|I belive in us|

15 1 0
                                    

                 |||||||||||||||||||||
                              ~•~
Era l'inizio di un anno di malinconia, Ollie all'inizio era triste perchè gli mancava Oliver però dopo poco non ci pensò molto. Erano bei giorni, io aiutavo Ollie con i compiti dopo la scuola e poi andavamo al parco.
Provavo a reggere fino alla sera quando poi chiamavo Oliver, facevo i lavoretti di sempre al mattino, il mio rapporto con Ollie si è forgiato in quei momenti al parco, spesso Ollie di notte faceva incubi e veniva da me nel letto io lo tenevo stretto stretto. Un anno che passò lentamente. Il grande giorno era arrivato finalmente, mi alzai ed ero esaltato non vedevo l'ora di rivedere Oliver mi misi svolazzina, Ollie non sapeva niente del suo ritorno a casa quindi quella mattina lo svegliai normalmente per non rovinare la sopresa, gli feci la sua colazione e lo portai a scuola, dopo corsi subito alla stazione. Arrivarono due treni di fila, ma non era ne il primo ne il secondo quello di Oliver, il terzo treno era quello giusto, vidi Oliver scendere gli corsi incontro e lui fece lo stesso gli saltai in braccio e lo baciai ripetutamente -Quanto mi sei mancato Oliver- disse -Mi sei mancato tanto Elio- risposi, restammo così guardandoci in faccia, io in braccio a lui, non era un silenzio imbarazzante era un silenzio che diceva "mi sei mancato, è bello rivederti" -Perchè non c'è Ollie?- -È a scuola, gli faremo la sorpresa quando esce. Com'è andato l'anno in Australia?- -Bene, il mattino insegnavo e il pomeriggio non facevo molto apparte pensarvi sempre, com'è andata con Ollie?- -Bene, ha un pò pianto i primi giorni poi però si è svagato con amici ogni tanto venivano da noi, ogni tanto andava lui da loro- -Quando Ollie non c'era che facevi?- -Andavo a central park mi sdraiavo sul prato e guardavo il cielo immaginando che fossi lì con me e stavo bene- -Mi dispiace di averti lasciato così con Ollie- -È passato tutto- mi baciò e ci accorgemmo che era mezzogiorno e dovevamo prendere Ollie. -Devi nasconderti, vai dietro al cespuglio- -Quando ti ho detto di nasconderti non l'hai fatto e ti sei preso un proiettile per me- -Dai non fare storie, stanno per uscire- e si nascose dietro al cespuglio, ok ammetto che mi faceva ridere accucciato dietro a un cespuglio. Uscirono tutte le classi e quella di Ollie usciva sempre per seconda, Ollie era il primo della fila, io e Oliver ci eravamo messi daccordo sul fatto che lui dovesse aspettare un pò prima di uscire, Ollie aveva un faccino triste e per la prima volta dopo un anno parlò di Oliver -Hei cosa c'è scimmietta? sembri triste- -Ho pensato tanto in classe- -A cosa?- -Non tornerà vero? Oliver non tornerà- Oliver aveva capito che doveva uscire in quel momento -Chi è che non tornerà?- disse ridacchiando Oliver, Ollie scoppiò in lacrime, era un tornado di emozioni, Oliver si inginocchiò alla sua altezza e Ollie lo abbracciò continuando a piangere -Ti sono mancato così tanto?- -Si, non lo fare più Oliver, non voglio che te ne vai- -Sei proprio come tuo fratello- disse Oliver sorridendo -Ho un fratello? Dove?- non avevo immaginato così il momento in cui l'avrebbe scoperto, ma...-Ollie, io sono tuo fratello, stai con me perchè papà è morto- -E mamma? Sappi che sò cosa è una mamma e tutti i miei compagni ne hanno una-  non sapevo cosa dire ne come avrei dovuto affrontare l'argomento -Tua mamma... è in un un reparto psichiatrico...da qualche parte... in italia- -Cos'è un reparto psichiatrico?