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Roma è stata una cosa bellissima, Oliver mi ha fatto salire per primo sul treno. Usciti dalla stazione siamo saliti su un taxi a metà strada, quando eravamo già a Crema mi accorsi che c'era un altro taxi che ci "seguiva" pure dentro al viale di casa mia è entrata quella macchina. Siamo scesi dall'auto e scese una donna dalla macchina dietro di noi, Oliver si è avvicinato a me e all'orecchio mi ha sussurrato -Elio entra- non capivo -Perchè? Che succede, chi è quella- -Quella psicopatica di mia ex moglie- mi venne un colpo di calore e un pò di svenimento -Stai bene?- -si si- poi si rivolse a lei -Che vuoi da me? Psicopatica- -Voglio te, Oliver, voglio rimediare- -Ah si? Beh è troppo tardi- mi sentivo un pò, beh, come si spiega una cosa così... -Ma io non volevo ti giuro, ti prego perdonami- -Perdonarti per cosa, per avermi tradito? O per avermi fatto sgobbare dalla mattina alla sera per la famiglia non mia? Per avermi sposato anche se non mi amavi solo per potertene vantare? mi fai schifo- -chi è quel ragazzino? Un' orfanello trovato per strada?- -Non osare mai più a parlare così di Elio non farlo mai più, giuro che senò finisce davvero male- dovevo intervenire? -Oliver...- lo guardavo impietrito con occhi da cucciolo -Guardalo sembra che possa volare via solo con un tocco- disse la donna avvicinandosi a me tanto da toccarmi un ciuffo e poi un altro e poi un altro, iniziò a toccarmi in faccia -Allontanati- -Perchè? Ti da fastidio se gli strappo un capello?- è quello che fece, mi strappò un capello, iniziavo a respirare velocemente lo sentivo, stavo per svenire, Oliver lo aveva capito, la spinse via con forza e mi diede la bustina di sale che aveva preso dal bar, stavo già meglio -Adesso vattene- -No finche non mi dici chi è lui- -Lui è Elio e lo amo- -Non devi Oliver, davvero...- -Invece devo Elio. Ora ti levi da qui?- -Devo fare una cosa prima- si avvicinò a Oliver e lo baciò io sono intervenuto -Senti brutta meretrice, lascialo stare, dovrai passare sul mio cadavere per anche solo sfiorarlo- mi misi tra lei e Oliver -Vedremo- mi si scagliò contro facendomi cadere, la tirai per i capelli lei mi tirò una ginocchiata lì, ma io non mollavo l' ho girata tenendole le mani dietro la schiena in stile poliziotto e lei era immobilizzata Oliver ha approfittato del momento per aiutarmi a chiuderla fuori dal cancello. Abbracciai Oliver lui fece lo stesso -Ti ha fatto male?- -Niente di chè- -Tanto io da qui non me ne vado prima o poi dovrete uscire voi due- ma dico non si era ancora stancata, davvero? -Chiamiamo la polizia mi ricordo che nei miei confronti ha un ordinanza restrittiva- -Buona idea chiama, io vado dentro a vedere come sta Ollie dopo raggiungimi- una volta dentro presi Ollie che piangeva, aveva visto la scena probabilmente. Lo presi e lo feci giocare stendendo le braccia in alto per fargli credere di volare, poi il solletico al pancino, mentre stavamo suonando Bach al piano Oliver varcò la soglia di casa -L' hanno presa, non ci darà altri problemi, sei stato forte là fuori, come l'hai bloccata e il resto- -Beh ho imparato a difenermi quando mi picchiavano all'asilo e alle elementari, solo pratica- mi baciò -Non volevo che la conoscessi, sei quasi svenuto- -Preferisco morire al tuo fianco che essere felice con chiunque altro-
Mi guardò e si sdraiò sul divano -Principino, principino farei qualsiasi cosa per non farti soffrire- mi avvicinai a lui e gli accarezzai i capelli, chiuse gli occhi e si addormentò, pensai che era meglio non svegliarlo era stata una giornata pesante, prima l'ospedale, poi la rissa e infine sua ex moglie averebbe fatto bene a dormire un pò, provai a portarlo in camera, scoprendo di essere più forte di quanto pensassi lo misi nel letto, poi scesi a prendere Ollie e lo misi nella culla, non feci altro che sdraiarmi con Oliver, guardavo il soffitto ma non dormivo, alle sette di sera chiusi le persiane e uscii dalla stanza chiudendo la porta silenziosamente alle mie spalle, presi il mio libro preferito e andai alla collina di Monet.
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𝚂𝚎 𝚗𝚘𝚗 adesso , 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘? E+O
RomantizmNon ci siamo mai allontanati davvero , siamo sempre rimasti lì a Roma quando da sbronzi banciandoci capimmo che era lì dove dovevamo stare non ce ne siamo mai andati e sentire la sua voce dopo anni mi fece correre un brivido dietro la schiena. FINITA