Chi cazzo è quella con il bambino?

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34. Chi cazzo è quella con il bambino?

-Niccolò, ciao! Da quanto tempo!-mi sento chiamare, ma non riconosco la voce fino a quando non incrocio il suo sguardo.

Non la vedevo da anni, era una delle mie più care amiche, ma per colpa del mio successo e del suo lavoro, non ci eravamo più visti. Non la trovavo affatto cambiata, o meglio un cambiamento c'era stato, ma non era fisico, al suo fianco c'era un passeggino con dentro un bambino identico a lei.

-Mamma, mamma- dice questo bimbo nel passeggino sporgendosi verso la mia amica per richiamare la sua attenzione. Sentire chiamare mamma una mia coetanea è strano, immediatamente ho sentito crescere dentro di me quel desiderio che c'è da un po', ovvero quello di diventare papà, non riesco a distogliere lo sguardo da questo bambino paffutello e bellissimo con questi occhioni marroni come quelli di sua mamma.

-Ciao piccolino, io sono Niccolò un'amico della mamma tu come ti chiami?-domando abbassandomi alla sua altezza

-Checco-risponde lui semplicemente osservando i miei numerosi tatuaggi colorati

-Mamma ha scelto davvero un bel nome-dico accarezzando la pelle così morbida e profumata di Checco, anche se presumo che il suo nome intero sia Francesco, mi alzo e distolgo lo sguardo dal piccolino, che però afferra il mio dito trattenendomi vicino a lui.

-Melissa ciao, è tantissimo che non ci vediamo-dico salutando la mia amica

-Ne sono passati di anni, è vero, non credevo venissi in questa spiaggia.

-Sì, sono venuto qui oggi con i miei amici, volevamo essere più liberi e qui c'era meno gente rispetto ad altre spiagge-dico indicando il tavolo dove ci sono i miei amici che ci guardano confusi, tranne Adriano che le fa un cenno di saluto con la testa che sembra felice di rivedere Melissa, dato che anche lui la conosce bene.

-Avete fatto bene, qui sono abituati a vedere personaggi famosi-dice facendo riferimento alla mia fama

-Tu invece che ci fai qui?-chiedo

-Ho portato Francesco a fare una passeggiata, alloggiamo nella famosa casa al mare dei miei genitori e non appena posso ci vengo dato che a Roma non ci sto volentieri.

-Cosa è successo?

-Il papà di Francesco mi ha lasciata quando ho scoperto di essere incinta e vivo con la costante paura che possa risvegliarsi e volerlo riconoscere portandomelo via.

-Mi dispiace, senti, noi stiamo andando a pranzo nel ristorante qui vicino. Ti va di unirti a noi?-domando, conoscendo i miei amici, certo che non avrebbero fatto storie e in più, nonostante ci fosse Aura di Melissa mi potevo fidare.

-Non voglio essere di troppo Nic, andate tranquillamente, ci vediamo.

-Mamma. Fame.-interrompe Francesco facendomi ridere

-Sto pischello ha capito tutto della vita!-esclama Adriano avvicinandosi a noi per salutare la nostra amica, per poi invitarla anche lui a pranzo.

-Daje Melì venite co noi, nun vorrai fa morì de fame tuo fijo, tra npo' se magna er dito de Niccolò.-dice Adriano facendoci ridere

-E va bene, ma solo per stavolta-dice arrendendosi la nostra amica.

Facciamo segno agli altri che ci raggiungono e prima di andare facciamo le presentazioni di turno e tutti rimangono folgorati da Francesco che non molla la mia mano neanche per un secondo. Ci avviamo verso il ristorante, durante il tragitto Cocco, Max e Clemente mi prendono in disparte preoccupati della mia amica, pensandone di ogni, anche che la storia del papà del bambino sia una bufala e che in realtà lei lavori per qualche giornale di gossip. Li tranquillizzo perché il lavoro di Melissa non è assolutamente legalo al giornalismo o simili, ma bensì lavora in un'agenzia assicurativa, quindi le loro paure sono inutili e infondate.

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