La mattina dopo Clint e gli altri si svegliarono alle 9:00, si allenarono fino alle 12:30 e poi andarono a farsi la doccia.
Alle 15:00 Fury salí al piano degli Avengers per chiamare Clint e Tony che erano stati avvertiti da Jarvis.
"Siete pronti?"
Sia Tony che Clint annuirono. Fury li fece salire in ascensore e una volta arrivati al piano terra li fece salire in macchina. In quarantacinque minuti arrivarono in una prigione dello SHIELD a 5 minuti dall'Iowa.
Fury scese subito e Clint e Tony lo seguirono. Arrivato ai controlli Fury guardò gli agenti di guardia.
"Sono il direttore Nicholas J. Fury. Loro sono gli agenti Barton e il signor Stark. Siamo qui per interrogare Trickshot alias Buck Chisholm. Parola d'ordine la preda del falco"
Gli agenti li guardarono mentre Tony e Clint si trattenevano le risate.
"Salve direttore, agente Barton, signor Stark. La sala del l'interrogatorio del signor Chisholm è la terza del corridoio a destra"
Fury andò avanti, Tony gli andò subito dietro e Clint fece lo stesso guardandosi intorno. Il tragitto per arrivare ad una sala interrogatori non gli era mai sembrato così lungo. Fury si fermò davanti una porta.
"allora, voi entrate qua, io entro nella stanza che c'era prima, vedrò tutto quello che succede. Tony, entra prima tu... Fai i convenevoli mentre io parlo a Clint... Pochi minuti e lo faccio entrare"
Tony entrò e Fury iniziò a parlare con Clint.
"Ascoltami bene, non ascoltare le sue provocazioni, se avessi bisogno di uscire dalla stanza fallo ma restando calmo. Cerca di farti dire che piani avevano lui e la stanza rossa e magari qualche nome. Ce la farai, ne sono certo"
Clint annuì nervoso ed entró, Buck lo guardó subito e smise di parlare con Tony.Clint POV
La lingua mi si era attaccata al palato, appena l'avevo visto non ero riuscito a spiccicare una parola, per fortuna c'era Tony che stemperò un po' la tensione.
"senti Trickshot, è un po' troppo giovane per te, io ti consiglierei di cercare un partner della tua età"
Vidi Buck sbuffare, Tony lo irritava. Dovevo iniziare a parlare o la mia presenza lì sarebbe stata inutile.
Mi andai a sedere in una delle due sedie di fronte a lui. Buck mi guardò negli occhi
"Non è male come prigione, sono tutti tranquilli, sai..."
"Non sono qui per fare conversazione Buck. Le mie domande sono poche ma attendono delle risposte e magari potrebbe arrivarti qualcosa in cambio."
"Allora, figliolo, vedremo se potrò darti delle risposte"
"Prima di tutto smettila di chiamarmi figliolo, è un ordine. La prima domanda è: quali erano i tuoi piani col KGB? "
"Figliolo, sai quant'è pericoloso svelare i piani del KGB?"
"E tu sai quanto stai rischiando chiamandomi ancora figliolo dopo tutto quello che hai fatto?!"
Tony mi mise una mano sulla spalla e ripresi la calma.
"Se parlerai lo SHIELD ti darà protezione ovviamente, non lasciamo morire la gente che parla, può sempre servire"
"Clint, ti chiamo figliolo perché per me sei come un figlio"
Tony s'intromise.
"Smettila con questo discorso e rispondi alla domanda che ti ha fatto"
Buck mi guardò.
"Lui deve parlare per forza? Trovo che una chiacchierata solo noi due possa essere più produttiva"
"Buck, parla"
"Come ho detto un po' di privacy potrebbe essere produttiva... Magari senza quell'idiota mi sentirò più libero di parlare"
Tony mi guardò.
"Non ti lascio solo"
"Tony, vai, me la cavo da solo"
Tony uscì e io ripresi a cercare di far parlare Buck.
"allora? Quali erano i tuoi piani col KGB?"
"Come già ti avevo detto in precedenza io volevo che tu capissi quanto sbagliato fosse tradire la tua famiglia, il KGB voleva riprendere la vedova nera e rapire un'Avenger per far capire al resto del mondo quanto l'America fosse insignificante anche avendo dei super eroi a leccargli i piedi. Abbiamo deciso che sarebbe stato più semplice fare tutto rapendo solo te... Eri il mio obbiettivo, sei un'Avenger e il punto debole della famosa vedova nera."
"Quindi in pratica avete fallito su tutta la linea"
Buck si mise a ridere e poi mi rispose.
