Era l'ora di pranzo e i 5 Avengers con Pepper Potts ed Andrew Garner erano seduti a tavola per pranzare.
Quel giorno Clint si andò a sedere tra il dottor Banner e Steve, restando lontano da Natasha e Tony. Difronte a lui c'era Andrew Garner, ma Clint non gli avrebbe parlato.
Iniziarono a mangiare, Garner e Natasha cercarono spesso di parlare con Clint ma lui ogni volta li ignorava e faceva una domanda a Banner sulle analisi delle cose trovate nella sua vecchia casa.
A pranzo finito ne Natasha ne Andrew erano riusciti a parlarci e Clint sembrava deciso a continuare il suo silenzio nei loro confronti. Tutti andarono nelle proprie stanze, Pepper andò con Tony mentre Andrew andò via, Natasha però decise di andare nella stanza di Clint, doveva parlargli e chiarirsi con lui. Arrivata davanti alla porta bussò. Clint chiese dalla stanza "chi è?" dal modo di bussare Clint immaginava che fosse Natasha ma lo chiese lo stesso.
"Clint, sono io... Natasha. Posso entrare?"
Clint aprì la porta e senza farla entrare le chiese "cosa ti serve?"
"devo parlarti"
"beh, io invece non ne ho voglia"
"smettila di fare il bambino, almeno fammi spiegare"
"spiega"
"non qui nel corridoio. Dai Clint, per favore"
Clint la fece entrare e chiuse la porta.
"Hai 3 minuti per dirmi tutto quello che mi devi dire dopo di che dovrai uscire dalla stanza"
"so che sei arrabbiato perché non ho mentito, ma la regola era essere sinceri... "
"lo sai perfettamente che se solo avessi voluto avresti potuto mentire senza che nessuno se ne accorgesse. Inganni macchine della verità e poligrafi di ultima di generazione, non avresti avuto difficoltà a ingannare loro. La verità è che non volevi mentire, almeno dimmelo in faccia"
"ok, hai ragione. Non ho voluto mentire ma l'ho fatto per il tuo bene"
"che cosa ne sai tu di che cosa è bene per me?!"
"Clint, ti conosco come le mie tasche"
"questa missione sta dimostrando che non è così"
"magari non so il tuo passato ma non puoi negare che io riesco sempre a calmarti anche nelle situazioni più difficili, non puoi negare che riesco a capire le tue emozioni anche quando nemmeno Fury, nemmeno tu le capisci... Non puoi negare che sono la persona che ti conosce meglio qua dentro e che magari so che cosa ti farebbe stare meglio"
"i 3 minuti sono scaduti... Esci per favore"
"Clint, ti prego... Ti ricordi che c'eravamo promessi di stare sempre insieme, di essere la famiglia che non abbiamo mai avuto?"
"io me lo ricordo, ma ricordo che c'eravamo promessi anche di non farci domande sul nostro passato... Forse però tu ricordi solo ciò che t'interessa"
"Clint, sai che l'ho fatto per il tuo bene. L'ho fatto per aiutarti"
"non ci sei riuscita... Ora esci per favore"
Clint riaprì la porta e Natasha uscì, prima che Clint chiudesse la porta però gli mise una mano sulla guancia "Clint, ti prego, riflettici."
"non ho bisogno di riflettere, Natasha. Ci vediamo in giro."
Clint chiuse la porta e una volta rientrato diede un calcio al muro. Subito dopo Jarvis parlò. "signor Barton, il capitano ha deciso di mettere un'allenamento tra 10 minuti. Il direttore Fury mi ha inoltre chiesto di avvertirla che alle 18:00 l'aspetta al decimo piano nella sala riunioni, ci saranno gli agenti Fitz-Simmons, il capitano Rogers e l'agente Romanoff."
"ok, grazie Jarvis"Clint POV
Erano le 15:00 e sicuramente Steve aveva programmato l'allenamento tra 10 minuti perché poi alle 18:00 avremmo avuto una riunione e la mattina non avevamo avuto il tempo di allenarci dato che eravamo occupati col giochino del dottor Garner.
Dando quel calcio al muro mi ero fatto un po' male il piede così mi misi un paio di pantaloni corti, una canottiera nera e sopra una felpa viola. Prima di mettermi le scarpe misi del ghiaccio, che tenevo nel minifrizzer/frigo che tenevo in stanza, sul piede destro che intanto stava gonfiando. Passarono 5 minuti ed era l'ora di andare così rimisi il ghiaccio nel frizzer, mi misi le scarpe e mi diressi al piano di sotto per andare in palestra. Uscito passai dalla cucina per prendere un bicchiere d'acqua, lì incontrai Pepper.
