➳capitolo 18

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Kirishima's pov

A scuola girano ancora delle voci su di me e il mio "amico immaginario", ma ormai non gli dò più peso.

Sono stanco, di ogni cosa. Stanco di dover sentire sempre mormorii nel corridoio, mentre cammino, e costringermi a guardarli storto per farli smettere.

Stanco della scuola, di dover stare in un posto pieno di gente orribile, che giudica all'apparenza.
Stanco di dover avere professori che, oltre a riempirmi di compiti, si preoccupano in modo ossessivo per la mia salute soltanto ora.

Le persone si accorgono della tua esistenza solo quando ti accade qualcosa di brutto o sparlano di te.
O anche quando vedono che, veramente, sei al limite, sei a pezzi.

Sono stanco anche dal lavoro. Mi sto sgobbando come un mulo.

"Ehy Kiri, va tutto bene?" Mi chiede Kacchan, distogliendomi da quei pensieri. In questo momento stiamo dietro la scuola, quindi non c'è pericolo che qualcuno ci ascolti.

Come se ormai importasse...

"Non proprio...sono distrutto" lo abbraccio, bisognoso di quel gesto, e lui mi stringe a se.
Sento una tempesta di emozioni scatenarsi dentro di me.

Rabbia per quelli che mi parlano alle spalle. Rimorso per Monoma. Preoccupazione per la mia salute.
Ma anche una sensazione piacevole, provocata da quelle braccia possenti che mi tengono attaccato a lui.

Chiudo gli occhi, cercando di rilassarmi, sentendo la sua mano tra i miei capelli.

In questi ultimi giorni ho dormito veramente male...l'unica cosa piacevole è Kacchan al mio fianco.

"Andrà tutto per il meglio, va bene?" Mormora, un po' a disagio.
Per Kacchan è difficile confortarmi, ma apprezzo il gesto. Sorrido, con il viso nascosto tra i suoi pettorali, e annuisco.

Sfortunatamente sento la campanella, segno dell'inizio delle lezioni.
Mi stacco, controvoglia, e sospiro.
Il biondo mi dà una pacca sulla petto e sussulto per il gesto, per poi guardarlo.

"Molto tosto questo petto" fa un sorrisetto e ridacchio.

Come ho fatto finora a stare senza di te..?

Entro e mi dirigo verso la classe.
Mi siedo e provo a seguire, per quel che riesco. A metà lezione qualcuno bussa alla porta.

La bidella si affaccia, dopo l' "avanti" dell'insegnante.
"Kirishima Eijirou è atteso in presidenza"
Rieccoli, i mormorii.

Anche il professore mi guarda con aria interrogatoria. Faccio spallucce ed esco dalla classe.

Vuole punirmi per la rissa di qualche giorno fa? No, ero stato già convocato per quello, e aveva deciso soltanto di farmi venire il pomeriggio, per due settimane, a pulire insieme ai bidelli.

Per "stanco dalla scuola" intendevo anche questo, prima, oltre che allo studio.

Entro timidamente.
"Salve preside" mormoro, a disagio
"Buongiorno Kirishima" mi guarda, seduto sulla sua sedia, con le mani sul tavolo.

Sono sempre stato un bravo studente, e quasi mi vergognavo a ritrovarmi lì, per la seconda volta.

Kacchan, come suo solito, lo sta squadrando, sebbene l'abbia già visto. Sta seduto sulla sedia accanto alla mia, e ha una mano sulla mia coscia.

Non so se vuole infondermi sicurezza, o è solo per poggiare la mano da qualche parte.

"Kirishima, come tutti i miei colleghi, sono ormai seriamente preoccupato per la tua salute"

Eccone un altro...

"Preside, sto bene, veramente, non crederà anche lei alle voci che girano..." Dal mio tono pare quasi che lo stia accusando di ciò, ma solo perché è quello che mi è sembrato.

