Capitolo 26

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Erano le 10:00.
Clint era in infermeria dopo il combattimento. Natasha era seduta accanto al suo lettino aspettando che si svegliasse.

Clint POV
Avevo un mal di testa terribile, mi faceva male il petto, il braccio destro e la spalla sinistra. Aprii gli occhi e vidi Natasha seduta accanto a me.
"buongiorno, Clint"
"Ehi, dov'è Barney?"
"è con Flint, stavano tutti aspettando che ti svegliassi... May è parecchio incazzata!"
"sapevo che lo sarebbe stata!"
Sorrisimo entrambi.
"ti voglio bene, Nat"
"anche io, vado a chiamare gli altri?"
"aiutami ad alzarmi, andiamo insieme"
Piano piano mi alzai e aiutato da Natasha andai in soggiorno. Appena Barney mi vide mi abbracciò fortissimo.
"piano Barn, mi fai male!"
"scusa, non avresti dovuto combattere per me"
"non parliamone adesso"
Solo a pensarci mi tornava in mente Chris, mi sentivo in colpa per averlo ucciso... Dovevo trovare un modo e invece avevo ucciso quello che era il mio migliore amico.
May smise di parlare con Garner e si avvicinò a me.
"la prossima volta che ti prendi una pallottola al posto mio giuro che ti uccido, Barton. Hai capito?!"
Mi abbracciò
"da quando in qua tutto questo affetto, agente May?! Garner ti ha convertito?!"
Garner mi guardò "Giuro che io non c'entro!"
"vi dispiace se vado un po' a riposarmi?"
Tutti scossero la testa e Barney mi prese sotto braccio.
"vieni, ti aiuto"
Andai con Barney nella mia stanza. Mi stirai sul letto e come quando eravamo piccoli lui mi coprì e mi incominciò ad accarezzare i capelli.
"Stark mi ha detto che hai dovuto uccidere Christian... Ne vuoi parlare?"
"no, Barn, non voglio parlarne e neanche pensarci"
"Clint, ascoltami bene, hai fatto ciò che andava fatto, non devi sentirti in colpa. Christian era solo un'idiota"
"Barney, ti prego... Ne parliamo un'altra volta, ora ho bisogno di riposare"
Chiusi gli occhi e mi addormentai.
"Non dovevi uccidermi Clint, dovevi trovare un altro modo"
"Chris, avrei tanto voluto portarti con me... Ti prego, perdonami"
"eravamo amici, tu te ne sei andato, mi hai lasciato al circo."
Mi svegliai affannato e sudato Barney era lì accanto a me, mi passava la mano tra i capelli.
"va tutto bene, era solo un brutto sogno"
Mi alzai dal letto e andai in soggiorno, avevo bisogno di stare da solo.
Barney mi seguì.
"che succede? Cos'hai sognato?"
"Chris"
"non è colpa tua, l'ha voluto lui... Poteva arrendersi, andare dalla tua parte"
Nel frattempo erano arrivati anche Bobbi, Natasha, Steve e Tony.
Steve ci guardò.
"Clint, hai fatto quello che andava fatto per riprenderti Barney, non devi sentirti in colpa per Chris. È stata una sua scelta, poteva venire con noi e mollare il circo ma ha deciso di restare con Trickshot. Non è colpa tua"
"e invece sì Steve, è colpa mia"
Bobbi si avvicinò a me.
"quando la smetterai di prenderti la colpa di tutto quello che succede?"
"voi non mi state ascoltando, è colpa mia. Lui era obbligato da Trickshot"
Natasha mi prese la mano.
"l'avremmo protetto ma lui ha deciso diversamente"
"perché non capite?! Lui era obbligato, me l'ha detto, Buck l'avrebbe ucciso se l'avessi lasciato in vita. Io dovevo trovare un modo, tenerlo al sicuro, morire al posto suo. Sono stato un egoista, ho ucciso il mio migliore amico d'infanzia... L'ho ucciso e potevo evitarlo"
Tony mi guardò
"senti, Clint... Qualche volta bisogna fare delle cose. Hai dovuto ucciderlo per riprenderti tuo fratello. Non c'era un altro modo e se non l'avessi ucciso tu lui avrebbe ucciso te, o Trickshot l'avrebbe ucciso. Hai fatto quello che era necessario per andare avanti. Non potevi evitarlo, non c'era una possibilità che rimanesse vivo, ok? Ora smettila di sentirti in colpa. Ormai è morto e lamentarti non lo riporterà in vita."
