Ho fatto un casino

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17. Ho fatto un casino

Una nuova settimana ha inizio e si spera sia meno frenetica delle precedenti, anche se con il mio doppio lavoro e casa la vedo molto dura, oggi non so per quale misterioso miracolo non devo lavorare mattina da Sofia e pomeriggio in Honiro, ma solo stamattina da Sofia per rifinire alcune foto che abbiamo scattato la scorsa settimana e che dobbiamo consegnare domani, mentre in Honiro, oggi è il mio day off, mentre per Niccolò no.

Siccome di dormire non se ne parla più, decido di alzarmi e di andare a farmi una bella doccia per svegliarmi, ma Nic non me lo permette perché ho il suo braccio stretto intorno alla vita e nonostante io provi a toglierlo senza svegliarlo, non ci riesco, aumenta sempre di più la presa, se stringe un altro po' non respirerò più.

-Amò, è presto, daje torna a dormì-dice Niccolò cercando di convincermi a non scappare

-Ma non stavi dormendo?-domando

-Sì, ma poi la mia ragazza stava a pianificà na fuga e l'ho dovuta fermà

-Sono ancora le 6, forse hai ragione, dovrei tornare a dormire

-O fare altro


-Tu non avevi sonno?

-Sto a scherzà, dai, vieni qui così t'addormenti-dice per poi farmi usare il suo petto come cuscino, sapendo perfettamente che è il mio posto preferito e quanto ami addormentarmi sentendo i nostri cuori battere sulla stessa frequenza.

Vengo svegliata dai dei baci, sicuramente è Spugna che è salito sul letto e ci dice di alzarci e non ignorare la sveglia, infatti tento di mandarlo via, ma solo quando sento la risata del mio ragazzo capisco che sono suoi i baci e non di quel povero cane che ci sopporta giornalmente

-Amò se te svegli vedrai che c'è na sorpresa per te-dice Niccolò tentando di ricattarmi

-Non ci casco, so che non c'è niente e che lo stai a dì solo per farmi alzare-dico nascondendo la testa sotto il cuscino come quand'ero piccola e non volevo andare a scuola

-Peggio per te, vordì che sti cornetti me li magnerò da solo

-E va bene mi alzo, ma se scopro che m'hai detto una cazzata, non te la do per un mese-dico per poi mettermi a sedere nel letto e trovare il mio ragazzo con un vassoio poggiato sul comodino con sopra i cornetti e il caffè, non mi ha detto una cazzata.

Mi guarda e ride nel vedermi scervellare su come abbia fatto a fare tutto di nascosto da me, però siccome ho fame e non ho voglia di perdermi in chiacchiere inutili, decido di ringraziare adeguatamente e calorosamente il mio ragazzo per poi costringerlo a mettersi anche lui sul letto fregandocene delle briciole che faremo, perché fortunatamente sono riuscita a far comprare alla mamma di Tommaso uno di quei cosi per raccogliere le briciole, ed è già in uso da qualche giorno in casa Moriconi-Santoro.

Prendo il cellulare per scattare una foto alla colazione, ma un messaggio di Andrea mi manda nel panico, è di oltre un'ora fa, penso di essere diventata dello stesso bianco delle pareti

Prendo il cellulare per scattare una foto alla colazione, ma un messaggio di Andrea mi manda nel panico, è di oltre un'ora fa, penso di essere diventata dello stesso bianco delle pareti

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