"Assolutamente no, ragazzo, ne girano di brutte parole qui" mi spiega
"Ma se queste informazioni diventano via via più diffuse e fondate...allora inizio a porre un po' di fiducia in esse"

"Cosa intende...?" Mormoro, un po' deluso. Terribilmente deluso.
"Da quando è successa...quella cosa, ho iniziato a tenerti d'occhio, Kiri"

La prego non me lo faccia ricordare...

"L'ho fatto perché, prima di essere un preside, sono un padre, e so che momenti come quello che hai passato tu non si superano facilmente, ma ho notato, invece, che sei stato terribilmente forte"

A quanto pare...

"Ora però ho paura che tu stia avendo un altro crollo emotivo...so che quest'anno è più difficile del solito, soprattutto perché hai anche un lavoro, e se in qualche modo posso aiutarti, mi piacerebbe farlo" conclude

In fondo è gentile nei miei confronti, ma purtroppo continua a parlare...

"Le voci che girano su di te, Kiri, affermano che tu parli da solo, passi più tempo in disparte, allontanandoti dalle poche persone con cui hai legato, e non dai una spiegazione a nessuno di questo, il che non contraddico" fa un lieve sospiro.

"Inoltre ti hanno...sentito fare degli strani versi in bagno...forse ansimare, quasi avessi problemi a respirare"

Divento paonazzo. Kacchan deglutisce e stringe forte la mano sulla mia coscia.

Bakugou's pov

Cazzo cazzo cazzo

Ora sto iniziando a pentirmi di ciò che ho fatto, nonostante qualche giorno sia accaduto di nuovo.
Mi sono lasciato trasportare dagli ormoni e dai fottuti muscoli sexy di Kirishima quella prima volta...

Oh fanculo! Nemmeno qualcosa di diverso posso fare!

Il rosso sta ormai per esplodere, per quanto è paonazzo.
"I-io..." Balbetta
"Purtroppo questo tuo comportamento aggrava anche sulla tua condotta: rissa in corridoio, fuga dalla scuola durante l'orario scolastico, e i voti stanno calando."

Abbassa la testa, mentre il preside continua a farlo a pezzi, lentamente, con le sue parole.

Perché gli adulti non possono farsi semplicemente i cazzi loro e lasciare che risolviamo da soli i nostri problemi?

Se avesse voluto, Kiri glieli avrebbe detti subito i disagi che aveva.
Se non l'ha fatto un motivo ci sarà.

"Se non migliori al più presto e non ti fai aiutare, dovrò chiamare i tuoi genitori" conclude.
Kirishima sbianca.
"No, la prego, non li chiami" lo supplica, con un tono che riconosco bene.
Sta trattenendo le lacrime.

"Non ho molte scelte" il preside sembra dispiaciuto per quella sua scelta. Ma è solo uno stronzo.

"Quale altre soluzioni ha? Accetto qualsiasi proposta ha da darmi, tranne questa, la supplico" lo guarda con uno sguardo che mi spezza il cuore in mille pezzi.

Perché si comporta in modo così disperato?

"Potrei ritirarti dalla tua punizione una volta a settimana e, in quel giorno, andrai a fare visita alla psicologa della scuola, così che le parli e cerchi di sfogarti..." ha il tono di uno che sa bene ciò che fa.
E mi fa innervosire.

Kirishima non risponde, guardando a terra, con un'espressione stanca e triste. Sospiro e metto una mano sulla sua, accarezzandogliela con il pollice. È l'unica cosa che posso fare.

Ma dovrò prendere anche io delle importanti decisioni...per colpa mia sta vivendo i peggio momenti.
Dovrò allontanarmi... così nessuno potrà vederlo parlare da solo e ritenerlo un pazzo.

Non mi sarei dovuto mai affezionare così tanto...

"Allora?" Le parole del preside sembrano risvegliare entrambi.
Kirishima annuisce lievemente.
"D'accordo allora, la psicologa è presente qui ogni venerdì dalle 16 alle 17" il rosso continua ad annuire, con uno sguardo assente.

"Grazie per la partecipazione, Kirishima" fa un lieve sorriso, facendolo passare per uno paterno.

Vaffanculo anche a te.

non scordarti di me [Kiribaku♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora