Moriconi, sei antipatico

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30.Moriconi, sei antipatico

Il giorno della partenza è arrivato e nonostante abbia deciso di prenotare l'aereo ho l'ansia solo per la reazione di Aura quando vedrà la casa, perché solo ora mi sto domandando se le piacerà. Non so realmente cosa aspettarmi oltre ai suoi innumerevoli insulti per aver fatto una cosa del genere, ma soprattutto per averglielo tenuto nascosto così a lungo, senza farle decidere neanche il colore delle pareti del bagno, o che tipo di interruttori le piacessero.

Sono le 9 di mattina e sto portando Spugna a casa di mia mamma perché lui non verrà con noi in Puglia, resterà a Roma e lo terranno i miei genitori in base ai loro impegni. A papà farà bene avere Spugna in casa così sarà costretto a portarlo giù per fare i suoi bisogni e farà attività fisica, dato che il mio cane quando lo si porta a fare la passeggiata tira come se fosse un cavallo e se non fai attenzioni un'attimo prima sei in piedi, quello dopo schiantato a terra.

Rido al ricordo di quella volta che Adriano e Nassi non riuscivano a portare Spugna perché ogni 2 secondi era uno strattone tanto da far arrendere i miei amici che per giorni si lamentavano di avere dolori alle braccia e di non riuscire a fare nulla, cambiandogli nome da Spugna in Furia, da quella sera non mi hanno più chiesto di portarlo a fare la passeggiata, però mi diverto a chiederglielo di tanto in tanto, soprattutto per vedere Nassi inventarsi scuse assurde.

Arrivo davanti casa di mamma e Spugna inizia a scodinzolare capendo dove siamo, parcheggio e lo faccio scendere, per poi prendere dal bagagliaio le sue cose: ciotole, croccantini, giochi, anche se conosce bene casa di mia mamma per farla stare più tranquilla la notte le ho portato delle traversine così in caso dovesse fare pipì non rovina nulla, almeno spero. Non faccio in tempo a citofonare che mamma ci ha già aperto il cancello, forse avendomi visto dalla finestra in leggera difficoltà tra il guinzaglio del mio cane e la sua "valigia", per mia fortuna l'ascensore è libero e non devo aspettare un'eternità, anche perché a quanto pare Spugna freme dalla voglia di liberarsi di me per stare con mamma forse conscio che sarà viziato come non mai in questo mese tra i miei genitori e i miei fratelli.

-Daje Spugna, sta calmo, ora usciamo-dico cercando di calmarlo visto che sta ammattendo nell'ascensore, prego che si sbrighi sto marchingegno perché tra un po' Spugna sfonda le porte pur di uscire, tanto da ricordare me quando le Iene mi hanno fatto lo scherzo ormai 2 anni fa.

Finalmente le porte si aprono e mi trovo davanti ad aspettarci mia mamma con un sorriso da far invidia a coloro che fanno le pubblicità dei dentifrici o dei dentisti

-Amore della nonna, vieni qua-dice mia mamma non appena vede Spugna, senza neanche degnarsi di salutare me, suo figlio.

-Ciao mamma, tutto bene grazie tu?-dico alzando gli occhi al cielo entrando in casa, ormai abituato ad essere snobbato da mia madre quando c'è Spugna

-Quanto te lamenti, a te te vedo sempre a sto cagnolone quasi mai, è vero amore?!

-Va bene, visto che qua non c'è bisogno di me, io vado.

-Scusa ma ndo credi d'annà?! Aura dove sta?

-Torno in villa a prendere Aura e andiamo in aeroporto co papà, ti ricordi? Puglia. Casa. Sorpresa.

-Me lo ricordo, volevo solo salutà Aura, ma non è che me stai a nasconde qualcosa?

-Tipo che so che morirò tra poche ore? Può essere.

-Niccolò basta co sta storia, vedrai le piacerà, ti insulterà e farà benissimo però sarà felice.

-Lo spero mà, io vado che mi ha già mandato due messaggi per sapere se sono vivo.

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