Tutto questo sei tu

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5.

solo con Niccolò riesco a sentirmi completa.

Con questa consapevolezza io e Nic ci dirigiamo verso questa meta misteriosa, da qui ci sono varie possibili strade, ma la più comune sarebbe Via Condotti, la via per eccellenza dello shopping, ma conoscendo la persona al mio fianco non credo proprio andremo lì.

E infatti, ci dirigiamo verso Trastevere, lo guardo leggermente confusa non capendo bene cosa ci andiamo a fare a Trastevere e soprattutto perché tutto questo mistero, se dobbiamo semplicemente fare una passeggiata.

Stanca di tutto questo mistero lo fermo tirandolo per il polso, il contatto della mia mano sul suo polso ha un effetto strano su entrambi: io non riesco a togliere la mano, sembra come incollata, come se sapesse che a pochi centimetri c'è la sua mano sinistra dove porta ancora la fedina che gli ho regalato, mentre lui si ferma immediatamente e si gode quel contatto così strano, ma piacevole per entrambi.

Decido di ritornare lucida e di interrompere alla svelta quel contatto che dura da troppo per i miei gusti, infatti immediatamente tolgo la mano respirando affondo per mantenere la calma, mi devo ricordare di usare la razionalità altrimenti non ne usciamo interi da questo pomeriggio.

-Nic, mi dici dove stiamo andando e perché tutto questo mistero?-dico cercando di non far tremare la voce

-E' una sorpresa, si lo so non ami molto le sorprese, però fidati, questa ti piacerà, ne sono certo. Quindi, se vuoi, possiamo continuare nel nostro percorso-dice fingendo che pochi istanti fa non fosse successo nulla, io riesco solo ad annuire e continuare a camminare al suo fianco.

Durante il tragitto parliamo tranquillamente come due amici, stranamente è riuscito a farmi ridere su tutto il macello del matrimonio, ironizzando sulla mia futura suocera dandole addirittura un soprannome migliore del mio, ovvero, Crudelia del Mon. E' proprio vero quando dico che Tommaso e Niccolò sono i due opposti, con Tommaso non avrei mai potuto trascorrere un pomeriggio così tranquillo e improvvisato come con Niccolò, perché Tommaso non ama molto le cose improvvisate, preferisce più le cose organizzate nei minimi dettagli, quindi non lascia quasi mai spazio all'improvvisazione.

Niccolò invece è il re dell'improvvisazione, ricordo ancora quanti viaggi abbiamo organizzato io e lui su due piedi tra una data e l'altra o durante i periodi di pausa, oppure le uscite senza destinazione o programma per poi finire a mangiare un panino preso da un camioncino con sullo sfondo il Colosseo. Proprio il Colosseo, come il mare è stato testimone di tante cose, di tante promesse, di tanti progetti, di tanti baci, di tanti abbracci, di noi.

Sono talmente sovrappensiero che se non fosse per Niccolò che mi tira verso di se, sarei stata tranquillamente investita da un motorino di quelli che girano per fare le consegne a domicilio. Mi ritrovo con le mani sul suo petto e con il viso che quasi sfiora il suo, abbasso lo sguardo concentrandomi sulle mie mani così da non incontrare il suo sguardo, perché ho paura della mia reazione, improvvisamente sento le braccia di Niccolò che mi stringono a se in un abbraccio, uno di quelli che ho sempre amato, che mi hanno sempre aggiustata, ed io timidamente ricambio quell'abbraccio felicissima.

-Ma ndo c'è l'hai testa bimba?-dice Niccolò mentre mi stringe più forte a se, lasciandomi qualche bacio tra i capelli

-Dove è giusto che stia-rispondo senza pensarci molto

-Ovvero?

-Tra le nuvole, tra i ricordi, da te

Amati Sempre 2//UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora