Ho cambiato i piani per te

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26. Ho cambiato piani per te

Dalla gioia di essere amata.

Continuiamo la nostra giornata, ed è ormai ora di pranzo inoltrata e la fame inizia a farsi sentire con insistenza così iniziamo a bisticciare su dove andare perché Nic vuole andare a Shake Shack per mangiare schifezze, mentre io vorrei mangiare qualcosa che non siano hamburger, patatine etc, ma siccome è da stamattina che decido io cosa fare, accontento il mio ragazzo e andiamo a mangiare in questo famosissimo fast food.

Per fortuna è vicino all'Empire State Builing quindi non occorre che prendiamo qualche mezzo, almeno ci godiamo l'aria fresca che c'è oggi e non solo quella di una camera d'albergo o di un taxi o ancor peggio di un carcere o di uno studio d'avvocato.

-Amò smettila de pensá che se sente er rumore delle rotelline del tuo cervello-dice il mio ragazzo facendomi ritornare da lui

-Hai ragione, scusa-dico dispiaciuta trovando interessante il marciapiede su cui stiamo camminando.

-Aura, non devi scusarti è che me fa male vederti star male pe i tuoi genitori-dice facendomi fermare

-Nicco, io ti amo, ma mi sembra di renderti la vita impossibile prima Tommaso, ora i miei genitori, manca solo la resa dei conti con la tua ex. Come fai a stare con me? Potresti essere felice a Roma con un'altra persona al tuo fianco meno complessata di me e invece...sei qui a New York perché mio padre ancora una volta ci ha cambiato i piani.

-Aura, smettila di dire cazzate! Io ti amo e non vorrei nessun'altra persona al mio fianco, ho provato a fare ciò che mi hai scritto in quella lettera ma non ci sono mai riuscito perché ci siamo stravolti la vita dal primo istante. Ho cambiato piani per te e lo rifarei altre mille volte perché sei l'unica persona che voglio al mio fianco.

-Come fai a non stancarti di me?

-Perché so innamorato de te. De quella testa dura che te ritrovi. De quella voglia de spaccá er mondo che c'hai. Dell'Aura paladina della giustizia che difenne sempre tutti. Perché te devi fa' sempre mille complessi?

-Perché per ogni istante di felicità con te ne ho il doppio di sofferenza e non voglio che anche questa volta debba soffrire a causa loro. 

-Te fidi de me?

-Sí

-Qualsiasi cosa accada nessuno di noi due soffrirà, a costo de spaccá la faccia a qualcuno. Te lo giuro. Me credi?

-Sí, ti credo-dico per poi abbracciarlo forte come se avessi paura che da un momento all'altro possano separarci, paura che ho costantemente da quando siamo qui, da dopo l'unica volta che siamo andati in carcere, a questi pensieri le lacrime decidono di uscire senza che io riesca a fermarle. 

Lacrime che trattengo da quando siamo qui. 

Lacrime di nervosismo.

Lacrime che prima o poi sarebbero uscite.

-Ehi, non piangere. Ci sono io con te qualsiasi cosa accada. Te lo prometto.-dice il mio ragazzo stringendomi a lui per rassicurarmi.

Più volte mi sono promessa che non sarei più arrivata al limite, che se avessi avuto qualche problema o comunque qualcosa che non andava avrei parlato fin da subito invece di nascondermi dietro un falso "è tutto okay" ma ancora una volta non ci sono riuscita. Non auguro a nessun di dover tornare dal proprio carnefice in particolar modo se si tratta di colui che dovrebbe essere vostro padre, l'unico uomo che noi figlie amiamo fin da piccole, peccato che il mio non è mai stato il tipico "papà principe azzurro" come quello delle mie amiche, anzi il contrario, mai un regalo, mai un abbraccio, mai un complimento, nulla di tutto ciò.

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