Capitolo 53

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-GEORGE WEASLEY TI SEMBRA QUESTO IL MODO DI PRESENTARTI?- disse la donna, o meglio gridò, prima di abbracciare stretto il figlio che rispose all'abbraccio con le lacrime agli occhi proprio come la donna.

-che succede? Tutto bene?- chiese un Percy trafelato che era sceso dalla sua camera di corsa con la bacchetta sguainata pensando a un qualche attacco. Ma quando vide il fratello rimase immobile senza riuscire a credere ai suoi occhi.

-ehi Perce sempre così serio?- chiese George ridendo tra le lacrime.

-piccola peste- disse invece Percy per poi abbracciare il fratello dopo che la madre o aveva lasciato andare.

-non azzardarti più a sparire in questo modo!- disse Molly una volta che si fu asciugata le lacrime.

-non lo faccio più- disse l'uomo sorridendole.

-anche perché devi riprenderti il tuo negozio, Ron e Ginny non lo riescono a gestire da soli durante il periodo pre-Hogwarts- disse Percy aggiustandosi meglio gli occhiali.

-okay mi riprendo il mio negozio, ma Ron e Ginny restano ad aiutarmi- disse George facendo sorridere la madre.

-rimani qui per pranzo?- chiese la donna che non vedeva l'ora di riavere il figlio a casa.

-credo di no, devo tornare a casa- disse George grattandosi dietro la testa.

-perché hai qualcuno che ti aspetta?- chiese Percy che si aspettava una risposta negativa.

-si- disse invece George lasciando di stucco i due.

-sei sposato?- chiese la donna che non riusciva a credere che tutti i suoi figli fossero accasati, anche se Charlie doveva ancora sposarsi. L'avrebbe fatto proprio il giorno dopo.

-si e ho due figli- disse il ragazzo mordendosi il labbro pronto alla sfuriata della madre, sfuriata che non tardò ad arrivare.

-sei sposato e hai due figli e io lo scopro così?- chiese infatti la donna imbestialendosi.

-hai fatto così anche con Charlie?- chiese Percy curioso.

-che c'entra Charlie?- chiese allora George.

-no perché lui lo vedevo tutti i giorni e non sapeva nemmeno niente!- disse la donna mettendosi le mani sui fianchi.

-cosa c'entra Charlie?- chiese ancora George che voleva una risposta.

-ha una figlia e domani si sposa- disse Molly puntando la prima cosa che aveva trovato verso George, un mestolo. -e tu e la tua famiglia verrete assolutamente al matrimonio- disse la donna minacciosa.

-okay- disse George davvero sorpreso che anche Charlie avesse una figlia.

-buongiorno, è pronta la colazione?- chiese proprio Charlie che si era appena svegliato e diretto verso la cucina, ma si bloccò vedendo la madre che puntava un mestolo contro George. -George?- chiese infatti dopo essersi stropicciato gli occhi.

-si è proprio lui e domani verrà al matrimonio con la sua famiglia- disse la donna mentre George annuiva per poi essere stretto tra le braccia del secondogenito.

-vado a chiamare gli altri- disse Percy, ma non ce ne fu bisogno visto che Bill, Ron e Ginny arrivarono in cucina proprio in quel momento.

-tu!- disse Ron indicando l'uomo per poi sempre più sorpreso abbracciarlo.

-rimani qui?- chiese Bill felice di vedere il fratello sano e salvo. Adesso non avevano più nessuna preoccupazione.

-no, deve tornare a casa dalla prole- disse Percy mentre George sbuffava.

-cavolo non vi siete ancora conosciuti ma sei il degno padrino di mio figlio- borbottò poi il rosso facendo girare verso di lui Percy con gli occhi sgranati.

-cosa?- chiese infatti quest'ultimo.

-ho detto che sei il degno padrino di mio figlio- ripeté George.

-io sono il padrino di tuo figlio?- chiese sempre più sorpreso Percy. -io?-

-perché sei così sconvolto?- chiese allora George.

-be' non me lo aspettavo- disse Percy abbastanza sorpreso. George gli sorrise.

-quindi hai un figlio- disse Ginny.

-due- la corresse George sorridendo. -e tu sei la sua madrina- disse George facendo sgranare gli occhi alla ragazza.

-ci ha palesemente ignorati- disse Ron a Bill e Charlie che stavano sorridendo.

-quanti anni hanno?- chiese Bill.

-sedici e quindici- disse l'uomo.

-e vanno ad Hogwarts?- chiese Charlie. Potevano essere tranquillamente dei suoi allievi e lui non lo sapeva.

-si- disse George.

-quindi abbiamo i tuoi figli come studenti e non l'abbiamo mai saputo.

-nemmeno loro sanno di avere alcuni professori come zii- disse allora George.

-quindi non fanno di cognome Weasley- disse Ron.

-questo mi pareva abbastanza ovvio. Ma dimmi con chi ti sei sposato?- chiese Ginny curiosa.

-con una persona che conosci bene sorellina- disse George mentre Ginny cercava di capire con chi si fosse sposato George. O meglio chi conoscevano entrambi.

-oddio Angelina Johnson!- disse poi la donna ricordandosi che si erano prese un periodo di maternità più o meno insieme alle Holyhead Harpies e anche che la donna ogni tanto sembrava davvero strana.

-proprio lei- disse George sorridendo alla sorella che ci era arrivata subito.

-quindi Fred e Roxanne sono i tuoi figli- disse poi la donna che si ricordava benissimo quando James aveva detto che i due nuovi battitori erano i figli di Angelina.

-si sono venuti qui ieri- disse George.

-mi sembrava un po' strano che mangiassero come dei Weasley quei due- disse Ron per poi prendersi uno scappellotto da parte della sorella.

-hai dato anche i nostri nomi- disse Percy ricordandosi che Fred jr aveva come secondo nome il suo. George annuì.

-domani non voglio scuse dovete venire tutti e quattro. Chissà che faccia faranno quando scopriranno tutto- disse Charlie ricordandosi della faccia di sua figlia, della sua bellissima figlia.

-si, ma adesso devo andare a parlare assolutamente con loro altrimenti non so come portarli domani. Dove festeggiate?- chiese George.

-qui, sii puntuale- disse Molly per poi baciare il figlio sulla guancia e lasciarlo ritornare a casa.

Quando George si smaterializzò nel salotto di casa sua si sentiva molto più leggero. Il peso che aveva sul petto era finalmente scomparso e lui era felice. Si incamminò verso la cucina e sorrise vedendo le tre persone più importanti per lui mentre facevano colazione.

-buongiorno- disse l'uomo dando un bacio alla moglie che vedendo il suo sorriso sorrise di rimando.

-buongiorno. Tutto bene?- chiese poi mettendo una tazza di caffè davanti al marito.

-si tutto okay, domani abbiamo un matrimonio.- disse poi lasciando di stucco gli altri tre nella stanza.

Paura di un ricordoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora