|per sempre |

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-Davvero non sei arrabbiato , cioè io ti ho lasciato nella stazione , in balia di te stesso- -Oliver , non potrei mai e poi mai per nessuna ragione al mondo arrabbiarmi con te , sono stato in  chiuso in camera per tre settimane prima che si accorgessero che non mangiavo da quasi un mese- -Cosa, non hai mangiato per un mese ?- sembrava spaventato -Si e ho perso 8 kg sono stato qui in camera con svolazzina da quando non ci siamo più visti , non sono uscito da questa stanza e gli altri se ne fregavano , neanche Marzia è salita a salutarmi , neanche una volta- lui si sentiva in colpa glielo si leggeva in viso - Non sei uscito neanche una volta da qui?-chiese con aria perplessa - solo quando squillava il telefono , speravo in una tua chiamata , non erano mai tue però , anzi una volta si, era una tua  chiamata, ti ricordi quando mi hai detto che ti sposavi?- -Certo- - Ecco sono svenuto dicono che ho dormito per giorni , io in quei giorni ti ho sognato , ho sognato che tornavi ed ora a distanza di qualche settimana sei qui. Approposito , tua moglie ? I bambini?- -I figli non sono miei - -Aspetta, cosa? Non sono tuoi?- -Esatto , quella mi tradiva dal primo giorno e io non la amavo veramente , amavo solo te- -Che puttana! scusa pensavo ad alta voce- -Ecco perchè ti amo , testa riccia. Facciamo colazione?- stavo per rispondere , volevo,dopo la colazione, fargli fare un giro magari in bici fino a Crema come ai vecchi tempi , poi vidi una cicatrice sulla schiena e notai che ne aveva molte di diverse dimensioni -Ma queste , cosa è successo Oliver , sembrano abbastanza fresche- mi guardò spaventato , pensai fosse strano troppo strano , quando era stato qua l'estate scorsa non le aveva , trovai assurdo che qualcuno picchiasse il mio Oliver , stava tremando , lo abbracciai - Oliver , va tutto bene , ora sei qui e nessuno ti farà del male- -No , Elio tu non capisci , ho paura che facciano del male a te fidati non puoi capire fino a dove si spingono ste persone- Non volevo sembrare un bambino , adesso dovevo capire chi osava fare del male a Oliver -Mi sto preoccupando Oliver , chi è che ti fa quelle cose e perchè ?- -Elio , non posso metterti in pericolo ancora di più di quanto non faccia già stando qui- sembrava serio , troppo serio -Ti prego ,dimmelo--tu però non farai cavolate , se mai dovesse succederti qualcosa io potrei morire..- -te lo prometto niente cavolate- ora sto in ansia più di prima me lo sta per dire chi è il bastardo che gli ha fatto quelle cicatrici -Mio padre ,  al telefono quando mi avevi detto che i tuoi sapevano di noi io avevo detto che se mio padre lo avesse saputo mi avrebbe mandato al riformatorio , beh ha fatto di peggio , lo ha scoperto, non sò come, mi si è fiondato contro dicendo , gay del cazzo furi da casa  mia , mi frustava con la cinghia , una volta mi ha lanciato un vaso ma soprattutto mi tirava pugni io non voglio che tu passi tutto questo a causa mia , se lo ha scoperto potrebbe sapere dove vivi- -Oliver come hai potuto sopportarlo è stata colpa mia , dannazione al giorno in cui sei arrivato bello come nessuno altro al mondo , che venga quel verme di tuo padre lo affronterò che mi picchi così capirò cosa hai dovuto passare e che provi anche solo a sfiorati e giuro che dovrà passare sul mio cadavere per rovinarci la vita- - Elio non sai che cosa dici ,non puoi , avevi promesso niente cazzate Elio, ti prego , non farlo , se mai dovesse venire nasconditi, ovunque,ma nasconditi- quello lo aveva picchiato di brutto , per colpa mia -come ha potuto  , sarei dovuto essere lì io al posto tuo- mi avolse con le sue braccia calde mise la mia testa sulla sua spalla e mi accarezzò i capelli , mi stavo abbandonando del tutto , la sua pelle , il suo odore il suo tutto - Invece i tuoi genitori dove sono?- - beh mia madre è in una casa di cura e mio padre prima se l'è fatta con una che poi dopo 9 mesi ha partorito , poi infarto e via al cimitero, sono solo , Mafalda si è presa una pausa come Anchise- -Non sei solo- -Lo so , neanche te- -come si chiama il piccolo? E dove sta? Non credo che sua madre sia ....ecco...- -Si chiama Oliver , ho insistito , ma tutti lo chiamiamo Ollie , da qualche parte stà ,ma ora non  importa , mi importa di te ,solo di te- sembrava felice , la cosa migliore è che non mi toglieva lo sguardo di dosso, io ero felice , decisi che era ora di spolverare qualcosa di vecchio , il mio diario era lì sopra il mio armadio , chiesi a Oliver di prendermelo  lui stese il braccio per prenderlo e vidi tutte le cicatrici , le vene , era perfetto -sono contento- dissi   e lo pensavo davvero -anche io rispose lui- tirando giù il diario dell' estate scorsa iniziando a sfogliarlo scoppiammo a ridere per ogni singola cosa -certo che eri davvero scemo- disse ridacchiando , quel termine mi era mancato così tanto.
Vi amo tuttiiiiiiii lasciate una stellina se vi è piaciuta questa parte🌟

𝚂𝚎 𝚗𝚘𝚗 adesso , 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘? E+ODove le storie prendono vita. Scoprilo ora