"Ti sbagli figliolo, e di grosso. Io ho raggiunto il mio obbiettivo e il KGB anche se non è riuscito a riprendersi la stanza rossa ha dimostrato che gli Avengers non sono poi così forti"
"Tu non hai raggiunto il tuo obbiettivo o Barney non sarebbe alla torre con me"
"forse lui è con te ma tu come stai? Ti conosco bene ragazzo, deve essere difficile convivere con la consapevolezza di avere ucciso Christian"
"non nominarlo, hai dei nomi da darmi del KGB?"
"su ragazzo, confidati con me... Cos'è il senso di colpa ti sta scavando l'anima perché hai ucciso il tuo migliore amico?"
"Stai zitto e rispondi alla domanda che ti ho fatto"
Incominciai a torturarmi le mani senza accorgermene.
"Su ragazzo, sai che con me puoi parlare. Sei triste perché adesso che sei diventato un assassino nessuno ti vorrà più? Hai paura di diventare come il tuo papino che ha ucciso tua mamma? Parla, su, non ti mangio mica"
"Smettila, Buck, dove vuoi arrivare?!"
"voglio solo aiutarti, è normale sentirsi in colpa dopo aver ucciso qualcuno che si voleva bene ma vedrai che col passare del tempo uccidere la gente diverrà più semplice, diventerai un bravo assassino, secondo me sei più portato per questo che per fare il ladro"
"Buck basta. Dammi dei nomi del KGB e finiamola qui"
"forse potrei usare qualche contatto e farti inserire proprio nel KGB, saresti un'ottima spia assassina per quel posto, i russi hanno carenza di uomini con esperienza. Scommetto che in fondo ti è piaciuto veder morire Christian. Sai sono contento che sia solo colpa tua, sarà una cosa in meno da spiegare ai ragazzi del circo quando uscirò"
"Non è stata colpa mia, è stata colpa tua e dei tuoi malsani obbiettivi"
"Davvero? Pensavo che fossi tu quello sopra Christian che gli ha conficcato il coltello in gola, forse è il momento che io mi metta gli occhiali"
Mi misi ad urlare "È colpa tua se l'ho ucciso, mi ha pregato di farlo perché sennò dopo l'avresti ucciso tu. Non puoi farmi sentire in colpa per le tue azioni da psicopatico Buck, tu per me non sei niente, per me sei solo un detenuto e meriti di marcire qui dentro e mi assicurerò che sia così"
Tony entrò e mi mise una mano sulla spalla nella speranza di farmi calmare.
"Se per te sono niente allora perché continui a chiamarmi Buck? Clint, in fondo lo sai di essere solo un ladro, in fondo sai di non meritare tutto quello che hai. Pensi che salvare una volta il mondo da degli stupidi alieni ti assolva da tutte le tue colpe? Ti sbagli, noi del circo soffriamo ancora per il tuo tradimento e sono certo che se Christian fosse qui ti direbbe che è solo colpa tua se l'hai dovuto uccidere. La famiglia non si tradisce e tu l'hai fatto"
Tony mi prese per la maglia e mi fece uscire chiudendo la porta.
Una volta fuori diedi un pugno al muro.
"Cazzo!"
Tony mi prese per le spalle.
"Calmati, che cosa pensi di risolvere dando un pugno al muro?!"
"devo prendere aria"
Uscii fuori dall'edificio e appena messo il piede fuori liberai tutta la mia frustrazione con un urlo. Mi misi le mani nei capelli, ero nella merda, sapevo che Buck sarebbe riuscito a farmi innervosire e forse aveva anche ragione per una volta in tutta la sua miserabile vita. Dopo pochi minuti Fury mi si avvicinò.
"Te la senti di riprendere o preferisci finirla qui? Sei stato già un'ora lì dentro e abbiamo ottenuto delle buone informazioni"
Ero nervoso ma ormai dovevo andare fino in fondo avrei ottenuto altre risposte.
"Ce la faccio, torniamo dentro"
Seguii Fury dentro e arrivato alla porta vidi che Tony era lì che mi aspettava. Feci un respiro profondo ed entrai seguito da Tony.
Buck stava per ricominciare a parlare ma io fui più veloce.
"Hai dei nomi di qualche membro del KGB? E questa volta non farmi perdere tempo"
"Non ho nessun nome di membri del KGB ma ne ho altri che sicuramente riconoscerai. Ricordi Julie Henderson? È stata la prima vecchietta che hai derubato al circo.
È morta qualche giorno dopo perché non aveva le pillole che le avevi rubato insieme alle altre cose, e pensare che ti voleva offrire delle caramelle dopo lo spettacolo..."
