Era il giorno della famosa cena, ci siamo fatti la doccia tutti e tre, eravamo puliti profumati, ci siamo messi in camera a vestirci tutti e tre -Secondo te devo mettere quella rossa o quella blu?- mi chiese Oliver con due camicie in mano -Io non conosco tua madre, non so cosa le potrebbe piacere, so solo che quella rossa ti sta da dio, ma so che quella blu è la tua preferita, deve piacere a te- -Okay ma tu devi mettere svolazzina- -Va bene- Ollie aveva una maglia bianca e jeans. Usciti di casa mi ricordai della pasticceria, ma sapevo anche che Oliver non conosceva della sua esistenza -Torta preferita di tua madre?- -Um qualsiasi torta al cioccolato- -Aspetta- mi misi a correre -Non... andare in giro da solo...- ormai ero dietro all'angolo ed entrai in pasticceria -Buon giorno- -Salve, ha delle torte al cioccolato?- -Si ne è rimasta giusto una- -Va bene, e prendo anche quella bottiglia di vino- -Certo, fanno quarantacinque dollari, dieci la torta e trentacinque il vino- -Perfetto- tirai fuori i soldi mentre impacchettava la torta -Grazie mille arrivederci- -Arrivederci- tornai dove avevo lasciato Oliver e Ollie -Ma dove sei scappato?- -Ho preso la torta, tua mamma può bere vino vero?- -Certo, ci tieni proprio a fare una bella impressione- -Hey voi due, vogliamo andare che sennò facciamo ritardo, vi ricordò che è come se fosse mia nonna quindi, se non vi muovete voi vado da solo- -Va bene, va bene- risposi, arrivammo davanti alla porta ero un po' agitato, mi ero inmaginato la serata, tutti i modi in cui sarebbe potuta andare. Oliver suonò al campanello, dopo qualche secondo, qualcuno aprì la porta, lo guardai in viso, lineamenti familiari, era Oliver, un altro, due Oliver, svenni direttamente. Mi svegliai su un letto e c'era Oliver -Chi sei?- non ero per niente sicuro che fosse il vero Oliver, quello era davvero uguale -Sono Oliver- -Dimostralo- mi mostrò la cicatrice sulla mano quella che ci eravamo fatto insieme -Non sono ancora sicuro, dimmi qualcosa che possiamo sapere solo noi- -Ho mangiato la tua pesca e ti sei messo a piangere- -Okay ti credo, ma chi è il tuo sosia? perché non me ne hai mai parlato?- -È il mio gemello, Cole, mi sono completamente dimenticato di parlare di lui- -Si è svegliato il ragazzino?- -Sta zitto neanche lo conosci- -Avete anche la stessa voce- notai, in quel momento è entrato nella stanza Cole -Ah si è svegliato, però, è carino da sveglio- -Tornatene dalla tua ragazza- -Devo salutare gli ospiti- mi si avvicinò, spostava le mie ciocche di capelli, ero troppo stremato per muovermi, si è avvicinato alla mia faccia è mi ha dato un bacio sulla guancia -È inutile, sono di Oliver e di Oliver soltanto- gli sussurrai all' orecchio -Vattene Cole, questo è troppo- si intromise Oliver -Okay, mamma dice che è pronto- Cole uscì -Elio, se vuoi ce ne andiamo- -No, tranquillo, andiamo di là- siamo entrati in cucina, la fidanzata di Cole chiacchierava con Ollie, sembravano divertirsi, la mamma di Oliver si avvicinò -Oliver non me lo presenti il tuo fidanzato? Come stai tesoro?- chiese poi rivolgendosi a me,era una donna giovane aveva una cinquantina d'anni, bionda occhi verdi, in forma, con un bel vestito elegante, aveva una bella voce dolce -Sto bene, grazie mille- -Non ci siamo ancora presentati, sono Kate- disse la più giovane -Ciao, sono Elio- -Il famoso pianista Italiano, il divoratore di libri- -Lascialo stare Kate, aiutami a portare tutto in tavola- ha detto la madre di Oliver -Che bel nome, Elio, comunque, mi sembra di conoscere quella maglia, era la preferita di Oliver, se ce l'hai tu, vuol dire che a te ci tiene davvero molto, è così dolce il mio ragazzo, mi è mancato molto, non l'ho visto per anni, almeno dieci, ma ora sono felice di sapere che li abbia passati con chi ama davvero- -Grazie, davvero di cuore, qual'è la sua canzone preferita?