Capitolo 24

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Clint POV
Era arrivato il giorno in cui dovevo combattere per Barney. Quella mattina ero particolarmente nervoso, avevo paura di fallire e il solo pensiero mi attanagliava il cuore. Dovevo spiegare a Flint la situazione dirgli che stanotte sarebbe dovuto restare al sicuro alla torre con Steve. Lui non doveva farsi male e non volevo vedesse a che punto arrivava la cattiveria dei ragazzi del circo.
Alle 7:30 mi feci una doccia veloce e mi vestii. Alle 8:00 andai con Garner in soggiorno per fare colazione dove trovai anche gli altri. Mi misi accanto a Flint e appena incominciai a parlargli tutti si zittirono.
"Flint, ho pensato a come spiegarti questa cosa senza farti preoccupare troppo ma non sei un bambino e meriti la verità. Buck mi ha lanciato una sfida, oggi a mezzanotte ci sfidiamo e mi ha permesso di portare con me 3 persone. Mi ha lanciato questa sfida perché io voglio riprendermi Barney e lui vuole farmi soffrire. Il punto è che non so come finirà sta sera ma qualsiasi cosa succeda voglio che tu resti qui, al sicuro protetto da agenti dello SHIELD. Non voglio che tu mi segua o ti metta in pericolo, hai capito?"
Flint mi guardò e dopo qualche secondo mi parlò con un tono deciso.
"io sarò una delle 3 persone che ti porterai stasera."
"non se ne parla proprio, Flint... Non so cos'abbia di preciso Buck in mente e ancora non sono neanche sicuro su chi portarmi"
Natasha m'interruppe "forse Flint non verrà, ma io non ti lascio solo"
"ascoltatemi tutti, io non posso permettere che qualcun altro a cui voglio bene venga preso da Trickshot per colpa mia. Non posso permetterlo e se questo significherà andarci da solo allora sarà così. Vi chiedo di rispettare la mia decisione. Restate qui al sicuro, resteremo in contatto con i comunicatori e in caso di bisogno vi chiamerò, però, vi prego di stare qui e di non uscire se non ve lo chiedo io... Vi prego"
Flint si alzò "pensi che io o loro non teniamo a te?! Che non ti vogliamo bene?! Io ho lo stesso diritto che hai tu di combattere contro la nostra ex famiglia. Io resterò qui con te per sempre e stanotte ti aiuterò"
"Flint, se ti vedessero con me ti prenderebbero di mira, ti ho giurato di proteggerti da loro ed è questo che intendo fare. Stanotte tu e gli altri resterete qui, che vi piaccia o no. Se avessi bisogno di voi vi chiamerò."
Fu Bobbi a rispondermi.
"Clint, sappiamo che non ci chiamerai mai per tenerci al sicuro. Flint ha ragione, non vogliamo perderti e non ti permetteremo di farti uccidere. Forse Flint non è preparato a combattere ma noi si e quindi che ti piaccia o no 3 di noi andranno con te e gli altri resteranno qui con Flint pronti ad aiutare. Chiusa discussione"
"no, Bobbi... Se qualcuno di voi si facesse male sarebbe colpa mia... Se qualcuno di voi... Morisse, sarebbe solo colpa mia e non voglio sentirmi in colpa per tutta la vita"
Mi alzai e andai nella mia stanza.
Perché non riuscivano a capire che si sarebbero potuti fare male?! C'era un motivo se Trickshot aveva inserito nel gioco tre giocatori in più oltre a me. Per quanto odiassi ammetterlo il conducente e creatore del gioco era lui e non potevo fare a meno di pensare che potesse essere solo una trappola. Steve e Tony entrarono nella stanza.
"Legolas, io, Steve e Natasha verremo con te stanotte anche se tu non vuoi. Sappiamo che potrebbe essere una trappola ma riusciremo ad uscirne insieme"
Steve non mi diede neanche il tempo di rispondere.
"Fury sarà qui stanotte per dirigere la missione, quindi niente discussioni. Ora vieni in laboratorio, Fitz-Simmons e Bruce devono controllarti la spalla e la caviglia e poi ti allenerai"
Uscii dalla stanza e andai in laboratorio con Tony e Steve. Mi fecero stirare e mi fecero una lastra alla spalla. Dopo 20 minuti Simmons mi si avvicinò.