"ciao Clint, vai ad allenarti?"
"si" bevvi l'acqua, stavo per andarmene quando Pepper disse un'altra cosa.
"Natasha ti vuole bene, voleva solo aiutarti non prendertela con lei"
Mi girai verso Pepper "quindi ti ha raccontato della nostra discussione"
"Clint, sai com'è fatta Natasha, aveva gli occhi lucidi... Non l'avevo mai vista stare così male"
"lei non è l'unica a starci male, Pepper, ma mi ha tradito e io non posso passarci sopra. Ora, vorrai scusarmi, ma devo andare o Steve si arrabbierà con me"
Mi girai e andai via. Quello che era stato tradito dalla propria migliore amica, da quella persona che era come una sorella, che consideravo la mia famiglia ero io, non Natasha e ora Pepper veniva a farmi la predica perché ero incazzato.
Arrivato in palestra c'erano già tutti più una ragazza che però non vidi in faccia. Steve ci fece cenno di avvicinarci. Quando vidi la ragazza ero fin troppo sorpreso.
"Bobbi?!" quella ragazza era Barbara Morse, io la chiamavo Bobbi. Avevamo fatto delle missioni insieme e per un periodo eravamo anche stati fidanzati, poi lei mi lasciò ma eravamo rimasti in buoni rapporti.
"ciao Clint"
Steve mi guardò "vedo che vi conoscete già. Per gli altri lei è l'agente Barbara Morse, Fury mi ha chiesto di farla allenare qui oggi. La sua squadra operativa si è fermata per un po' qui alla base e lei tra un po' dovrà andare in missione sotto copertura quindi è importante che si alleni. Pensavo che voi due magari potete fare un po' di combattimento corpo a corpo" ci guardò e noi due annuimmo poi continuò a parlare. "io e Natasha ci alleneremo assieme nella sala accanto così avrete il vostro spazio. Bruce, tu vai nella tua sala speciale mentre tu Tony allenati come ti pare con l'armatura nella sala allestita apposta per te. Siamo tutti d'accordo?" tutti annuimmo e poi tutti uscirono lasciando me e Bobbi da soli.
"quindi andrai sotto copertura, eh"
"si, tu invece? Avete qualcosa da fare?"
"una missione"
Salimmo sul ring e ci mettemmo uno difronte all'altro.
"conosciuto qualche ragazza?"
"solo botte e via... Tu, qualche ragazzo?"
"si, si chiama Hunter..."
Incominciammò a combattere. Come al solito lei si mise sopra di me tenendomi ferme le braccia.
"Hunter? È un nome da cani!" sorrisi e ribaltai la situazione mettendole la gamba sul ventre e spingendola giù.
"fai il geloso Clint?!"
"no Bobbi, era una semplice affermazione. Perché mai dovrei essere geloso?"
"giusto, dimenticavo che tu sei l'uomo delle delusioni... Perché mai dovresti essere geloso?!"
Mi alzai e l'aiutai a rialzarsi
"non ho mai capito perché mi dicevi sempre che ero l'uomo delle delusioni"
Mi diede un pugno che schiavai agilmente, io ricambiai con un calcio, le mi bloccò il piede. "beh, deludi sempre tutti. E comunque non ti chiamavo sempre così"
Mi torse la gamba e io me la tirai buttandola a terra e rialzandomi facendo una capriola mentre lei fece una ruota per rimanere all'impiedi.
"ti chiamavo anche ventilatore" sorrise
"non ho mai capito neanche questo nomignolo"
"non mi pare difficile da capire... Allontani tutti. Quante persone hai allontanato o deluso fino ad ora?"
Non risposi e mi avvicinai a lei, le feci uno sgambetto facendola cadere, lei però una volta caduta mi prese la gamba e me la tirò facendomi cadere a terra accanto a lei. La guardai.
"mi sei mancata, Bobbi"
"un po' mi sei mancato anche tu" mi sorrise.
Ci rialzammo e uscimmo dal ring per bere un po' d'acqua.
"che missione avete tu e gli Avengers?"
"niente di importante"
"ok, ho capito, non vuoi dirmelo"
"tu invece, dove vai sotto copertura?"
"te lo dico se mi parli della tua missione"
Bobbi... Era sempre la stessa.
