranno a terra."
Il telefono incominciò a squillare. Era di nuovo un numero sconosciuto. Risposi e misi il vivavoce così che anche Garner potesse sentire.
"Clinton, come va la mano?"
Capii subito che era Trickshot, ma non capivo come facesse a sapere della mano.
"come?!"
"insomma deve essere stato doloroso avere nella pelle delle schegge di legno"
"come diavolo fai a saperlo?!"
"ti osservo figliolo, come ho sempre fatto"
"scoprirò dove ti nascondi, e allora saranno guai per te, Buck"
"ti sono piaciute le mie sorpresine? So che Nicholas Fury ha mandato a casa di tua nonna capitan America e la vedova nera. Forse non ti hanno ancora detto cos'hanno trovato, ma a casa tua ci sei stato tu. Com'è stato?"
"ti troverò Buck, e dopo desidererei di non avermi mai conosciuto"
"sai so anche del litigio con Stark... Non deve essere stato semplice fargli leggere le pagine del tuo amato quaderno"
"non l'ha fatto"
"non l'aveva fatto... Io fossi in te andrei in laboratorio adesso, un topolino potrebbe averci portato il tuo quaderno e aver convinto Stark a leggerlo."
"Buck, sei un uomo morto"
Staccai il telefono e corsi in laboratorio, Tony era lì. Aveva il quaderno in mano.
"un uomo mi ha chiamato... Voleva che lo leggessi. Non l'ho ancora aperto, ma se continuerai a tenermi nascoste le cose lo farò, Barton"
"posa quel quaderno, non hai il diritto di leggerlo"
"tu non avresti dovuto avere il diritto di deciderlo"
"posalo"
"dimmi la verità, Barton. Voglio la verità, nient'altro che la verità su questa missione e sul tuo passato. Dovresti essere in prigione, a 16 anni non eri ancora nello SHIELD"
"e tu invece già prima dei 16 anni avresti dovuto imparare a farti i cazzi tuoi. Non è così. Ora posa il quaderno e tornatene a dormire"
"dimmi la verità, che legame c'è tra te e Trickshot?"
"posa quel quaderno"
"rispondi alla domanda e io poserò il quaderno"
"è stato il mio secondo mentore. Ora posa il quaderno" Gli dissi l'essenziale sperando gli sarebbe bastato.
Intanto Natasha e Steve erano stati avvertiti da Garner e ci avevano raggiunti. Steve tolse il quaderno dalle mani di Stark che furioso incominciò a parlare.
"oh, andiamo, sono l'unico che vuole capirci qualcosa? Clint non dovrebbe neanche essere qui, sarebbe dovuto essere giudicato non idoneo e pericoloso. Non sappiamo neanche quale sia il vero legame tra Trickshot e lui, potrebbe anche essere una talpa per quello che ne sappiamo"
Steve mi ridiede il quaderno e chiuse il discorso.
"buonanotte a tutti, è l'una del mattino. Ci vediamo tra 6 ore per fare colazione"
Mi spinse fuori con Natasha e Garner dietro e lasciammo solo Stark nel laboratorio.
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L'incubo ~Clint Barton~
Fiksi PenggemarClint Barton è segnato dal suo passato che non lo lascia stare. Tutto incomincia con un incubo, ma andando avanti il suo passato si ripresenterà nella realtà e lì incominceranno i guai. Il Clint Barton della storia e più che altro quello dei fumetti...