- -Oh è molto vecchia ed è italiana, bella ciao- -La conosco, la canticchiava sempre Anchise, se non le dispiace mi piacerebbe suonargliela- -Sarebbe stupendo, non è necessario darmi del lei, chiamami pure Margaret- -Sicuro, Margaret- mi avvicinai al pianoforte, iniziai a suonare, una nota dopo l'altra, Oliver si avvicinò, e si unì con la voce -Una mattina mi sono alzato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, una mattina mi sono alzato e ho trovato l'invasor- e fu così che in pochi secondi tutti stavano cantando bella ciao, ballando, l'aveva imparata pure Ollie -Adesso vorrei farne una che ho particolarmente a cuore- annunciai, e iniziai a suonare Bach, a Oliver venne un sorriso enorme, finita l'esibizione, Margaret raccontò un aneddoto -Questa canzone mi fa ricordare quella volta che ho portato Oliver a una festa a casa di amici, quando uno si è messo a suonare questa canzone, ha fatto una scenata, e si è chiuso in bagno per ore, poi se ne andato e non l'ho più visto- lo guardai e sorrisi facendomi scappare una risatina innocente -È vero se non fosse stato per quel tizio non sarei tornato- -È pronto- disse Kate portando il cibo a tavola- Ollie si mise seduto alla mia sinistra, vicino anche a Kate, e io dall'altra parte avevo Oliver, che aveva a sua volta vicino suo fratello, e suo fratello stava vicino a sua madre che era vicino a Kate -Voglio ringraziare Elio e Oliver per avere accettato di venire- disse Margaret -Oliver, se ne andato per dieci anni, poi torna e mette in scena la sua pagliacciata, quando lo capirai mamma che a lui interessa solo se stesso, se stesso e basta- non volevo sentire Cole che parlava male di Oliver -Non credo proprio, non lo conosci per niente se parli così di lui, è la persona migliore del mondo, mi ha salvato la vita quando mi hanno sparato, cosa ti ha fatto di tanto male per dire che pensa solo a se stesso- -Oh certo, Oliver non è la persona che credi, ti sta ingannando sin dal primo momento, credi che sia perfetto ma non lo è- -Devi per forza entrare anche nella sua di mente vero? Almeno lui lascialo stare, non ti è bastato dirlo a papà, lo sai che non si è fermato a picchiare me? lo ha quasi ucciso, pochi centimetri, giuro tanto così e avrebbe colpito il cuore, non sai cosa sia amare e non lo saprai mai, non hai neanche un briciolo di cuore o di dignità, mamma Grazie di tutto, ce ne andiamo tornerò se non ci sarà questo individuo, ciao Kate, ciao mamma- -Ciao-aggiunsi io -Ciao- disse Ollie e siamo usciti. -Mi dispiace, Oliver- -Non ti devi dispiacere di niente, no hai fatto nulla- lo abbracciai -Non avevi bisogno di questo- dissi -Che ne dite, andiamo al mc donald?- -Sii- esultò Ollie - Credo sia un'ottima idea- Poi tornammo a casa verso le dieci.
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𝚂𝚎 𝚗𝚘𝚗 adesso , 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘? E+O
Roman d'amourNon ci siamo mai allontanati davvero , siamo sempre rimasti lì a Roma quando da sbronzi banciandoci capimmo che era lì dove dovevamo stare non ce ne siamo mai andati e sentire la sua voce dopo anni mi fece correre un brivido dietro la schiena. FINITA