"i legamenti si sono ricostruiti ma sono ancora molto fini... Se tirassi con l'arco si spezzerebbero e non sono sicura che restino stabili mentre combatti. Ti allenerai ancora col braccio bloccato e stanotte dovrai fare molta attenzione, per nessun motivo devi prendere colpi troppo forti alla spalla. La caviglia è completamente guarita."
Annuii, poi Bruce si avvicinò con l'aggeggio per la spalla.
"sarà meglio rimetterlo almeno fino a stanotte così li rendiamo il più forti possibile"
Annuii di nuovo e una volta messo quell'aggeggio scesi in palestra con Steve dove ci aspettavano Natasha e Bobbi. Appena entrati Natasha mi guardò.
"allora? Che ti ha detto Simmons?"
"niente di buono... Alleniamoci"
Entrai nel ring e ci allenammo fino all'ora di pranzo.
"Steve, io non vengo a pranzo... Resto ad allenarmi"
"Clint, se ti alleni troppo stanotte avrai i muscoli a pezzi"
"non preoccuparti. Ci vediamo più tardi"
Aspettai che uscissero e mi tolsi l'aggeggio dalla spalla. Dovevo dare qualche pugno al sacco e vedere come reagiva la spalla.
Iniziai dando dei colpi molto deboli, muovevano di pochi millimetri il sacco. Piano piano aumentai l'intensità del pugno. Andò tutto bene per i primi 5 minuti, poi iniziai a sentirmi la spalla bruciare, continuai per capire fino a che punto potevo sopportarlo. Piano piano scendevo d'intensità e dopo 20 minuti il dolore divenne troppo insopportabile e dovetti fermarmi. Mi rimisi l'aggeggio e me ne andai nella mia stanza. Garner era lì  e una volta entrato mi fissò mentre mi buttavo sul letto.
"sei nervoso per stanotte?"
Certo che ero nervoso, la vita di Barney era nelle mie mani e la mia spalla avrebbe retto per un massimo di 20 minuti.
"un po', ma me la caverò"
"hai trovato un modo per usare il meno possibile il braccio sinistro?"
"no, e sono anche mancino... Spero solo che gli uomini di Trickshot siano facili da battere anche se non ci credo più di tanto"
"Flint vuole ancora cercare di convincerti... Come pensi di fare?"
"Fury sarà qui stasera, ci penserà lui con Bobbi, Fitz-Simmons e tu"
"che legame c'è tra te e Flint?"
"lui è arrivato al circo a 5 anni... Io ne avevo 11. Lui non aveva mai conosciuto i suoi genitori e Buck l'aveva preso nel circo solo perché gli avevo giurato che ne sarei stato io il responsabile. Non nego di essermi preso molte volte delle punizioni a causa sua, ma lo capivo. Presto stringemmo un legame molto forte e io divenni per lui un punto fisso e sicuro della sua vita. Lui non sa molto di me ma l'ho sempre protetto dimostrandosi di potersi fidare. È un ragazzo molto dolce ed è ancora una mia responsabilità. Quando lasciai il circo avrei davvero voluto portarlo con me ma pensai che per un ragazzino di 11 anni sarebbe stato meglio avere tutti i pasti assicurati che fare il barbone con un diciassettenne che non sapeva dove sarebbe andato a finire. Solo ora mi accorgo che magari sarebbe stato meglio essere un barbone che vivere con quelli del circo"
Garner annuii. Cercai di riposarmi ma non ci riuscivo, appena chiudevo gli occhi vedevo il viso di Barney o di Flint o di qualcuno della squadra. Non ero neanche sicuro che portare Natasha fosse la decisione giusta, dopotutto Trickshot aveva un'alleanza con la stanza rossa. Erano le 18:00 decisi di andare nella stanza di Nat. Bussai e subito Natasha mi aprì preoccupata mi fece entrare e chiuse la porta facendomi sedere poi accanto a lei sul suo letto.