Barney mi mise una mano sulla spalla "dovrei essere io a sentirmi in colpa. Guarda come ti sei ridotto per me, non hai niente di cui incolparti"
"Barn, tu eri lì perché quando te ne sei andato dal circo io ho infranto la nostra promessa. Ti ho lasciato solo e se non l'avessi fatto quando li ho mollati loro non avrebbero deciso di prenderti per ripicca. È stata colpa mia e lo sai anche tu"
"Clint, il passato è passato. Se tu fossi venuto con me ora non avresti queste persone accanto. Loro ti vogliono bene, hai trovato una famiglia... La famiglia che non abbiamo mai avuto. Sei rimasto quel ragazzo dolce e introverso di 13 anni fa e loro ti vogliono bene così come sei e anche io. Chris sapeva che Trickshot l'avrebbe ucciso e ha preferito venir ucciso da un uomo buono che da uno stronzo. Vieni qui"
Mi abbracciò forte e Tony fece una battuta.
"da quando in qua Legolas è un ragazzo dolce?"
"stai zitto, Stark"
"visto, sei uno stronzetto"
"stai zitto, Iron baby"
"questa era pesante, contadinello"
"lo so che mi ami, non c'è bisogno di dirlo"
"io so chi ami tu... Recentemente, capitan Ghiacciolo mi ha dato 5 dollari, ho vinto una scommessa"
"ti do 5 dollari se te la tieni per te"
"ti aspetto col portafogli aperto in laboratorio, mon amour"
Tony andò in laboratorio e Bobbi mi guardò.
"così è lui il tuo famoso fratello"
"si... Barn, lei è Bobbi e lei è Natasha... Per me è come una sorella, anche di più"
Guardai negli occhi Natasha, diventammo rossi e poi smisimo di guardarci.
Barney ci guardò.
"se non vi spiace vado nella mia stanza, così potete parlare" mi fece l'occhiolino.
"nono, tranquillo io devo andare da Tony in laboratorio... "
"forse Natasha può accompagnarti allora"
Natasha mi guardò "vado ad allenarmi... Bobbi, l'accompagni tu?"
Bobbi la guardò rimproverandola con lo sguardo "Va bene, l'accompagno io"
Barney e Natasha andarono via e Bobbi mi accompagnò in laboratorio. Arrivati Tony mi mostró il portafogli.
"aspetto 5 dollari"
"siete degli idioti... Non si scommette su certe cose"
Bobbi mi guardò "Clint, l'ha capito anche Flint che ti piace Natasha... L'unica che non l'ha capito è lei. Perché non ti dichiari?"
"perché mai a Natasha dovrei piacere io? Probabilmente le piace di più Steve"
"Clint, le ho parlato... Anche se non lo dice è ovvio da come si comporta con te"
"siamo solo amici, Bobbi, e non voglio rovinare il nostro rapporto perché mi piace. Preferisco che resti tutto così che perdere la sua amicizia per sempre"
Tony alzò un sopracciglio "sei proprio un'idiota, Barton. Le piaci. Ora però smettila di parlare e stirati, ti faccio i raggi alla spalla e poi ti cambio tutte le fasce"
Dopo 10 minuti Tony mi disse I risultati dei raggi.
"puoi tornare a muoverla, ma niente movimenti veloci e non sforzarla. Tra una settimana teoricamente dovresti poter tornare ad allenarti se fai il bravo. Ora fatti cambiare la fascia al petto e al braccio da Banner e ti darò un lecca-lecca"
"ciao Bruce, quando sei arrivato?"
"mentre facevi I raggi. Togli la maglia per favore"
Tony guardò Bruce
"secondo te a Natasha piace qualcuno?"
Bruce rispose mentre mi cambiava la fascia sul braccio
"Natasha è legata con poche persone ma secondo me le piaci tu, Clint, e se posso dire a te Clint ti piace."
Sbuffai e Tony disse soddisfatto
"se l'ha notato anche Bruce allora è più che vero. Dichiarati, falcuccio"
"sono affari miei"
Bruce alzò le mani
"va bene, ora alzati però che ti cambio la fascia al petto"
La fasciò e poi mi guardò un po' preoccupato.
"che c'è, Bruce?"
"è che è una ferita molto lunga in un punto del corpo che si muove in continuazione. Devi stare attento, se si riscucisse potrebbe anche infettarsi"
"ok. Ora andiamo a pranzare?"
Bobbi, Bruce e Tony annuirono e andammo in soggiorno. Barney aveva detto a Jarvis che si sarebbe riposato e non avrebbe pranzato, gli altri erano a tavola. Mentre mangiavamo mi venne in mente che dovevo tornare a casa mia per prendere altri vestiti se volevo restare ancora alla torre.
"ragazzi, pomeriggio vado a casa mia per prendermi qualche cambio per restare qui fin quando la spalla non sarà apposto. È probabile che resti lì qualche giorno per verificare la situazione nel condominio. Flint, l'avverti tu Barney?"
