➳capitolo 25

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Kirishima's pov

Il weekend arriva in uno schiocco di dita.
Chiudo gli occhi e, una volta che li riapro, guardo sul telefono, accorgendomi che è sabato.

Sorrido contentissimo e salto giù dal letto con un'adrenalina irrefrenabile.
Dopo che Joe mi aveva fatto leggere quel volantino, ho iniziato ad allenarmi tutti i giorni, aumentando le ore e i chili dei pesi.

Dovrei avere i muscoli indolenziti, ma l'emozione che provo in questo momento resetta tutta la fatica accumulata per quegli allenamenti, per lo studio e per il lavoro.

In quei pochi giorni che mancavano all'arrivo del weekend ho mangiato più proteine del solito.
Vado in bagno e mi guardo allo specchio.

I bicipiti sono aumentati di volume, non di molto, ma ne vado comunque fiero. Le mie gambe ora dovrebbero avere più resistenza, e mi sono allenato anche a regolare il fiato.

Sono molto soddisfatto dei miei piccoli ma comunque rilevanti successi.
Do bacini leggeri sul viso a Kacchan.
"Piccolo, oggi è il giorno della gara"

Borbotta qualcosa di incomprensibile e si gira dall'altro lato.
Ridacchio e gli do un lieve morsetto sulla guancia, gesto che gli fa socchiudere gli occhi.

Mi guarda con uno sguardo assonnato e un po' irritato.
"Solo io posso darti i morsi."
"Buongiorno" ridacchio

Si stiracchia e si mette seduto, con i capelli sparati per aria.
Scoppio a ridere per le sue condizioni e mi becco uno schiaffo sul braccio.
"Ma che cazzo..." Inizia a palparmi il bicipite, quasi stesse in un sogno.

"Cosa?" Lo guardo divertito.
"Da quando hai questi bicipiti così duri oh" mi guarda.
"Bhe...in questi giorni mi sono allenato molto, in modo da essere in forma per la gara, non mi hai visto?"
"Non pensavo saresti migliorato così tanto...gran bel lavoro" mi da una pacca sul petto.

Rido nuovamente e andiamo insieme in cucina. Faccio una colazione proteica, mentre Kacchan beve un cappuccino.

Preparo velocemente uno zainetto con il necessario e, appena in tempo, prendiamo l'autobus, che si ferma in un paesello un po' lontano da dove si terrà questa gara.

Essendomi studiato bene il tragitto, una volta scesi facciamo a piedi un piccolo tratto, che porta ad una foresta.
L'aria fresca mi invade i polmoni, e io la accolgo ben volentieri.

Ormai i motori delle macchine sono lontani, e si sente solo il fruscio delle foglie e qualche uccellino mattiniero che cinguetta.

Bakugou's pov

Kiri per tutto il tragitto sorride come un deficiente al nulla.
Però ciò fa sorridere a mia volta.

È terribilmente tenero...

Notiamo diversi cartelli, attaccati agli alberi, che ci indicano la strada verso il luogo dove avrebbe avuto inizio la gara.

Non ho mai visto Kiri così emozionato, felice, spensierato, e anche un po' agitato.

Arriviamo laddove erano riuniti tutti gli altri partecipanti. Coloro che avevano organizzato tutto fanno una sorta di appello, e aspettiamo qualche altro minuto, nei quali arrivano altri concorrenti.

Kiri intanto aveva poggiato lo zainetto su un tavolo, dove erano ammassati quelli degli altri, e lo vedevo torturarsi le mani.

Metto una mano sulle sue e lui mi guarda.
"Calmati... spaccherai" mormoro.
Lui mi rivolge uno dei suoi magnifici sorrisi, con il quale sembra ringraziarmi.

Faccio un lieve sorrisetto e distolgo lo sguardo, un po' rosso sulle guance.
Gli organizzatori iniziano a spiegare le varie regole: regole di cui non me ne potrebbe fregare di meno perché, se fossi stato umano, avrei fatto il cazzo che mi pareva.

Ma Kiri sembra fin troppo interessato, e ne approfitto per osservarlo di sfuggita.

"Lì, nel capannone, ci stanno degli spogliatoi, uno maschile e uno femminile, dove troverete gli indumenti con il quale dovrete partecipare alla gara"

Il rosso ha ormai una faccia da bimbo, incantato da ogni singola parola che esce da quelle bocche.

Ci penserò io ad essere competitivo.

"Troverete anche vari oggetti che vi torneranno utili e una bandana, che ognuno avrà di un diverso colore, e dovrete legarvi ben stretta al bicipite. Se non ci sono domande, potete andare a cambiarvi"

Tutti si scambiano sguardi curiosi, quasi aspettando che qualcuno facesse la fatidica domanda.
Ma nessuno parlò.

"Bene allora, andatevi a cambiare e poi tornate qui"

Una mandria di persone si precipita verso gli spogliatoi e, una volta entrato, Kiri apre l'armadietto, emozionato, tirando fuori gli indumenti ben piegati.

Lo osservo mentre si cambia, e poco ci manca che lo rispoglio e me lo faccio.
Pantaloni militari e canotta nera.
Gli sta tutto semplicemente da Dio.

[per farvi capire quanto Kiri sia sexy, guardate foto del capitolo ;)]

Si lega la bandana al bicipite e fruga nello zainetto, studiando i vari oggetti che gli sono stati forniti.
Quando lo spogliatoio è mezzo vuoto, inizio a frugare negli armadietti rimasti chiusi.

"Cosa fai?!" Mi sussurra Kirishima, guardandosi intorno.
"Rilassati, non c'è più nessuno" affermo.
"E comunque cerco un completo come il vostro, d'altronde anche io sono un concorrente"

Il rosso ridacchia poco e mi aiuta nella ricerca.
Finalmente trovo ciò che stavo cercando ma, invece di esserci una canotta nera, trovo una felpa senza maniche e una giacca militare.

Meglio di niente.
E poi, voglio provocare Kiri.
Se lui, con tutti quei muscoli, ci sta divinamente, staranno bene pure a me no?

Mi cambio velocemente, e lo vedo mordersi il labbro inferiore.
"Ma è come se fossimo una squadra, noi due?" Mi osserva.
"Credo di sì, in ogni caso se vinciamo la metà è mia"
"Ah sì?" Fa un sorrisetto divertito.
"Ovvio, io ti aiuterò"
"Non è contro le regole?"

"Ma che cazzo ti frega insomma, devi essere competitivo, e visto che non ci riesci ci sono io apposta per questo"
"Va bene va bene, ora andiamo" dice ridacchiando, ed esce velocemente.

Arrivati lì, spiegano come inizierà la gara, e quali sono gli ostacoli da superare.

"Chi troverà per primo la bandierina del colore della propria bandana, dovrà trovare la strada per tornare indietro e arrivare qui"

Insomma, un gioco da ragazzi.

I concorrenti vengono bendati e portati in un punto a caso del bosco, ognuno abbastanza lontano dall'altro e, non appena daranno il via, devono riuscire ad orientarsi con la mappa che gli hanno fornito.

Ma fortunatamente Kiri aveva me.

Mentre viene portato dentro il bosco, mi guardo intorno.

Noto delle telecamere nascoste tra le chiome degli alberi, probabilmente per accertarsi che nessuno bari o accorrere nel caso qualcuno si dovesse sentire male.

Merda...devo trovare un punto nascosto per parlare con Kiri.

Uno degli organizzatori lascia il rosso nel punto prestabilito per lui, e si allontana velocemente.

Si sente un suono stridulo molto forte, segno dell'inizio della gara.

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