"tutto apposto, Clint?"
"volevo chiederti di non venire stasera"
Stava per replicare ma io la bloccai spiegandole.
"quando Buck mi ha rapito la prima volta aveva stretto un'alleanza con la stanza rossa. Lui mi avrebbe fatto soffrire e loro ti avrebbero ripreso. Sanno che siamo l'uno il punto debole dell'altro. Il fatto è che il conduttore di questo gioco è lui, non ho la più pallida idea del perché voglia che mi porti appresso 3 persone ma di sicuro ha qualcosa in mente. Non posso fare a meno di pensare che c'entra la stanza rossa, che sapendo che io sono il tuo punto debole siano sicuri che tu ci sarai e ti prenderanno. Io non posso permettere questa cosa, quindi, per favore... Resta qui stanotte"
"io non ho paura di essere presa dalla stanza rossa, riuscirò a scappare in caso"
Le accarezzai la guancia "io non posso perderti... Sei tutto quello che ho, sei l'unica persona con cui non ho bisogno di parlare per comunicare. Io ho bisogno di te Nat e senza non posso vivere"
Mi mise la sua mano sopra la mia.
"Clint, neanche io posso perderti... Solo con te non ho paura di mostrare un minimo le mie emozioni. Solo tu riesci e capirmi e solo tu sei la mia famiglia e tutto ciò di cui ho bisogno per essere felice. Se ti succedesse qualcosa io non ce la farei, potrei ridiventare un'assassina perché in fin dei conti quello che mi tiene sulla retta via sei tu Barton, sei sempre tu"
I nostri visi si avvicinarono.
Scoprii dentro di me una voglia pazza di baciarla, quella donna stupenda. Gli occhi verdi e i capelli rossi e la pella bianchissima. I nostri visi si avvicinavano sempre di più, volevo baciarla, ma se lei non avesse voluto? Se il nostro rapporto si fosse perso a causa mia? Mi allontanai in imbarazzo, le guance infuocate. Mi alzai dal letto e guardai in basso. Le dissi un'ultima cosa prima di uscire dalla stanza "ti prego, resta qui stanotte"
Uscii e una volta chiusa la porta mi appoggiai al muro.
Era amore quello che provavo? Sentivo le farfalle nello stomaco e ogni volta mi bastava lei per farmi sorridere, sapevo di essere legato da più di una semplice amicizia con lei ma non avevo mai capito se fosse amore o altro e non riuscivo a capirlo neanche in quel momento. Steve era nel corridoio, non me n'ero accorto e mi fissava.
"tutt'apposto?"
"credo proprio di amarla, capitano"
Lo dissi sussurrando, quella frase aveva bisogno di uscire peccato che però fosse il momento peggiore.
Steve mi diede una pacca sulla spalla e mi sussurrò una frase all'orecchio.
"Io e Fitz dobbiamo 5 dollari a Tony"
Mi sorrise e poi rientrò nella sua stanza. Non realizzai quello che mi aveva detto fin quando non si chiuse la porta alle spalle.
"ehi, avete scommesso su una cosa del genere?!"
Erano proprio degli idioti, ma cosa aspettarsi da Stark.
Decisi di andare a parlare con Flint, volevo rassicurarlo. Bussai alla sua stanza. Mi aprí e mi fece entrare.
"come stai, Fly?"
"Clint, non voglio perderti, sei la cosa più vicina a un fratello che io abbia mai avuto."
"tu non mi perderai, hai capito? Sono un Avengers, ho lottato contro degli alieni. Non mi farò battere dalla donna barbuta e i suoi amici"
Flint mi abbracciò.
"ti ricordi la prima sera in cui Buck ti chiuse in gabbia con Caramella?"
"ricordo che la mattina dopo avevo una leonessa domestica"
Ci misimo a ridere.
"va bene, resterò qui stanotte, ma tu devi promettermi che ritornerai qui da me"
"te lo prometto"
Si erano fatte le 19:00, Jarvis ci diede delle comunicazioni.
"il direttore Fury è all'ingresso, vi aspetta per parlare della missione"
Flint mi guardò "chi è Fury?"
