Nessuno mi ha fatto mai sentire così importante

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25.Nessuno mi ha fatto mai sentire così importante

Sono passati un paio di giorni da quando siamo andati in carcere da nostro padre, dalla scoperta che sta per morire, ma anche come non sia cambiato di una virgola nonostante la sua situazione. Come se non bastasse Maurizio, uno dei dottori di fiducia di Niccolò, si è preso del tempo per esaminare tutto ciò che gli abbiamo mandato, per poi confermarci che è tutto vero, e che è un miracolo che sia ancora vivo dati gli ultimi esiti degli esami che ha effettuato.

Su noi cinque ha avuto un brutto effetto quella visita: io ho dormito molto poco a causa degli incubi che si presentavano ogni volta che mi addormentavo, tanto da far rimanere sveglio Niccolò per essere sempre pronto a tranquillizzarmi, mio fratello non ha chiuso occhio per tutta la notte a causa del nervoso e della delusione, Andrea e Adriano neanche loro hanno chiuso occhio perché non riuscivano a capacitarsi dell'atteggiamento che ha avuto nei nostri confronti, mettici anche il jet lag, la prima notte non è stata il massimo per nessuno.

Le notti seguenti sono andate leggermente meglio, grazie anche alla nostra non ulteriore visita, le eventuali notizie le abbiamo dall'avvocato e per me potremmo continuare così, in modo da permetterci di tornare in Italia e di ritornare a vivere, ma soprattutto in modo da ritornare a convivere con Niccolò, che è la cosa che mi manca di più. Abbiamo dormito insieme solo la prima notte, poi è tornato tutto come d'accordo preso in precedenza ovvero: Andrea in camera con me, Niccolò con mio fratello e Adriano. 

Tutto ciò mi sembra surreale. Siamo a New York, ma di questa città non siamo riusciti a vedere nulla, perché ieri che avevamo intenzione di far fare i turisti ai ragazzi, abbiamo dato la caccia a nostra madre, per poi scoprire che ha abbandonato New York a Dicembre dello scorso anno con il suo nuovo compagno, senza lasciare un numero di telefono o un'eventuale nuovo indirizzo. Ho passato 3 ore a spulciare da cima affondo i suoi social su cui lei condivide tutta la sua vita, in tutte le foto che ha pubblicato da Dicembre ad oggi non c'è mai la localizzazione, peccato però, che in una foto ha taggato il suo nuovo compagno un certo William Johnson un noto banchiere.

Trovo il loro indirizzo grazie ad un'errore di Niccolò, ovvero quello di cliccare sul sito internet presente nella biografia e di guardarselo tutto pur non capendo la metà delle cose che c'erano scritte al suo interno, tranne la città dove si trova la banca: Cold Spring ad un ora di macchina da qui. Quindi stamattina andremo a farle una bella sorpresina, cercherò di convincere Andrea, Niccolò e Adriano a rimanere qui a New York, non voglio che assistano all'ennesimo esempio di scarso senso genitoriale. 

Finalmente suona la sveglia e posso smettere di fingere di dormire per non far preoccupare la mia amica e soprattutto per evitare che lo dica a Niccolò facendo allarmare anche lui inutilmente.

-Buongiorno, sei riuscita a dormire stanotte?-domando alla mia amica

-Buongiorno, fino alle 4 più o meno, poi nulla, tu?

-Più o meno lo stesso.

-Quando ammetterai che anche stanotte l'hai passata totalmente in bianco?

-Non l'ho passata totalmente in bianco, ho dormito un'oretta.

-Quindi in tre giorni hai dormito tre ore scarse, tra un po' il correttore non sarà più sufficiente.

-Lo so, ma non ci posso fare niente, di certo non posso andare ad acquistare dei sonniferi per colpa di quel coglione di mio padre.

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