Capitolo 40

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Charlotte guardava incantata l'enorme radura dove all'interno erano presenti dozzine di draghi. Ancora non riusciva a credere di essere in Romania. Tutti gli altri studenti che erano andati insieme a lei sembravano quasi annoiati e la ragazza non riusciva a capire come mai. Avevano dei veri draghi giganti di fronte a loro. Doveva esserne super felici.

-bene ragazzi ora ci avvicineremo, mi raccomando siete del settimo anno e nemmeno dovrei dirvelo, ma state attenti a non farli innervosire. Se lo fate potreste ritrovarvi come una salsiccia sul barbecue- disse Charlie Weasley mentre sorrideva a tutti i ragazzi anche se dentro era davvero molto triste.

Aveva pensato che ritornare li dopo tanto tempo non lo avrebbe fatto sentire in quel modo, ma le cose erano andate diversamente e ora si trovavi li con la voglia di scappare nuovamente con la coda tra le gambe.

Charlie sospirò e poi condusse i ragazzi all'interno della radura sperando vivamente che non combinassero macelli, per sua fortuna c'erano parecchi maghi che lavoravano in quel momento, quindi in caso di necessità si sarebbero fatti avanti.

-allora come va?- disse una persona arrivando alle spalle di Charlie e facendogli prendere un colpo.

-ciao Zake- disse l'uomo sorridendo all'altro prima di abbracciarlo. Zake era stato il capo della sua divisione quando era stato li e l'uomo era stato un secondo padre e anche un confidente.

-allora come va ad Hogwarts?-

-tutto bene, non posso lamentarmi- disse il rosso continuando a sorridere.

-e il resto?- chiese a bassa voce l'uomo con lo sguardo preoccupato. Anche lui considerava Charlie come un suo figlio. Gli voleva davvero bene.

-normale credo. Mia madre si è rassegnata all'idea che non avrà nipoti da me- disse il ragazzo alzando le spalle.

-l'hai rivista?- chiese ancora Zake sapendo che stava per andare a parlare su un argomento che faceva ancora male al ragazzo.

-no, non credo di poterla rivedere più- disse con un sorriso amaro Charlie.

-mi dispiace ragazzo- disse Zake battendo una pacca sulla spalla di Charlie. -cambiando argomento, c'è qualche ragazzo interessato?- chiese riferendosi al lavoro in Romania.

-si, però è del sesto anno- disse Charlie riprendendo il sorriso e cercando con lo sguardo la serpeverde senza però trovarla.

-non avevi detto che avresti portato solo quelli del settimo anno?- chiese confuso Zake.

-si, però non potevo non portarla visto che ama i draghi ed è più che decisa a venire qui- disse Charli mentre camminava insieme a Zake in cerca della rossa.

-ha le idee chiare, sembrano molto poco interessati- disse l'uomo più grande indicando un gruppo di ragazzi che faceva tutt'altro che guardare i draghi. Charlie sospirò.

-si alcuni sono venuti solo per saltarsi le lezioni. Credo che l'unica veramente entusiasta si Charlotte- disse il professore.

-e dimmi ha i capelli rossi?- chiese Zake.

-si, come lo sai?- chiese Charlie curioso. Zake non parlò, ma indicò un punto con il dito. Charlie seguì la direzione e sorrise nel vedere Charlotte seduta a terra mentre accarezzava la testa di Nomberta che si faceva dare attenzioni dalla ragazza senza protestare, anzi sembravano piacergli.

-l'unica che riusciva ad avvicinarsi tanto a Nomberta era Sophi- disse Zake ammirato da come la ragazzina stava tranquillamente vicino al drago senza preoccuparsi.

-già- disse solo Charlie ricordando di come Sophi amava stare vicino a Nomberta, a volte le parlava anche per ore, e Charlie amava guardarla mentre lo faceva, a sua insaputa ovviamente.

Nomberta in quel momento aprì un occhio e lo fissò su Charlie e Zake che stavano a distanza di sicurezza.

-cosa c'è tesoro?- chiese Charlotte al drago. Esso riposò il suo sguardo su Charlotte e poi richiuse l'occhio non considerando più i due uomini.

-sbaglio o mi ha guardato male?- chiese Charlie a Zake.

-molto probabile, comunque la tua studentessa è davvero in gamba se riesce a calmarla in questo modo-

Charlotte aveva avvertito chiaramente la presenza del suo professore e dell'altro uomo che la stavano guardando. In un primo momento aveva pensato che la volevano rimproverare, ma poi non le avevano detto ed erano rimasti in disparte.

La ragazza si era ritrovata vicino a quel drago per puro caso. Mentre camminava osservandoli aveva sentito gli occhi di quella creatura su di se. In un primo momento si era spaventata, poi aveva fatto qualche passo in avanti fino a trovarsi a pochi centimetri dal drago che con il muso le aveva indicato il terreno davanti a se. Charlotte si era seduta e il drago aveva sbuffato felice prima di porgere la sua testa alla ragazza e farsi accarezzare.

La rossa era rimasta davvero sorpresa di ciò, ma non aveva perso tempo e aveva iniziato ad accarezzare il drago che aveva praticamente preteso le sue attenzioni.

-sei la seconda persona dalla quale si fa accarezzare tranquillamente- disse l'uomo arrivando alle spalle della ragazza. Charlotte lo individuò subito come l'uomo che era arrivato li con il suo professore, ma del rosso non c'era traccia.

-davvero?- chiese stupita la ragazza.

-si, Nomberta non ama molto la presenza delle persone, soprattutto quella maschile-

-è per questo che prima ha guardato verso di voi?-

-si, diciamo che non ha una grande simpatia per Charlie- disse l'uomo ridendo. -comunque sono Zake Jui sono a capo di una sezione qui in Romania-

-io sono Charlotte Ross- disse la ragazza sorridendo e stringendo la mano che l'uomo le porgeva.

-Ross?- chiese l'uomo abbastanza sorpreso.

-si, perché?- chiese la ragazza confusa.

-era anche il cognome dell'altra ragazza alla quale Nomberta permetteva di farsi accarezzare, scusami per un attimo ho pensato foste parenti- disse Zake davvero sorpreso.

-può darsi un parente lontano o una coincidenza visto che mia madre è figlia unica-

-tua madre?-

-si, ho il suo cognome- disse la ragazza con tranquillità.

-e per caso tua madre si chiama Sophi?- chiese titubante Zake. Guardando da vicino la ragazza si era accorto che i suoi lineamenti erano molto simili a quelli di Shopi.

-si, la conoscevate?- chiese sorpresa Charlotte che non credeva a una coincidenza del genere.

-si lavorava qui. Era lei la ragazza di cui ti parlavo- disse Zake vedendo lo sguardo sul volto della ragazza sgranarsi per la sorpresa. Non se lo aspettava.

"solo ora mi sono accorto che oltre ad avere i tratti di Sophi è molto simile anche a Charlie. Possibile che..."

Zake si morse la lingua. Aveva capito tutto, tutto quello che era successo in quei diciassette anni in meno di un secondo solo guardando la ragazza difronte a se. Aveva la soluzione, ma non poteva parlarne con nessuno.





IN FOTO JAMES

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