-è una figata- disse Fred guardando la mappa che aveva in mano James. Essa rappresentava Hogwarts in tutta la sua interezza e si potevano tranquillamente vedere gli spostamenti delle persone in tempo reale.
-lo so. Me l'ha regalata mio padre all'insaputa di mia madre, stessa cosa che ha fatto con il mantello dell'invisibilità che ha dato ad Albus.- disse il maggiore dei Potter sorridendo mentre richiudeva la mappa.
-e chi l'ha data a tuo padre?- chiese Fred curioso.
-i miei zii che non so dove l'abbiano presa visto che ho scoperta che era stata realizzata dai Malandrini che erano praticamente mio nonno, il padre di Teddy, il padrino di mio padre e un altro tizio di poca importanza- disse James tutto felice. Erano poche le persone che erano a conoscenza della mappa dei Malandrini e il ragazzo aveva voluto inserire anche Fred in quel circolo. Si fidava molto del ragazzo e non gli sembrava giusto tenergli nascosta una cosa del genere.
-chi è Teddy?- chiese il mulatto confuso.
-è vero tu non lo conosci, è il fidanzato di Victoire e mio padre è il suo padrino. Ha finito tre anni fa- disse James ricordandosi che il ragazzo era arrivato solo quell'anno ad Hogwarts.
-e chi è Victoire?- chiese ancora Fred.
-la sorella di Dominique, ti ricordi di lei no? È quella rossa di tassorosso-
-ah okay. Cavolo avete dei legami familiari davvero intrecciati e complessi- disse Fred e James annuì concordando con il ragazzo.
-vieni, andiamo da Albie a chiedere il mantello- disse poi il capitano della squadra grifondoro trascinandosi l'altro ragazzo appresso.
-e sei sicuro che te lo darà?- chiese dubbioso Fred seguendo il ragazzo verso i sotterranei.
-certo. Tra di noi vige la regola "ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo è mio". Prestiamo tutto anche a tutti i nostri cugini- disse il rosso per poi aprire la porta del dormitorio serpeverde con facilità.
-come fai a sapere la parola d'ordine?- chiese sorpreso Fred.
-ho torturato mio fratello per averla. Vieni la sua camera è di qua- disse James iniziando a camminare per il dormitorio indifferente del fatto che tutti i presenti li stavano guardando male visto le loro divise rosso e oro.
Non ci misero troppo ad arrivare alla camera di Albus che James spalancò senza un minimo di avviso.
-Albus mi serve il mantello!- disse James ricevendo un'occhiataccia da parte del moro che era seduto sul letto. Nella camera c'erano solo lui e un ragazzo biondo che stava leggendo un libro e che non aveva nemmeno alzato gli occhi da esso quando erano entrati. Gli altri letti erano completamente vuoti.
-la smetti di entrare senza bussare? E soprattutto non dire certe cose quando potrebbe esserci altra gente- disse il moro alzandosi e andando verso il suo baule per poi aprirlo e tirare fuori un mantello che lanciò a James.
-che ci devi fare?- chiese poi sistemandosi meglio gli occhiali.
-sono affari miei e di Fred- disse James per poi andare verso la porta tutto felice mentre nascondeva il mantello sotto il maglione.
-basta che non la fate troppo grossa- disse il moro che sembrava aver capito perfettamente le loro intenzione di fare scherzi senza essere visti.
-tranquillo Albie, ci vediamo a cena. Ciao Scorpius- disse il rosso uscendo dalla camera seguito a ruota da Fred che salutò i due con la mano.
-ciao- disse solamente Scorpius non staccando gli occhi dal libro.
-un giorno tutto il castello scoprirà del mantello per colpa di quell'imbecille- disse Albus buttandosi nuovamente sul letto.
-quando succederà dovrai trovare un posto migliore del tuo baule per nasconderlo- disse il biondo.
-lo so, però non so dove metterlo. Giochiamo a scacchi?- chiese poi il moro vedendo nascere sul volto del biondo un bellissimo sorriso.
Scorpius chiuse il libro e si sedette difronte ad Albus sul suo letto mentre quest'ultimo prese gli scacchi e i due iniziarono a giocare.
A quasi metà partita bussarono alla porta e, dopo che Albus ebbe dato il permesso per entrare, una testa rossa fece capolino.
-Albus ho bisogno del mantello. Devo cercare un libro nel reparto proibito- disse Rose avvicinandosi ai due e lanciando un sguardo veloce alla scacchiera.
-se l'è già preso James, devi aspettare che me lo riporti- disse il moro con sguardo dispiaciuto visto che quello che voleva fare la cugina era di sicuro più importante dello scherzo di James e il suo nuovo amico.
Rose borbottò imprecazioni contro il cugino e poi sospirò cercando di calmarsi.
-okay appena te lo riporta avvisami-
-certo Rosie, ora fammi concentrare che sto vincendo la partita- disse il moro tutto contento.
-certo Albus, Malfoy ti ha appena fatto scacco matto- disse la ragazza scuotendo la testa ed uscendo dalla stanza mentre Scorpius ridacchiava e Albus guardava incredulo la scacchiera.
Si era distratto due secondi e quella serpe del suo migliore amico aveva vinto la partita. Okay di solito non ci voleva molto per farsi battere da Scorpius, ma era sicuro che quella volta avrebbe vinto.
-voglio la rivincita Scorp- disse il Potter gonfiando le guance indispettito.
-è sempre un piacere vincere contro di te- disse il biondo riposizionando le pedine pronto per una seconda partita.
Non ci fu storia e il biondo vinse tutte le partite che i due giocarono. Finiva sempre così e alla fine smettevano perché Albus, ferito nell'orgoglio, decideva di non voler giocare fino al giorno dopo quando la storia si ripeteva identica. In tutto quel tempo non era mai riuscito a battere Scorpius. Solo Rose teneva testa al Malfoy. Il loro conteggio era di 70 a 70.
-ora non ho nemmeno voglia di venire a cena- disse Albus borbottando sconsolato.
-dai non farne una tragedia! Ormai sono cinque anni che perdi- disse Scorpius ridacchiando e andando vicino allo specchio per sistemarsi meglio i capelli.
-divertente, ma non ho voglia di cenare lo stesso-
-Albus oggi non hai nemmeno pranzato e mia sorella non fa colazione al nostro stesso orario. Sei davvero sicuro di non voler scendere a cena e perdere così la possibilità di vedere la tua ragazza immaginaria?- disse Scorpius ricevendo poi un cuscino in piena faccia.
-Merlion non è la mia ragazza immaginaria- borbottò il moro leggermente irritato.
-certo, ora capisco perché sei un serpeverde. Se fossi stato un grifondoro a quest'ora saresti già andato giù a cena ad incontrarti con la tu ragazza- disse Scorpius uscendo dalla camera con un sorrisetto. Solo in un secondo momento Albus realizzò a pieno il significato delle parole del suo migliore amico e si fiondò in sala grande.
IN FOTO ALBUS
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Paura di un ricordo
FanfictionRoxanne e Fred, che non sanno di far parte della famiglia Weasley, decidono di continuare i loro studi ad Hogwarts trasferendosi rispettivamente da Beaubatons e Durmstrang. Faranno nuove amicizie, nasceranno degli amori e soprattutto potrebbero scop...