Capitolo 4

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Natasha POV
Mi arrampicai a una finestra per vedere la quantità di uomini presenti. Ne contai 5 prima di vedere un uomo, anzi... L'uomo che mi aveva fatto diventare la vedova nera: Ivan Petrovich Bezukhov.
Sapevo quanto violento e potente fosse e se aveva permesso a Clint di mandare un qualsiasi segnale l'aveva fatto apposta.
Dovevo capire dove tenevano Clint e cercare di farlo uscire senza farmi vedere così mi arrampicai ovunque mi fosse possibile fin quando non lo vidi da una finestra, era stirato a terra, pieno di lividi e di sangue in faccia. Stavo per bussare alla finestra per fargli capire che ero lì quando proprio Ivan entró nella stanza, mi ributtai giù senza farmi vedere. Passarono 5 minuti quando sentii uno sparo.

Clint POV
Non stavo dormendo, non ci riuscivo. Mi scoppiava la testa e mi facevano un male tremendo le costole. A un certo punto entró lo stesso uomo del giorno prima, era furioso. Due uomini mi misero all'impiedi e l'uomo iniziò a parlare.
"dov'è Natasha??? "
Non risposi.
"io le consiglio di rispondere agente Barton"
L'uomo uscì dai pantaloni una pistola.
"non so dove sia, so dove non è... Qui, qui non c'è. "
L'uomo si avvicinò
"dov'eravate quando ti ho fatto rapire? Zemo e quell'altro idiota sono andati chissà dove e io devo sapere dov'è la mia vedova nera"
"proprio non mi viene in mente, mi dispiace"
"forse questo ti farà tornare la memoria"
Mi sparò un colpo alla gamba
"no... Non mi ricorda niente" risposi a fatica
Furioso fece cenno ai due uomini di buttarmi a terra "pensateci voi" poi uscì. I due uomini mi buttarono giù e incominciarono a prendermi a calci e a sbattermi ovunque, contai all'incirca un quarto d'ora prima di fare fatica anche solo a respirare.

Natasha POV
Dopo lo sparo aspettai di sentire chiudersi la porta e mi riarrampicai. Vidi due uomini che prendevano a calci e a pugni Clint che lasciava una scia di sangue ogni volta che lo trascinavano per sbatterlo a muro. Non sapevo che fare, non potevo entrare o avrebbero sicuramente usato Clint contro di me così aspettai di vedere i due uomini andarsene. Passarono 40 minuti, Clint non si muoveva. I due uomini lo lasciarono disteso a terra e se ne andarono. Ruppi la finestra e entrai in quella stanza.

Clint POV
Finalmente i due uomini erano andati via. Non riuscivo a muovermi. La gamba mi faceva un male tremendo come il resto del corpo. Restai stirato con gli occhi chiusi fin quando sentii la finestra che si rompeva. Aprii gli occhi quel tanto che bastava per vedere che era Natasha.
Le dissi con le mie ultime forze "Nat, vai via... La stanza rossa vuole te, devi scappare"
Lei mi accarezzò la guancia
"non te ne andrai vero?"
Conoscevo Natasha come le mie tasche e sapevo che era tanto testarda da decidere di non andarsene senza di me.
Lei in risposta scosse la testa e mi disse
"Clinton Francis Barton, sei proprio un'idiota se pensi che ti lascerò qui". Sentii una voce provenire dall'auricolare di Natasha

Steve POV
Erano le 4:30 quando Tony mi svegliò
"Capitan Ghiacciolo, so dove sono Natasha e Legolas"
Mi alzai subito "dove sono?"
"Russia nella vecchia base della stanza Rossa"
"quanto tempo impiegheremo per arrivarci? "
"beh, possiamo arrivare fino a un certo punto col Queen Jet ma poi dobbiamo continuare o a piedi o in volo con la mia armatura e il martello di Thor. Non è saggio scatenare il grosso uomo verde. Ci metteremo un'ora e mezza ad arrivare e poi stimo un 10 minuti circa per arrivare alla base della stanza rossa. Pensavo che potremmo lasciare Banner sul Queen Jet in modo tale da trovarlo subito pronto quando ripartiremo. C'è solo un problema possiamo partire tra un'ora, il carburante che abbiamo non ci basterà perciò mentre tu prepari le due belle addormentate io andrò a prendere del carburante con l'armatura. Arriveremo alla base verso le 7:10"
"va bene Stark, cerca di sbrigati e teniamoci in contatto"
Tony si mise l'armatura e andò a prendere il carburante, io intanto svegliai Bruce e Thor che, dopo mezz'ora di lamentele (soprattutto di Thor) sul perché li avessi svegliati senza che fossimo arrivati a destinazione, erano pronti a sentire il piano. Avevo appena finito di spiegarglielo quando Tony tornò. Mise il carburante e partimmo subito.
Alle 7:00 scendemmo dal Jet e io mi aggrappai a Tony. Dissi a Thor e a lui di fare piano in modo tale da non attirare troppa attenzione.
Per le 7:10 eravamo dietro degli alberi destra della base.
"Steve sono riuscito a metterti in contatto con Natasha"
Non persi tempo e incominciai a cercare di comunicarci.