- -Beh... un reparto psichiatrico è un posto dove ci stanno le persone che non hanno la testa molto apposto- -Vuol dire che mamma è pazza?- -Beh si, lei però è solo tua mamma- -Cioè?- -Vuol dire che noi abbiamo lo stesso padre ma mamme diverse- -È strano, dov'è tua mamma?- -Lei è anziana. E sta in una casa di riposo cioè dove si prendono cura delle persone anziane- -Ah e non la vedi da tanto?- -Si-  -Io voglio conoscere mia mamma- gli vennero gli occhietti lucidi -Andremo in italia e scopriremo in che ospedale è, ma non è sicuro che la troviamo-  -Grazie,grazie,grazie- -Dove vuoi andare adesso?- -Dove vuole andare Oliver?- -Um... all'agenzia di viaggi a vedere quando c'è il primo aereo per l'italia- rispose un pò scettico -Andiamo- disse Ollie -Andiamo- così andammo alla agenzia sotto casa nostra -Vai dentro Ollie e siediti, guarda il catalogo- -Va bene... se dovete parlare...- ed entrò -Oliver- -Cosa- -Chiara, lei sarà lì io non sò se ti ricordi quel discorso che aveva fatto su Ollie- -Ora che mi ci fai pensare... lei sarà un problema- -Ha solo cinque anni non voglio che venga torturato da quella- -Non sai se lei sia ancora lì e se lo fosse, nel peggiore dei casi riavremo Ollie fra sette anni, ci tiene a conoscere la madre quindi noi rischiamo tutto- -Rischiamo tutto- lo abbracciai e entrammo -Salve avete biglietti aerei per il nord italia?- -Si il primo parte per Genova fra tre ore- -Va bene- dissi e tirai fuori i soldi che tenevo da parte da quando siamo arrivati, Oliver mi guardò avevo capito che voleva spiegazioni -Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, tutto qui- gli dissi, abbiamo fatto le valigie e siamo partiti, Ollie ha iniziato a dormire, mi attaccai al braccio di Oliver -Hey cosa c'è?- -È che ho paura che ci separino e se ti facessero qualcosa?- -Oh piccolo, possono farmi tutto quello che vogliono, ma non ci separeranno questo te lo giuro- -Ti ho rovinato la vita, ti ho baciato senza che tu volessi o mi dessi il permesso, ti sei distaccato e ti ho scritto un biglietto... siamo andati a Roma e alla fine sei andato in America e ti sei sposato era giusto che andasse così... ora sei qui a sostenermi, e dirmi quel "tranquillo" quando piango o ne ho bisogno, ad accompagnare mio fratello ad incontrare sua madre, potevi avere tutto nella vita, sei tutto quello che ho- -Non hai rovinato proprio niente, cosa farei senza di te? Probabilmante nulla sarei un uomo che nella vita ha solo saputo perdere una moglie- -Oliver, sei dolcissimo, ma non mi staccerò dal tuo braccio- -come vuoi, ma cerca di dormire ormai dovresti conoscere gli effetti del jet leg- mi ranicchiai sul sedile, mi svegliai qualche ora dopo, Oliver appoggiato alla mia spalla, che russava, probabilmente non si faceva una dormita così da tempo, io...lo lasciavo dormire, gli accarezzavo i capelli, ogni tanto gli davo baci, era con me, al mio fianco, ed io ero felicissimo che ci fosse. -Hey, che ci fai sveglio?- -Buongiorno, niente mi sono svegiato poco fà- -Ollie dorme?- -Si- incastrai meglio la maniglia in dietro per fare un posto doppio -Hai dormito bene?- -Si, sei comodissimo- guardai Ollie -Secondo te la troveremo?- chiesi a Oliver -Secondo me possiamo farcela- io restai fra le sue braccia, a fargli i grattini e lui li faceva a me, stavo bene ero felice, avevo un sorriso  enorme.
Vi amo tuttiiiiiiii lasciate una stellina se vi è piaciuta questa parte🌟

𝚂𝚎 𝚗𝚘𝚗 adesso , 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘? E+ODove le storie prendono vita. Scoprilo ora