"Tu invece ti ricordi quando abbiamo preso Christian con noi? Gli avevi promesso che con te nessuno ci avrebbe fatto del male e invece mi facevo chiudere con Caramella e mi facevo picchiare al posto suo, questo te lo ricordi?"
"Sai, devo confessarti che ho sempre saputo che ti prendevi la colpa per lui... Spesso ti davo il doppio delle bastonate proprio per questo, però non mi davi mai soddisfazione, nonostante tutte le botte che ti ho dato non sei mai cambiato, ora capisco perché tuo padre ti aveva fatto tutto quel male. Tu non cambierai mai, resterai sempre una delusione"
Mi lanciai contro di lui ma Tony mi buttò fuori prima che potessi sfiorarlo con un dito.
Mi trovai a prendere a pugni il muro fino a quando Fury non mi bloccò le braccia, avevo tutte le nocche graffiate.
Fury parlò con Tony tirandomi fino alla macchina.
"sono le 17:30, arriverete alla torre alle 18:15, quando arrivate non farlo parlare con nessuno, di a tutti che sono ordini miei. Portatelo in infermeria, disinfettagli e fasciagli le mani e aspettate lì l'arrivo di Garner alle 19:00 lo avvertirò di andare direttamente in infermeria. Dagli un po' d'acqua e parlaci solo tu cercando di farlo rilassare un minimo"
Fury mi fece entrare in macchina e Tony entrò subito dopo di me.
Avevo lo sguardo basso, non avevo la forza di guardare qualcosa o qualcuno. Continuavo a pensare a tutte le parole di Buck. Aveva ragione e io infondo lo sapevo. Smisi di pensare e appoggiai la testa al sedile chiudendo gli occhi per evitare di mettermi a piangere.Clint restò in silenzio per tutto il viaggio di ritorno mentre Tony comunicava con Jarvis attraverso il telefono. Aveva chiesto a Jarvis di aggiornarlo sulla posizione degli Avengers e di non dirgli quando lui è Clint sarebbero arrivati.
Quando arrivarono Tony fece salire in ascensore Clint fino al piano degli Avengers, anche se Jarvis non aveva avvertito nessuno Tony si ritrovò davanti Steve, Barney, Natasha e Flint.
Tony parlò prima di loro.
"Che nessuno parli. Ordini di Fury, me ne occupo io, restate qui e quando viene Garner mandatelo in infermeria. Sono gli ordini che mi ha dato Fury e intendo obbedire per una volta"
Barney però non capiva perché Fury avesse dato quegli ordini.
"Io non sono un vostro agente, non devo obbedire a Fury."
Clint alzò lo sguardo per parlare con Barney.
"Barney, per favore. Non è il momento resta qui"
Barney ascoltò Clint e rimase con Steve, Natasha e Flint. Tutti e quattro si chiedevano che cosa fosse successo ma se perfino Tony stava ubbidendo a Fury senza lamentarsi doveva essere successo qualcosa di brutto.
Tony arrivò in infermeria con Clint e iniziò a fasciargli le mani.
"Stai bene, Clint?"
"uhm, sí... Sto bene, sono solo un po' scosso ma niente di che"
"Tra poco arriva Garner, vi lascerò soli"
"No, Tony, resta... Non mi va di stare solo con Garner e mi serve qualcuno che mi tenga con i piedi a terra"
Tony era un po' stupito e non aveva capito a pieno la richiesta dell'amico.
Quando Garner arrivò andò direttamente in infermeria. Una volta entrato iniziò a cercare di far parlare Clint.
"Fury era molto preoccupato per te, Clint... Che cosa è successo?"
"Niente, sto bene"
"Tony forse è meglio se esci"
Tony dovette dare ragione a Garner magari stando solo con lui Clint si sarebbe sfogato
"Vado, se ti serve qualcosa basta che chiedi a Jarvis"
Tony uscì e si ritrovò davanti Natasha Barney, Steve e Flint.
"Ma che fate? Mi tendete un'agguato?"
Fu Natasha a rispondere per tutti e tre "Volevamo sapere cos'è successo"
"È successo che Trickshot ha dato il meglio di sé per mandare il cervello di Legolas in poltiglia. Andiamo in salotto, lasciamogli un po' di privacy"
Barney, Natasha, Steve e Flint andarono in salotto mentre Tony decise di andare in laboratorio.
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L'incubo ~Clint Barton~
FanfictionClint Barton è segnato dal suo passato che non lo lascia stare. Tutto incomincia con un incubo, ma andando avanti il suo passato si ripresenterà nella realtà e lì incominceranno i guai. Il Clint Barton della storia e più che altro quello dei fumetti...