"un ex-circense, Trickshot, si è alleato con la stanza rossa e forse col barone Zemo"
"Trickshot... Me ne avevi parlato una volta... Aspetta un attimo è il Trickshot del tuo vecchio circo?"
Quando le raccontai del circo ero ubriaco ed avevamo appena fatto l'amore eppure lei se lo ricordava.
"Come diavolo fai a ricordarlo?"
"ho sempre la solita buona memoria"
Risalimmo sul ring e passammo le due ore e mezza successive a combattere in silenzio. Alle 17:30 ci dovemmo fermare dato che per le 18:00 dovevo essere nella sala riunioni.
"Bobbi, devo andare a lavarmi... Ho una riunione."
"tranquillo Barton, per le prossime due settimane dormirò e mangerò qui con voi. Ci vediamo più tardi"
"a più tardi"
Uscii e andai in stanza a lavarmi.
Per le 17:50 ero pulito e vestito. Mi stavo stirando per riposarmi quando Natasha bussò alla porta. Le aprii
"successo qualcosa?"
"no... Volevo solo sapere come mai conosci l'agente Morse"
"abbiamo fatto delle missioni insieme. C'è altro?"
"in effetti sì... Hai riflettuto su quello che ti ho detto pomeriggio?"
"senti forse è meglio se te ne torni in camera e ci vediamo direttamente in sala riunioni eh?! Non mi va di litigare ancora, soprattutto prima della riunione."
Stavo per chiudere la porta quando Natasha mi bloccò il braccio.
"Clint... Ti voglio bene"
Chiusi la porta e mi stirai sul letto un paio di minuti per poi uscire e andare all'ascensore per scendere al decimo piano. Steve uscì nel mio stesso momento così entrammo insieme in ascensore.
"Clint, come va con Nat?"
"ma cos'è oggi?! Il giorno delle domande sull'amicizia mia e di Natasha?"
"è solo che sai che di solito non parla mai dei suoi sentimenti e invece con me oggi l'ha fatto... Per poco non si metteva a piangere"
"mi spiace dirti che anche io ci sto male, lei avrebbe dovuto pensarci prima di tradirmi"
L'ascensore si aprì e io e Steve entrammo nella sala riunioni. Fitz-Simmons e Natasha erano già lì con Fury. Io e Steve ci andammo a sedere e Fury incominciò a parlare.
"dato che l'ultima missione sta provocando troppi litigi ho deciso di formare una squadra solo per questa missione. Fitz-Simmons saranno la parte scientifica della squadra. Inoltre volevo chiedere, soprattutto a te Barton, se l'agente Morse possa entrare in questa squadra."
"si, non c'è problema signore"
"Bene, allora domani voglio voi 5 più l'agente Morse al piano degli Avengers per parlare della missione. Fitz-Simmons voglio che da stasera voi vi trasferiate a quel piano, Stark sta già provvedendo a farvi prepare 2 stanze per voi"
I due annuirono contenti e elettrizzati.
"Barton, portali sopra e insieme a Morse fagli fare un giro, ma prima vorrei che usciste tutti per parlare con te della missione" mi guardò e tutti uscirono.
"Barton, hai trovato qualche indizio su dove potrebbe essere Trickshot?"
"non ho avuto molto tempo per pensarci... Le cose che abbiamo trovato sono tutti riferimenti al rapporto mio e di Barton, l'apparecchio acustico e il messaggio in LIS fanno parte del periodo in cui avevo perso l'udito. L'altro messaggio era una frase che Barney mi aveva detto dopo essere stato picchiato da mio padre per allenarmi. Per il resto devo pensarci un po'"
"va bene. Senti, ho notato un po' di astio tra te e Romanoff, è successo qualcosa?"
"solo un litigio, signore"
"ok... E invece con Garner? Mi ha detto che gli hai detto che non saresti stato più sincero con lui"
"mi sono semplicemente accorto che è come tutti gli altri psicologi. Se lei vuole continuare a farci fare le sedute lo faccia ma non si aspetti che io sia sincero al 100% con lui."
"ci penserò, intanto per domani la seduta è sospesa. Voglio che tu e la squadra discutiate della missione"
"posso fare una domanda?"
"certo"
"perché loro e me? Perché ha fatto questa squadra?"