"si nessun problema"
Natasha mia guardò "sicuro di volerci andare da solo? Se vuoi vengo con te"
"no, tranquilla. Casa mia è un casino, oltretutto"
"ok, ma chiamaci per farci sapere che stai bene"
"ok, mammina"
Bruce mi guardó sorridendo "poi ti do delle fasce per cambiarti le fasciature al petto e al braccio e ricorda di stare attento"
"si, papà"
Tutti ci misimo a ridere e a chiacchierare fino alle 15:00 più o meno e poi ci divisimo. Io mi feci prestare una macchina dello SHIELD e andai a casa mia. Arrivato entrai nel condominio e poi a casa mia. Era ancora un casino, non avevo mai il tempo per sistemare. Stavo prendendo dei vestiti dall'armadio quando sentii bussare alla porta. Aprii era Christine, la mia vicina, viveva con i suoi figli nell'appartamento sopra il mio.
"Ciao, Clint, stai bene? È un po' che non ti vedo"
"avevo del lavoro da fare. Tu stai bene? Serve qualcosa?"
"in effetti i bambini si vogliono guardare i cartoni ma deve esserci un problema con l'antenna. Volevo chiamare un tecnico ma non avevo molti soldi per pagarlo"
"ci vado subito, vieni."
Uscii dalla casa, chiusi la porta e salii con Christine nella terrazza. Dovevo salire sul tetto per arrivare all'antenna.
"Christine, tu resta qui io torno subito"
"stai attento Clint"
Mi arrampicai e arrivato all'antenna vidi che era piegata, doveva essere stato il vento. Tornai da Christine.
"mi serve dello scoth, vado a prenderlo a casa, tu aspetta qui"
Scesi velocemente le scale e entrai in casa, aprii tutti i cassetti e alla fine trovai un rotolo di scotch trasparente. Risalii da Christine e mi arrampicai sul tetto, aggiustai l'antenna e tornai giù.
"ora dovrebbe funzionare. Fammi sapere se ti serve altro, ok?"
"grazie, Clint, non saprei cosa fare senza di te"
Mi abbracciò e tornò nel suo appartamento, io tornai nel mio, si erano fatte le 19:30 decisi che sarei rimasto a dormire lì. Erano le 19:45 quando sentii bussare al mio appartamento di nuovo. Era ancora Christine questa volta con i suoi piccoli.
"ehilà ragazzi, come state?"
"ciao, zio Clint"
Si, mi chiamavano così.
"Clint, per ringraziarti per l'antenna volevamo chiederti se volevi venire sopra da noi per cena"
"grazie, ma no, sono stanco e non ho molta fame, ragazzi mangiate voi per me, ok?"
"sei sicuro, Clint? Sei dimagrito molto"
Sorrisi "tranquilla Christine, sono apposto"
I piccoli mi abbracciarono e poi salirono con la madre al loro appartamento, erano molto dolci ma ero stanco davvero.
Mi stirai sul divano che usavo come letto e mi addormentai.
Ero al circo, io e Christian stavamo giocando. Christian ruppe per sbaglio il lucchetto della gabbia di Caramella che uscì dalla gabbia e si mise a gironzolare per il tendone. Buck la fermò e ci fece avvicinare.
"chi è stato di voi due?"
Christian mi guardò, non era abituato a venir picchiato così mi presi la colpa per lui.
"stavamo giocando e l'ho rotto per sbaglio"
"Christian, torna nella tua stanza"
Christian mi guardò un secondo e se ne andò mentre Buck rimetteva Caramella in una gabbia vuota con il lucchetto nuovo.
"cosa succede quando si rompe qualcosa, Clint?"
"mi dispiace, Buck, sarò più attento la prossima volta"
"sono contento tu comprenda il tuo errore ma devi essere punito"
Buck mi bastonò col bastone che usava per appoggiarsi e poi mi buttò nella gabbia di Caramella che mi leccò il viso, non era la prima volta che finivo in gabbia con lei.
Mi svegliai tutto sudato, andai sul tetto a guardare le stelle. Forse gli altri avevano ragione e non c'era un altro modo per riprendere Barney, forse non c'era un futuro alternativo in cui io non uccidevo Chris e forse dovevo semplicemente accettare che ormai era morto, non aveva senso continuare a vivere nel senso di colpa.
Erano le 2:00, il telefono incominciò a squillare, era Fury.
"Barton, tu e Romanoff mi servite per una missione, dove siete?"
"capo, non sono alla torre, sono a casa mia. Quando si parte?"
"tra 5 ore, avvertirò io Romanoff, tu rientra alla torre. Troverai nella tua stanza le informazioni sulla missione"
Tornai in casa e presi il borsone che mi ero preparato, lasciai un biglietto a Christine dove le dicevo che ero dovuto partire e salii in macchina per tornare alla torre.
Arrivato mi diressi in silenzio nella mia stanza. Entrai e sul letto c'erano dei fogli.
Io e Natasha dovevamo andare in Russia, fingerci degli sposini e salire su un treno. Lì avremmo trovato un trafficante, dovevamo solo fargli dire i suoi loschi affari mentre registravamo la conversazione. Era una delle solite vecchie missioni... Niente alieni, dei, mostri, qualcosa di mistico o riguardante il passato, solo io, Natasha e un trafficante. Un gioco da ragazzi in pratica.

L'incubo ~Clint Barton~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora