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Per tutta la settimana Oliver è stato ancora più dolce con me e Ollie, stavamo quasi sempre fuori, a fare cose che ci facevano stare bene, era come la prima volta a Roma, solo con Ollie e ammetto che qualche bel bacio ce lo siamo fatti scappare. Quella settimana passò velocemente e mi accorsi che era l'ultimo giorno che lo avevo con me solo la sera, prima di dormire guardando il calendario, lo abbracciai facendo sfogare tutte le lacrime che avevo e non smettevo di piangere, abbiamo dormito abbracciati. Oliver aveva il treno alle sette di mattina ci siamo svegliati alle sei e ho preparato la colazione, feci le uova le misi nei piatti, aggiunsi a tavola anche due bicchieri di succo di albicocca -Allora, sei pronto Elio?- -Grazie a te si, non so se Ollie sia pronto- -Con te starà bene, quando torno poi saro tutto per voi- -Mi mancherai- -Anche te- si alzò e ci baciammo tanto da farmi finire al muro -Dobbiamo svegliare Ollie- -Ancora cinque minuti- -Va bene- i cinque minuti più belli della mia vita, finimmo per farlo sul divano. Erano passati cinque minuti e ci facemmo la doccia velocemente ci siamo vestiti bene e lavati i denti a vicenda, dopo ho portato la valigia davanti alla porta. Guardai l'orologio erano le sei e venticinque del mattino -Ora dobbiamo svegliarlo- dissi -Concordo- rispose Oliver. Ci avvicinavamo alla cameretta di Ollie con passo leggero -È meglio se lo svegli tu- dissi a Oliver che rispose con un cenno della testa, entrai dopo di lui seguendolo -Oliver, sveglia dormiglione- il piccolino aprì gli occhi -È quel giorno vero?- -Sì scimmietta- Ollie gli saltò al collo -Ti voglio tanto bene- -Te ne voglio tanto anche io piccolo- dopo la colazione e averlo vestito, senza dimenticare il suo zainetto siamo usciti di casa, con le valigie di Oliver. Arrivati alla stazione mi salì un brivido lungo la schiena ma mi rilassai, arrivò l'annuncio del treno che stava arrivando ed era quello di Oliver. Ollie lo salutò per primo e gli lasciò un bigliettino -Aprilo solo quando sarai arrivato- -Te lo prometto- allora... era il mio turno, lo abbracciai forte e lui fece lo stesso, non riuscivo a lasciarlo pensando che non lo avrei visto per un anno, ma alla fine ci separammo -Anche io ho qualcosa per te- -Wow è giorno di regali- feci una breve risata e tirai fuori il mio walkman con tutte le mie canzoni compreso Bach -Ora è tutto tuo- mi baciò la fronte e salì mandandoci baci dal finestrino del vagone. Il treno partì, era la seconda volta ora però io tenevo Ollie per mano.
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𝚂𝚎 𝚗𝚘𝚗 adesso , 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚍𝚘? E+O
RomanceNon ci siamo mai allontanati davvero , siamo sempre rimasti lì a Roma quando da sbronzi banciandoci capimmo che era lì dove dovevamo stare non ce ne siamo mai andati e sentire la sua voce dopo anni mi fece correre un brivido dietro la schiena. FINITA