"se non ti avessi fatto partecipare alla missione avresti cercato risposte da solo... Gli agenti Fitz-Simmons saranno la parte scientifica al posto di Banner e Stark. Romanoff e Rogers sono i tuoi più cari amici, Rogers sa già tutto di te apparte qualche dettaglio. L'agente Morse è una combattente e serviva qualcuno che aiutasse a combattere dato che Fitz e Simmons non sono adatti al combattimento"
"va bene"
"ora vai Barton. Fagli visitare il piano e dagli indicazioni per domani. Il leader di questa squadra sarai tu, non Rogers"
Annuii e uscii dalla sala. Erano rimasti solo Fitz e Simmons. Risalimmo al piano dove ci stavamo noi Avengers e una volta presa Bobbi gli feci fare un giro. Gli dissi che domani dopo la colazione ci saremmo visti per discutere della missione.
Poi ci fu la cena che passò in silenzio con Fitz e Simmons che tartassavano di domande Stark e Banner, poi tutti andammo a letto.Erano le 22:00 quando qualcuno bussò alla porta. Aprii, era Bobbi.
"ehi, tutt'apposto? Entra"
La feci entrare.
"posso farti una domanda Clint?"
Annuii
"tu e Romanoff... Siete la coppia di agenti migliore SHIELD. Tutti dicono che siete inseparabili eppure pare che siate giusto conoscenti di come vi comportate. È successo qualcosa?"
"solo un litigio"
"vuoi parlarne?"
"io le ho raccontato una cosa del mio passato, e tu sai quanto sia difficile per me anche solo accennarci, ma lei voleva aiutarmi perché ho di nuovo quei maledetti incubi così le ho detto quello che avevo sognato. Uno psicologo stamattina ci ha fatto fare un "gioco"... potevamo domandare qualcosa agli altri e dovevamo rispondere sinceramente. Tony mi ha domandato di una delle mie cicatrici, avevo raccontato a Natasha come me l'ero fatta quindi quando ho mentito dicendo che era stata una missione con lei, lei sapeva che era una bugia. Speravo mentisse per me ma non l'ha fatto. Io per lei l'avrei fatto"
"le regole erano chiare, Clint, non poteva mentire"
"invece si... Inganna poligrafi tutti i giorni, nessuno se ne sarebbe accorto e io l'avrei ringraziata ma lei non ha voluto farlo nonostante sapesse quanto fosse stato difficile raccontarlo solo a lei"
"Clint, l'ha fatto per il tuo bene. Mi ricordo il periodo in cui hai avuto gli incubi, non dormivi, ti svegliarvi urlando, fumavi, bevevi e ti chiudevi più del solito in te stesso. L'ha fatto perché da quel che ho capito la missione tocca il tuo passato e già questo per te è un brutto periodo se poi metti in conto anche la missione... Nessuno sa cosa potresti fare."
"Bobbi... Non ho raccontato a te del mio passato e avrei dovuto raccontarlo a loro?"
"Clint... Per colpa di quel periodo ci siamo lasciati. Non perché tu avessi gli incubi, bevessi e fumassi ma perché mi hai allontanato sempre di più... Mi hai deluso perché pensavo che ti fidassi di me ma Clint Barton non si fida di nessuno, forse neanche di se stesso. Allontani chiunque cerchi di aiutarti, Clint, allontani chi ti vuole bene e ci deludi tutti. Finirai per rimanere solo"
La guardai senza parlare.
"te l'avevo già detto quando ci siamo lasciati, lo so, ma so che tu non avresti mai raccontato alla Romanoff del tuo passato se non ti fidassi ciecamente di lei. Forse è l'unica persona di cui tu ti sia mai fidato oltre a Fury, e io non voglio che tu allontani anche lei perché non voglio che tu resti solo. Io ti voglio bene, Clint e capisco benissimo quello che ha fatto Natasha."
"Bobbi... Anche io ti voglio bene e comunque io mi fidavo di te."
Mi guardò male sorridendo
"Clinton Francis Barton, sai che non sai mentire se non sei sotto pressione"
"non so mentire a te Bobbi, perché tu mi conosci troppo bene. Ora però vai a dormire"
"cerca di dormire anche tu Barton, se ti sento urlare vengo, ok?"
Girai gli occhi al cielo e l'accompagnai alla porta "notte, Bobbi"
"notte, ventilatore"
Chiusi la porta e presi il tablet con le foto di tutte le prove. Dovevo capire la prossima mossa di Trickshot.
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L'incubo ~Clint Barton~
FanfictionClint Barton è segnato dal suo passato che non lo lascia stare. Tutto incomincia con un incubo, ma andando avanti il suo passato si ripresenterà nella realtà e lì incominceranno i guai. Il Clint Barton della storia e più che altro quello dei fumetti...