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-Salve- dissi alla guardia di turno, entrare in quel posto era quasi come spararsi un colpo alla tempia, insomma, quella poteva essere la tomba di un sacco di gente -Salve, posso aiutarla?- -Si, avevo chiamato qualche ora fa per visitare Miranda- -Ah, certo, lei dev'essere il signor Perlman- sentimmo Miranda chiamare ad alta voce -Sammi, sammi, Samuel Perlman- Ollie mi guardava con una faccina stranita -Chi è Samuel?- chiese a Oliver -Era tuo padre, scimmietta- poi ripose lo sguardo su di me -Quindi, se lei sta dicendo il nome di papà, deve essere mamma- -Proprio così- risposi, gli venne una luce negli occhi e un sorriso,che mi ricordava me la prima volta che avevo avuto un contatto visivo con Oliver -Che aspetti, vai a salutare- lo sollecitammo io e Oliver, lui si avvicinò -Chi sei piccolo?- chiese lei -Sono tuo figlio- -Ho un figlio? Ah è vero, come si chiamava?- -Sono Oliver, ti ricordi di Elio?- lei si guardò attorno e incrociò il mio sguardo, io salutai con la mano -Ah, è quel ragazzo là?- chiese a Ollie -Si- -Mi ricordo qualcosa di lui, Aveva le sue veglie con suo padre- si ricordava, una volta, mi obbligarono ad andare a Roma, anche se volevo stare solo, mio padre mi aveva ingannato, dicendo che ci sarebbe stato Oliver, ma non c'era e io rimasi bloccato a Roma per giorni, mi mancava mio padre era un uomo saggio, con i suoi principi, gentile e generoso -Di cosa parla, cosa sono le veglie?- chiese Oliver innocentemente - Posti che vedevo con mio padre ogni volta che andavo a Roma- mi abbracciò, aveva capito che anche dopo anni, mio padre mi mancava ancora -Grazie- era il mio modo di fargli capire che per me significava molto, ogni cosa che gli veniva dal cuore mi faceva bene. Guardammo Ollie fare un disegno, seduto ad un tavolino con sua madre -Hey, Oliver, se prendessimo una casa? Solo noi due?- sua madre gli stava chiedendo di restare con lei, non poteva rifiutare, io stavo lì a guardare andare via una parte di me, non era tutto ma era una fetta importante della mia vita -Scusa mamma, ho già delle persone che mi voglio bene e voglio stare con loro perché se oggi sono venuto è grazie a loro- lei lo capì, lo abbracciò -Allora va da loro figliolo- gli diede un bacio e Ollie venne da noi, io tremavo ancora dalla gioia e siamo tornati a casa.
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𝚂𝚎 𝚗𝚘𝚗 adesso , 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘? E+O
RomanceNon ci siamo mai allontanati davvero , siamo sempre rimasti lì a Roma quando da sbronzi banciandoci capimmo che era lì dove dovevamo stare non ce ne siamo mai andati e sentire la sua voce dopo anni mi fece correre un brivido dietro la schiena. FINITA
