➳capitolo 2

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Bakugou's pov

Apro la porta di casa e sbuffo lanciando lo zaino sul tavolo del salone.

Che giornata di merda

Mi faccio un panino veloce, sedendomi poi sul divano e vedendo cosa c'è in tv.

Sono Bakugou Katsuki e sinceramente non ho sbatti di fare le presentazioni. Perciò sarò breve. Sono all'ultimo anno delle superiori, facevo palestra, ho smesso perché non ci arrivavo con i soldi. Non ho una buona fama tra i miei coetanei. Diciamo che la gente tende a starmi lontana.

Come dicono loro ho un
caratteraccio che se non sistemo mi si ritorcerà contro.

Tsk. Sfigati.

Onestamente del parere delle persone mi ci pulisco il culo. Se il mio carattere è questo non posso farci nulla. Perciò o lo accettano o spariscono. Semplice.

Finisco il panino e vado in camera per fare i compiti, dato che dopo devo andare a lavoro.

Lavoro in supermercato come commesso. Fa un po' schifo, ma mi serviva qualcosa per pagare l'affitto.

Appena finisco di fare matematica mi stiracchio. Guardo l'ora e notando che è presto, decido di farmi una doccia veloce.

Stavo pensando di prendere un altro lavoro. Sono un po' risicato con i soldi e questa cosa mi innervosisce. Non vedo l'ora di finire scuola e prendermi un lavoro decente.

Sono in un superiore di informatica. Perciò dovrei trovare un lavoro come si deve una volta finita scuola.

Esco dalla doccia e mi asciugo velocemente, notando l'orario.

Merda, se non mi sbrigo faccio tardi

Mi vesto velocemente e una volta afferrate le chiavi di casa corro fuori, andando verso il supermercato. Sono riuscito a trovare lavoro vicino casa, perciò me la faccio a piedi.

Anche perché non ho la macchina e neanche se mi pagano salgo sui mezzi pubblici. Tutta quella gente, ew.

Una volta entrato mi metto la maglia del negozio e inizio il mio turno.

Dopo diverse ore finisco, tornando a casa che è ormai sera.

Oggi fa più freddo del solito, si sente che siamo in pieno febbraio. Non mi dispiace il freddo, ma non quando sono in giro. Grugnisco, sotterrando bocca e naso all'interno della mia sciarpa, mettendo le mani nelle tasche dei jeans.

Cammino velocemente e poco dopo arrivo a casa. Mi tolgo giubbotto e sciarpa e velocemente mi infilo il pigiama, mi lavo i denti e vado sotto le coperte.

Ma ovviamente il genio che è in me non ha chiuso la finestra della stanza, infatti sta entrando pure Gesù. Grugnisco, mi siedo e guardo la finestra.

È chiusa

La finestra è fottutamente chiusa-

"ma che cazzo-" il vento si alza più forte e davanti al mio letto compare una specie di portale, da cui esce una vecchia decrepita.

Mi si blocca il fiato e sto paralizzato sul letto, guardando fisso la vecchia e quel coso da cui è uscita.
"chi cazzo sei!?" mi alzo in piedi, con gli occhi sgranati, camminando dalla parte opposta a lei.

Deglutisco quando il vento si alza "Bakugou Katsuki?"
"come sai il mio nome!? Chi cazzo sei!?" lei ride, facendomi innervosire di più.

"un bel ragazzo come te...rovinato dal suo carattere. Non la trovi una cosa buffa?" alzo un sopracciglio, guardandola confuso.
"vattene da casa mia vecchiaccia! Tornatene dentro a quel...coso"

Lei si avvicina, a passo lento, con in volto un'espressione rilassata. Le tremano lievemente le mani, per via della sua età. La cipolla che racchiude i suoi capelli grigi è ben ordinata, mossa nemmeno da un filo di vento.

"è il momento di cambiare, Katsuki" "cosa- ma che vuole!"
"aiutarti"
"ma torni a giocare a burraco! Non mi serve l'aiuto di nessuno"

"da oggi, sarai l'angelo custode di un ragazzo. Per tornare umano, basta trovare ciò che c'è in fondo -fa una piccola pausa-...molto in fondo al tuo cuore"
"è una presa per il culo spero -inizio a ridere- io? Angelo custode? Ma siamo dentro una fiaba? Sparisca o chiamo la polizia"

Mi spingo sempre più verso il muro, vedendola avanzare con il suo fare rilassato verso di me.

La mia arroganza non l'ha scossa di un millimetro

"so bene che ti sembra strano, ragazzo. Ma vedi, devi guardare il mondo da una prospettiva diversa. Per esempio, cosa pensi dell'amore?"

Corrugo la fronte alla domanda.

Cazzo è? Una psicologa?

"una cosa stupida, che non mi serve" lei ride di nuovo, in modo flebile
"ti sbagli" "io non sbaglio mai"

"farai da angelo custode a un ragazzo, e rimarrai tale fino a quando la tua risposta non sarà diversa e anche il tuo carattere. È un ragazzo che ha bisogno d'aiuto e atte-"
"non sono la babysitter di nessuno e ora smetta di dire cazzate!"

Ma chi cazzo è questa? Mi ha preso per caso come un pazzo che ha bisogno di una cura? Sto benissimo da solo, non ho bisogno di nessuno. E non farò da balia a nessuno.

"ormai è deciso Katsuki, buon lavoro"

"cosa- no!" due secondi dopo vengo risucchiato dal portale, ritrovandomi dentro una stanza buia, ai piedi di un letto, con indosso un'orrenda tutina attillata bianca e delle ali del medesimo colore sulla schiena.

Questo è un sogno, è sicuramente un sogno

Non può essere reale...

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