Era mezzanotte. Tutti erano nelle loro stanze. Clint non stava dormendo, stava pensando a Barney, era morto ma lui era sicuro che la notte prima era lui l'uomo che lo teneva bloccato, era sicuro che quando l'avevano rapito la voce che aveva sentito era la sua. Ad un certo punto il suo telefono squillò interrompendo i suoi pensieri. Era un numero sconosciuto ma lui rispose.
"Clinton, sono io, Buck. Senti sono all'uscita della Stark Tower, che ne dici di uscire. Devo farti vedere una persona, penso di dovertelo"
Fury aveva detto a Clint che qualsiasi cosa lo aiutasse a risolvere la questione con Trickshot doveva essergli riferita e lui avrebbe scelto il da farsi. Clint sapeva che avrebbe dovuto avvertire Fury o gli altri ma il fatto di scoprire se quella persona fosse Barney lo copriva di curiosità e sapeva che se l'avesse detto a qualcuno gli avrebbe impedito di andarci.
"Buck, dammi la tua parola che non mi farai del male. Che non ci sarà nessuno apparte te e quella persona"
"hai la mia parola, figliolo"
"sto arrivando e non ti conviene fare giochetti con me"
Clint si mise un paio di pantaloni e una felpa. Uscito dalla stanza controllò che non ci fosse nessuno nel corridoio e poi corse fuori dalla torre. Appena vide Trickshot gli andò incontro.
"chi sarebbe questa persona?"
"io penso che tu lo sappia già. Vedi Barney non era morto io l'ho rapito, fortunatamente non è più quel bravo ragazzo che non si sporcherebbe mai le mani. Ora è un mio soldato, fa quello che gli dico e non sa chi sei tu. Vorrei chiederti di non dirgli chi sei ma so già che non lo farai perché ti conosco, anzi vi conosco e so com'è finito il vostro rapporto fraterno"
Clint si avvicinò a Trickshot minaccioso.
"stai fermo, Barney potrebbe farti del male"
Fece cenno con la mano all'uomo dentro la macchina di avvicinarsi.
"Barney questo è l'uomo che la stanza rossa cerca per provare a catturare Natasha Romanoff. Quest'uomo è l'uomo che io voglio tormentare fino a farlo sprofondare su se stesso. In un giorno normale ti direi di prenderlo. Ma oggi sei qui per conoscerlo esattamente come lui è qui per conoscere te"
Clint guardò il fratello "Barney, che diavolo ti hanno fatto. Ti ricordi di me?"
Barney rispose con una voce fredda "tu sarai il mio obbiettivo quando Buck mi darà l'ordine. Tu sei Clinton Francis Barton, agente dello SHIELD ricercato dalla stanza rossa perché gli hai portato via la loro vedova nera"
Trickshot gli diede una pacca sulle spalle. "grazie, Barney, puoi tornare in macchina. Saluto l'agente Barton e andiamo"
Barney tornò nella macchina. Clint lo guardava distrutto. Era colpa sua se si erano divisi.
"piaciuta la sorpresa Clinton?"
"non osare fargli del male Buck o giuro che ti ucciderò"
"oh, sei uno sciocco... Io non gli farò del male. Sarà lui a fare del male... Proprio a te. Ora devo andare, a presto"
Clint rimase immobile. Quando la macchina con Barney e Trickshot se ne andò lui rientrò dentro la torre. Ruppe un vaso dalla rabbia e salì al piano delle stanze. Uscito nel corridoio vide Steve.
"Clint, dove sei stato?"
"da nessuna parte"
"Clint... Dai, dimmi dove sei stato"
"domani chiamerò Fury, ora vai. A te non devo dire niente"
Clint tornò nella sua stanza e si stirò sul letto. Alle 6:30 chiamò Fury.
"direttore, sono l'agente Barton"
"spero tu abbia un motivo valido per svegliarmi alle 6:30. Spero per te che quel motivo non sia lo psicologo"
"ieri notte Trickshot e io ci siamo incontrati"
Fury lo interruppe "mi hai davvero fatto incazzare . Ci vediamo nella sala briefing tra 5 minuti"
Detto questo staccò. Clint si preparò a una sfuriata bella potente. Aveva disobbedito a un ordine di Fury.
Andò nella sala briefing aspettando l'arrivo di Fury. Appena Fury arrivò spalancò la porta e urlando disse "che ordine ti avevo dato?"
Clint cercò di replicare "lo so signore, ma..."
Fury lo interruppe sempre urlando e scandendo le parole "che ordine ti avevo dato???"
"mi aveva detto di avvertirla se avessi avuto qualunque cosa su Trickshot, signore, ma... "
"niente ma Barton, era un semplice ordine. Pensavi forse che un incontro con lui non fosse importante?!"