"vieni con me e lo scoprirai!"
Uscimmo dalla stanza e andammo con gli altri all'ingresso. Fury guardò Flint.
"lui deve essere Flint Foster, mi devi un po' di spiegazioni, Barton"
Annuii "lui non era coinvolto nel litigio tra me e il circo, era inconsapevole dei complotti di Trickshot contro di me, signore. Lo addestrerò e lo aiuterò ad entrare nello Shield come ho già fatto in passato"
"beh, Barton, confido nel passato e spero il ragazzo si rivelerà promettente. Tra poco arriverà la cena, dopo parleremo della missione di stanotte. Ora Barton, Fitz-Simmons, Banner e Stark, nella sala briefing, grazie"
Ci guardammo e lo seguimmo nella sala briefing. Seduti Fury ci guardò.
"Allora, so che Barton ha qualche problema alla spalla, chi se ne sta occupando tra voi 4?"
Fu Banner a rispondergli.
"io e Simmons, Fitz e Tony hanno creato una struttura che incanala raggi per fargli ricostruire i legamenti più velocemente, l'ha indossata tutto il tempo. Questa struttura oltretutto gli evita qualsiasi movimento del braccio. L'abbiamo creata perché si riprendesse più velocemente. La indossa ancora"
"Simons, in che condizioni è la sua spalla?"
"i legamenti si sono ricustruiti ma ancora sono davvero troppo fini. Uno sforzo prolungato gli procurerà un bruciore che andrà via via aumentando rendendosi insopportabile. Una minima contusione potrebbe farli rompere definitivamente. Fitz ha creato un dispositivo che diminuisce le intensità delle contusioni e protegge la spalla ma non l'abbiamo mai collaudata"
"ecco il vostro topo da laboratorio, gli applicherete questo dispositivo stanotte. Potete andare, tutti tranne te, Barton... Non ho ancora finito con te"
Uscirono tutti e io Fury rimanemmo soli.
"chi sono i 3 che verranno con te?"
"Fury, voglio andare da solo"
"spero tu sia sarcastico... Hai una spalla quasi rotta, non sai chi affronterai e hai la faccia di dirmi che vuoi andare da solo?! Puoi sognartelo"
"dovevo tentare. Porterò Tony e Steve"
"manca un nome, Barton... Pensavo sapessi contare"
"so che manca un nome. Natasha vorrebbe venire ma non la porterò con me. Buck mi ha esplicitamente detto di aver stretto un'alleanza con la stanza rossa che si vuole riprendere Natasha. Non voglio portare neanche Bobbi, non voglio rischi di nuovo la vita per me. Fitz-Simmons e Flint non sono addestrati al combattimento e Garner è solo uno psicologo... Non fa testo. Banner è troppo instabile. Farò a meno di un elemento, signore."
"e se io ti proponessi Melinda May?"
"di nuovo in missione con la cavalleria?! Va bene, ma deve stare attenta"
Sentii la voce di una donna dall'ingresso della porta.
"so badare a me stessa, agente Barton"
Mi girai "sempre sorridente, eh May?!"
Melinda roteò gli occhi e poi guardò Fury.
"la cena è arrivata"
"Grazie, May, andiamo, Barton."
Uscii seguito da Fury e da May e andai in soggiorno a mangiare con gli altri. Ero molto nervoso e passai la cena a pensare che cosa avrebbe potuto architettare Trickshot. Dopo cena Fury disse a tutti i nomi dei tre che sarebbero venuti con me. Natasha provò a replicare, ma Fury era il capo quindi...
Una volta spiegato il piano andammo tutti in salotto a rilassarci. Io e Natasha ci sedemmo insieme sul divano. Dopo un po' appoggiai la testa sulle sue gambe e lei incominciò a passarmi la mano nei capelli, riuscii finalmente a rilassarmi per più di due minuti. Alle 23:30 io, Steve, Tony e May eravamo dentro un furgone blindato diretto a casa mia. Io parlavo tramite il comunicatore con Natasha.
Prima di scendere dal furgone e iniziare la sfida mi disse "cerca di non morire, Barton"
"ok, Romanoff"

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