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Il giorno dopo mi svegliai prima di tutti, ma restai a letto con Oliver, lo guardavo dormire, gli occhi chiusi, il viso riposato e i capelli scompigliati, era tutto quello che volevo, e poi c'era Ollie messo a pancia in giù, con le braccia e le gambe messe in modo strano, Oliver mi prese il viso fra le mani e mi baciò -Buongiorno principino- -Se continui così mi farai prendere un infarto-sorrisi e lo baciai. -Colazione?- chiese -Va bene- appena ci siamo alzati dal letto si è svegliato Ollie, così lo abbiamo portato con noi. C'era bel sole quindi siamo usciti in giardino, Oliver è andato nel suo paradiso, e io mi sono sdraiato per terra con Ollie sdraiato su di me. Arrivarono delle macchine della polizia, che si fermarono nel viale, da lì uscirono quattro poliziotti che si avvicinarono a Oliver e lo ammanettarono -Ha il diritto di restare in silenzio, ogni cosa dirà potrà essere usata contro di lei in tribunale- -Cosa ha fatto?- -Rubato- Oliver non è un ladro, Chiara era fuori dal cancello che rideva -Non portatelo via, ho bisogno di lui- -La legge, mi dispiace- disse il poliziotto -Posso abbracciarlo? Almeno un ultima volta- -Va bene- corsi da Oliver e lo abbracciai -Ti vengo a prendere, te lo giuro- gli sussurrai -Tornerò da te, lo giuro- Ollie si aggrappò alla sua gamba -Se ti portano via vengo con te- mi pianse in cuore a sentire la sua vocina che diceva quelle parole, mi scese una lacrima e presi Ollie mentre portavano via il mio Oliver -Tornerà, promesso- -Ma dove lo portano?- -In un bel posto per poco- -Possiamo andare a trovarlo?- -Si, vai dentro un attimo?- -Va bene- andai da Chiara, ero molto arrabbiato -Cosa hai fatto!?!- -Prendere Oliver junior non mi interessava davvero, quindi vi ho tolto Oliver- le volevo tirare un pugno ma se le fosse rimasto il segno avrebbe potuto denunciarmi e Ollie sarebbe stato portato in un orfanotrofio -Stai attenta, non dire che non sei stata avvertita- e tornai da Ollie mi sono messo a consolarlo, sembrava malinconico, siamo stati così per circa un ora a pensare... -Ti va di fare un giro?- chiesi -Dove andiamo?- -Centro del paese- -Va bene, ma se c'è quella strega?- -Non avere paura, non ti farà nulla- si fidò e uscimmo, qualsiasi cosa sarebbe successa avrei protetto la mia piccola e esile scimmietta. Durante la passeggiata, cercavo di distrarlo, con cose come: la forma delle nuvole, nomi dei fiori. Arrivati in piazza vidi Marzia, che si precipitò verso di me -Hey, ho sentito di Oliver, come stai?- non mi andava di parlare, soprattutto davanti a Ollie, gli occhi parlarono per me, lei mi abbracciò -Mi dispiace Elio, non dev'essere facile tenere un bimbo piccolo- -C'è la caviamo e poi in un certo senso sono piccolo anche io, Ollie saluta- -Ciao- era timido con le persone che non conosceva. -Prendi il gelato con noi?- glielo chiesi per educazione, non perché mi andasse -Scusa, ma devo rifiutare sono di corsa, sto andando da mia madre sai che succede se non arrivò in orario- si accucciò a dare un bacio a Ollie e scappò via.
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𝚂𝚎 𝚗𝚘𝚗 adesso , 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘? E+O
Roman d'amourNon ci siamo mai allontanati davvero , siamo sempre rimasti lì a Roma quando da sbronzi banciandoci capimmo che era lì dove dovevamo stare non ce ne siamo mai andati e sentire la sua voce dopo anni mi fece correre un brivido dietro la schiena. FINITA