Clint alzò il tono di voce "mi ha fatto vedere Barney. Se vi avessi detto dell'incontro non mi avreste fatto andare"
"magari perché ti ha pugnalato? O perché ti ha rapito e fatto picchiare? Barton, cosa pensavi di fare?! Se fosse stata una trappola che avresti fatto?! Ti saresti messo a cercare di farti aiutare da Barney?!"
"mi aveva dato la sua parola"
"spero tu stia scherzando! Sei sceso perché ti aveva dato la sua parola di non farti del male?!"
"io dovevo sapere se era Barney"
"tu mi avevi detto che non avresti mai permesso alle tue emozioni di intralciare una missione. Ieri notte gliel'hai permesso. Avevi un'ordine e non l'hai rispettato. Non mi interessa se hanno fatto rivivere tuo fratello, non avevi l'autorizzazione. Avrebbero potuto farti del male"
"lo so, ma... "
"ma, cosa?! Eri troppo curioso?! Avevi voglia di disobbedire agli ordini?!"
"no, ma"
"e allora cosa ti viene in mente?!"
Clint rispose urlando "dovevo sapere se mio fratello era ancora vivo! Sapere se è ancora lui o un galoppino di Buck"
Fury abbassò il tono di voce "questo non giustifica il fatto che tu non mi hai avvertito. Avremmo preso insieme una decisione. Ora basta, lo psicologo ti starà aspettando. Ti chiamerò per darti nuovi ordini"
Intanto, gli altri sentendo le urla si erano svegliati ed erano andati davanti alla sala briefing ascoltando la conversazione. Anche lo psicologo che nel frattempo era arrivato aspettava lì con gli altri. Quando Fury uscì tutti stettero in silenzio. Quando Clint uscì Natasha gli si avvicinò.
"che è successo?"
"ho la seduta con lo psicologo."
La ignoró e seguito dallo psicologo andò nella solita stanza. Appena lo psicologo chiuse la porta Clint lanciò un pugno al muro facendosi uscire sangue dalla mano.
"Clint, calmati. Respira"
"respira un corno! Mio fratello è vivo ma non è più lui. Sarebbe pronto a uccidermi e il peggio è che è tutta colpa mia, io avrei dovuto proteggerlo e invece è morto e adesso quel figlio di puttana di Buck lo vuole usare contro di me e sa cosa? Fury non capisce un cazzo, avrebbe dovuto capire perché non l'ho avvertito"
Garner gli rispose con calma "siediti. Cosa intendi dire quando dici che è colpa tua?"
"io e lui scappammo dall'orfanotrofio. Ci giurammo che saremmo stati insieme per sempre, che ci saremmo protetti a vicenda. Quando scoprii che lo spadaccino era un criminale lui mi aiutò a ucciderlo. Poi mi disse di andare via, ma io non volevo. Buck mi aveva convinto ad aiutarlo in piccole rapine. Barney non voleva aiutarlo, litigammo e lui andò via. Un anno dopo lo uccisero e io capii che dovevo lasciare Buck così me ne andai. Quando Fury mi trovò io facevo spettaccolini per strada. Mi arruolò, cancellò la mia fedina penale e mi rimise sulla retta via. Io avrei dovuto proteggere Barney, non l'avrebbero rapito se io non avessi deciso di aiutare Buck. E ora non so cosa gli hanno fatto, ma non è più lui. Non sa neanche che io sono suo fratello"
"non è colpa tua. Avete preso due strade diverse. Avrebbero potuto uccidere anche te ma invece sei qui, salvi la gente, riporti i criminali sulla retta via. Se io fossi in Barney sarei fiero di te."
"e quindi, ora cosa dovrei fare?"
"intanto dovresti calmarti, poi vai in infermeria e fatti fasciare la mano. Richiama Fury, spiegati. Chiedigli scusa, io gli dirò che sei pronto per andare in missione, stai facendo grossi passi avanti. Però, io ora ti do il mio numero. Voglio che se fai incubi o hai qualche problema mi chiami. Ok?"
"va bene"
"ora devo andare, spero che manterrai la promessa" prese un foglio e ci scrisse il suo numero "tieni il mio numero. Ci vediamo"
Garner uscì e Clint andò in infermeria. C'erano Bruce e Tony. Non parlarono.
"ragazzi ho bisogno di una fasciatura"
Bruce gli si avvicinò per vedergli la mano mentre Tony fece una battuta "quale muro hai bucato, falco? "
"io direi che il muro ha bucato me, ma fa lo stesso"
Bruce intanto gli aveva fasciato la mano.
"tra mezz'ora c'è allenamento... Oggi ti alleni?"
"si. Ci vediamo in palestra"
Detto questo Clint se ne andò nella sua stanza. Si stava cambiando quando Natasha bussò alla porta.
"Clint, sono Natasha, posso entrare?"