Clint sentí una voce provenire dall'auricolare di Natasha.
"Natasha, mi senti? Sono Steve? Siamo davanti alla base della stanza rossa precisamente alla sua destra davanti a una finestra spaccata"
"Steve in quella stanza ci siamo io e Clint... Clint è ridotto piuttosto male cerco di farlo uscire, voi restate dove siete quando lo vedrete uscire dalla finestra venite ad aiutarlo"
"ok, aspettiamo"
Natasha si girò verso Clint. "ce la fai?"
Clint era ancora stirato faceva molta fatica a tenere gli occhi aperti "ci provo, ma se non ce la facessi e qualcuno venisse qui tu e gli altri dovrete scappare, capito?"
Natasha annuii e poi gli tese una mano.
Clint si aggrappò alla mano dell'amica cerco di sedersi ma il dolore alle costole era molto così fece un gemito, Natasha sentendolo lo guardò preoccupata.
"Clint, chiamo Steve se non ce la fai"
"ce la faccio" Clint si alzò ma appena poggiò la gamba destra, in cui gli avevano sparato, ricadde a terra con un tonfo.
Clint cercò di rialzarsi, Natasha gli si mise dietro e lo alzò di peso appoggiandoselo addosso.
"ora dovrai fare un piccolo sforzo, devi arrampicarti e buttarti fuori dove Steve e gli altri ti aspettano"
"esci prima tu"
"no, non posso darti una mano da fuori!"
"se prima non esci io non vado da nessuna parte Nat"
Natasha capí subito che era inutile discutere così lo fece appoggiare al muro e si arrampicò fuori. Clint si arrampicò con le sue ultime forze e si buttò fuori sulla neve. Steve, Tony e Thor arrivarono correndo da Clint e Natasha. Steve guardò Clint preoccupato.
"Clint stai perdendo un bel po' di sangue dalla gamba, lo sai, vero?"
Clint rispose col suo solito sarcasmo seduto sulla neve.
"ah, davvero?! Giuro che non me n'ero accorto"
Steve lo tirò su con l'aiuto di Tony e insieme lo portarono al Queen Jet. Una volta arrivati lo fecero stirare sul letto nella stanza "riposini" incominciando a medicarlo. Stavano per partire quando una decina di uomini si avvicinavano con vari fucili. Steve fece fretta a Tony che partì subito sventando un attacco.
Clint intanto perdeva ancora parecchio sangue dalla gamba, l'avevano ripulita ma non avevano tolto il proiettile che era molto infondo e quindi non potevano fasciarla più di tanto. L'emorragia non voleva fermarsi e Clint stava sbiancando velocemente.

Clint POV
Mi faceva male tutto, mi sentivo stanco, stremato e i miei occhi si fecero pesanti. Facevo fatica a respirare e volevo solo addormentarmi. Chiusi gli occhi, ma Natasha accanto a me mi scosse.
"Clint, non addormentarti, ok? Devi stare sveglio... Solo un due o tre ore... Raccontami qualcosa"
Le presi la mano.
"Nat, hai già fatto tanto per me... Starò bene, anche lassù"
"Clint non pensarci neanche, se servirá a tenerti sveglio ti prenderò a schiaffi... Non osare arrenderti così, non pensarci nemmeno non posso stare senza di te"
Una lacrima le scese su quelle sue dolci guance, io non volevo lasciarla sola, c'eramo così tante cose che volevo dirgli...
"va bene, facciamo così... Prendi della plastica, aiutami a fasciarmi l'addome così potrò provare a sedermi... Prendi altre fasce e anche una pinzetta, non avete estratto il proiettile e se non lo usciamo non possiamo fasciare meglio la ferita e di conseguenza il sangue non smetterà di uscire."
Natasha annuì, uscì dalla stanza e in pochi minuti tornò con quello che le avevo chiesto. Mi fasciò l'addome con la plastica e nonostante il dolore, ma anche ignorando il rumore delle ossa rotte, riuscii a sedermi; dopodiché presi il lenzuolo, me lo misi in bocca per evitare possibili urla, inserii la pinzetta nella ferita, il proiettile era finito molto infondo e il dolore era molto. Non avevo tanta forza nelle mani e anche una volta arrivato al proiettile per me divenne difficile cercare di estrarlo, la mano mi tremava e avrei potuto rischiare di mandarlo più in fondo. Natasha se ne accorse subito e mi prese la pinzetta dalla mano e continuò lei, una volta tolto incominciò a uscire ancora più sangue, ribendammo la ferita tappandola con le bende anche un po' all'interno. Mancava ancora un'ora di volo, iniziavo a sentirmi lontano kilometri da tutto e non riuscivo neanche a stare diritto. Natasha mi tenne su. "dai Clint ci siamo quasi, lo so che è difficile ma non devi arrenderti".
Passai l'ora seguente appoggiato su Natasha, ogni volta che anche socchiudevo leggermente gli occhi lei mi dava uno piccolo schiaffetto, che però essendo anche in faccia pieno di ferite arrivavano come degli schiaffoni. Arrivati all'Avengers Tower avevo la vista sfocata ma riuscii ad individuare le figure di tre uomini, probabilmente medici dato che mi coricarono su una barella. Gli occhi mi si chiusero anche se un medico continuava a chiamarmi.
"signor Barton deve stare sveglio siamo quasi arrivati"
Improvvisamente la sua voce mi parve ovattata e dopo pochi secondi non sentii più niente. Speravo solo di essere ancora vivo.

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