Arriviamo in hotel e scopriamo che ci hanno potuto riservare solo una camera doppia e una tripla, a causa del poco preavviso con cui Adriano, soprannominato da Gioia e Andrea, Salvatore Terzo, ha prenotato. Prendiamo le chiavi delle stanze e in ascensore cerchiamo delle soluzioni, tutti vorrebbero dare la doppia a me e Niccolò ma ovviamente mio fratello non è d'accordo perché non vuole sapere che nella stanza adiacente a dove dorme lui, c'è sua sorella che potrebbe star facendo l'amore col suo ragazzo, quindi per evitare che mio fratello si piazzi fuori dalla camera o installi delle telecamere, abbandoniamo questa opzione per poi decidere che nella tripla dormono gli uomini quindi: Adri, Nicco e mio fratello, mentre nella doppia io e Andrea. Raggiunto questo accordo che fa stare tranquilli tutti, lasciamo le valigie in camera e ci rinfreschiamo per riprenderci dal viaggio, soprattutto i ragazzi che si sono fatti 9 ore di volo con un preavviso di 1 ora massimo, io e la mia amica ne approfittiamo per cambiarci indossando qualcosa di leggermente più pesante dato che qui a New York, rispetto a Los Angeles la temperatura è più bassa.
Mandiamo un messaggio ai ragazzi per vedere a che punto sono e stranamente, pur essendosi fatti tutti e tre la doccia, sono pronti, soprattutto il mio ragazzo che di solito quando entra in doccia ci mette un sacco di tempo, tanto da farmi pensare che, forse, nella doccia c'è qualche fantasma che esce solo quando c'è lui, perché non trovo un'altra spiegazione. Bussano alla porta ed è Niccolò che vuole una felpa perfettamente cosciente che la metà delle felpe che mi sono portata sono sue o comunque sono mie ma di una taglia leggermente grande perché non le amo aderenti, ma bensì un po' larghe, motivo per il quale, spesso e volentieri faccio shopping nel suo armadio. Entra e prende la prima che gli capita a tiro che, per sua fortuna è la felpa di Gucci bianca con il logo in stile anni 80.
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-E questa come si trova qui?-domanda il mio ragazzo
-Sei serio?
-Sì, non ricordavo di averla e soprattutto non ricordavo che te l'eri messa in valigia
-Urge una cura di fosforo non appena torniamo a Roma
-Potrò non ricordarmi cosa ho nel mio guardaroba, ma mi ricordo tutti i testi delle mie canzoni-dice fiero di sé, indossando la felpa, mentre io e Andrea ci guardiamo e ridiamo della sua ultima affermazione.
-Che c'avete da ride voi due?-domanda guardandoci come fossimo due aliene
-Mi ricordo tutti i testi delle mie canzoni-dico imitando la sua voce
-E' vero che c'avete da dì?
-Bhe diciamo che proprio tutti tutti i testi non te li ricordi, infatti ai concerti spesso e volentieri sbagli
-Colpa della tensione
-Va bene Niccolò, ti crediamo, tanto Maurizio quando tornate a Roma ti prescrive il fosforo senza dubbio-dice la mia amica ridendo