"un attimo"
Si vestì velocemente e aprí la porta.
"Nat... Prima di tutto scusami, ero agitato prima"
Natasha gli prese la mano. "fa niente, ma che è successo?"
"quando mi hanno rapito dopo che mi avevano picchiato un uomo che non vidi parlò. La sua voce, era quella di... Di mio fratello e l'altra notte quando Buck mi ha pugnalato c'era un uomo, non l'avevo visto bene ma pensavo fosse lui. Ieri notte Buck mi ha chiamato, non so come ha avuto il mio numero, ma mi ha detto che era qua fuori con una persona che voleva che io vedessi. Mi aveva dato la sua parola che non mi avrebbe fatto del male e io avevo bisogno di sapere se mio fratello era ancora vivo così con la speranza che fosse lui sono uscito, disobbedendo agli ordini di Fury che mi aveva detto di avvertirlo di qualsiasi novità o indizio su di lui. Era lui... Era il mio fratellone, ma non sa che io sono suo fratello, non so cosa gli abbiano fatto. So solo che è pronto ad uccidermi. Mi hanno rivelato parte del loro piano. Vogliono tormentarmi e tramite me arrivare a distruggere te. Da quel che ho capito si sono alleati con la stanza rossa. Io so che non avrei dovuto disobbedire a Fury ma se gliel'avessi detto non mi avrebbe fatto uscire e io dovevo sapere se stavo impazzendo o quello che avevo visto e sentito era lui"
Natasha l'abbracciò. "è giusto che tu sia stato curioso ma almeno a me avresti potuto dirmelo. Ti avrei dato supporto, non potevi sapere se Trickshot avrebbe mantenuto la parola"
"e invece sì. Buck Chisholm mi ha cresciuto insieme allo spadaccino. So quali sono i loro valori. Non mi avrebbe mai fatto del male dopo avermi dato la sua parola"
"va bene, ma la prossima volta dimmelo comunque"
I due si abbracciarono.
"ora andiamo, arciere!"
I due si alzarono e andarono in palestra. Lì trovarono gli altri e Fury.
"Barton, Garner mi ha detto che potrai partecipare alle missioni, ciò non toglie che la prossima volta che disobbedirai ad un mio ordine io non possa buttarti in panchina"
Clint annuì.
"allora, Clint, ieri hai ottenuto qualche indizio?"
"pare che Buck si sia alleato con la stanza rossa. Gli obbiettivi siamo io e Natasha. Buck vuole tormentarmi e la stanza rossa vuole usarmi per avere Natasha. Inoltre devono aver trovato un modo per fare il lavaggio del cervello alla gente. Hanno rapito mio... Mio fratello Barney. Non si ricorda chi sono, gli hanno inculcato nel cervello solo che io sono il suo obbiettivo quando Buck gli darà l'ordine di uccidere. Non so cosa abbia di preciso in mente Buck ma mi conosce molto bene e il fatto che ci sia la stanza rossa di mezzo non migliora la situazione."
Steve lo guardò "non sai dove possa essere andato?"
"da quel che so Buck non ha famiglia e dato che devono aver fatto il lavaggio del cervello a Barney escludo che siano in posti dove siamo stati io e lui. Forse... Buck ha detto di voler tormentarmi. No, non può essere" Clint incominciò ad innervosirsi. Natasha lo guardò.
"Clint, che cosa non può essere"
"forse, è andato nella casa dove abitavo prima della morte dei miei. Al nostro arrivo al circo io e Barney gli raccontammo tutta la nostra vita fin nei minimi particolari. Ma non può essere. Non può essere, vero Fury?"
"non escluderei nessuna ipotesi, Barton. Te la senti di andarci?"
Clint annuì.
"dato che gli obbiettivi siete tu e Natasha, lei resterà qui. Rogers, Stark e tu andrete a Waverly, nell'Iowa. Banner, resta con Natasha, darete supporto satellitare ai fantastici tre. Ok?"
Natasha non era d'accordo.
"mi sfugge perché io debba restare qui. Anche Clint è un obbiettivo"
"vogliono usare Barton per arrivare a te. Se la caverà anche da solo."
Natasha restò in silenzio, sapeva che era inutile discutere una decisione di Fury.
"partirete tra mezz'ora. Barton, voglio che dopo la missione tu mi faccia rapporto e che chiami Garner e sopratutto cerca di non disobbedire agli ordini questa volta. Capito, Barton?"
"si, signore"
"bene, andate a prepararvi"
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L'incubo ~Clint Barton~
FanfictionClint Barton è segnato dal suo passato che non lo lascia stare. Tutto incomincia con un incubo, ma andando avanti il suo passato si ripresenterà nella realtà e lì incominceranno i guai. Il Clint Barton della storia e più che altro quello dei fumetti...