➳capitolo 36

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Kirishima's pov

È ormai passato un anno da quando Kacchan è entrato a far parte della mia vita.

Abbiamo passato insieme qualsiasi attimo, ogni singolo secondo lui l'ha reso semplicemente indimenticabile.

Natale, capodanno, Pasqua, la festa di Denki, bagni notturni al mare....

Se qualcuno conoscesse la nostra storia potrebbe scriverci un libro.

Ma quel qualcuno riuscirebbe a scrivere a parole quel tornado di emozioni che abbiamo vissuto insieme?

In ogni caso, ora il destino me lo sta portando via...per sempre.
O forse no...

Non sono mai stato un ragazzo pessimista, ma l'unica cosa che al momento riesco a sentire è un vuoto, timore per il futuro al solo pensiero di non averlo più accanto.

E, in questo periodo, è lui a farmi distrarre, ad essere spensierato nonostante il dolore.

Perché la sofferenza è condivisa.
Ma io sono fragile e mi faccio travolgere così facilmente anche se, dietro una maschera, mostro di essere felice.

Quello forte è sempre stato Kacchan, il mio angelico biondo...
Lui, menefreghista e tosto com'è, riesce a sconfiggere ogni emozione negativa.

Io lo stimo, oltre ad amarlo follemente.
È un punto di riferimento, una persona da cui prendere esempio.

Non per la violenza, ma...per la sua corazza così resistente, quella muraglia invalicabile, di cui apre i portoni solo a chi pensa che lo meriti.

Dopo quella volta al dirupo, in alcuni giorni il biondo si sentiva svanire, e io sono stato con la perenne ansia di non essere pronto a dirgli addio.

"Quando sarà il momento ne sarò più che sicuro...ora godiamoci questi giorni insieme" mi aveva detto, ed io sorrisi lievemente, gli occhi incatenati ai suoi così profondi.

E quell'attimo, purtroppo arrivò.
Mi aveva scosso con frenesia quella sera, ma solo il suo tocco mi fece spalancare gli occhi.

Ci guardammo per qualche attimo, poi mi pervase di nuovo quel vuoto, e un nodo alla gola quasi mi impediva il respiro.

Lo stavo per perdere...

Mi alzo velocemente e lo vesto con pantaloncini attillati e una mia felpa rossa: la mia preferita.

Ma, in confronto a Kacchan, ora era solo tessuto, non aveva più quell'importanza.
Spero che, da adesso, avrà un valore speciale per lui.

"Scrivimi..l'indirizzo..." Mi sussurra con voce fioca.
Annuisco e gli alzo la manica, scrivendogli sul braccio, con il pennarello indelebile, il mio indirizzo

Faccio un lieve sorrisetto e gli sistemo meglio il braccialetto che gli avevo comprato e gli avevo consegnato tempo fa.

Alzo la testa, e i nostri sguardi sembrano attirarsi come due calamite, non riuscendo a respingere l'altro o a staccarsi.

Sorrido, ma sento delle lacrime amare scivolare sulle mie labbra, e la stanza, prima così silenziosa, ora rimbomba di miei struggenti singhiozzi.

"K-kiri..n-no ti prego.." la tristezza prende possesso anche del suo viso, i suoi occhi diventano sempre più lucidi e rossi, e le sue guance umide.

Mi prende da dietro la nuca, facendomi poggiare la testa sul suo petto, mentre i nostri singhiozzi si mescolano e riempiono la stanza.

"A-andrà tutto b-bene.." mi mormora, stringendo di più la presa con le braccia intorno a me, e lo stesso faccio io.

non scordarti di me [Kiribaku♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora