Seguì una giornata molto lunga.
Fui puntuale a tutte le lezioni, perciò ciascuna di esse mi parve più pesante del solito, e mi sorbii in silenzio il trionfo di Thomas nell'ultimo compito di letteratura, palesemente copiato da Jin Wu, una ragazzina di origini asiatiche dalle potenzialità incredibili. Jin era una di quelle menti che nessun college si sarebbe voluto lasciar sfuggire al fine di continuare a dar lustro al proprio nome, ma aveva un difetto: la passività con cui affrontava le persone come Thomas, convinte di poter andare a prendersi cose che non sarebbero mai potute appartenere loro.
Giunsi in mensa con il nervoso alle stelle, peggiorato dal pasticcio di verdure che mi venne servito e la carne gommosa in abbinamento.
«Giornata storta, Chloe?» mi chiese Steve, agli occhi attenti degli altri due membri del tavolo.
«Uhm... Un pochino. Thomas è riuscito a copiare di nuovo, sapete tutti quanto mi dia fastidio...» borbottai, pastrocchiando con la forchetta nel piatto senza davvero mangiare qualcosa.
«Se non mangi, non avrai le forze per sopportarlo anche oggi pomeriggio.» si raccomandò Peter, nascondendo in una critica apparente una velata premura.
Alzai gli occhi al cielo, già stanca al pensiero. Come facevano i Cunningham a sopportare il proprio pargolo? Erano pieni di sé come lo era lui? Da quel che avevo potuto dedurre dai rapporti di mia madre in seguito alle varie assemblee nel corso degli anni, il loro concentrato di superficialità, meschinità e ipocrisia era nauseante. Parte della causa per cui si comportavano così, sosteneva mia madre, era la ricchezza che era piovuta loro dal cielo. Non sapevano cosa farsene, di tutti quei soldi. Mia madre avrebbe dato a Mrs Cunningham dieci anni in meno di quelli che aveva realmente, tanto si manteneva giovane e bella.
Mi ero chiesta spesso perché Thomas non fosse stato spedito in una scuola privata. Che bisogno aveva di darsi tanto da fare per copiare, se aveva la possibilità di ottenere quei voti semplicemente pagando una retta più sostanziosa? Perché faticare tanto per guadagnarsi il ruolo di capitano della squadra di football, quando altrove gli avrebbero conferito l'onore su basi ben peggiori?
Sospirai e mi sforzai di mandar giù un boccone di pasticcio.
«Ragazze, sono riuscito a convincere Peter ad affittare una cascina per la festa. Andremo a svaligiare di alcolici il supermercato e faremo tremare le mura con la musica.» annunciò Steve.
«Convinto, adesso... Il tuo è stato più un ricatto, se vogliamo essere onesti.» puntualizzò Peter.
Maddie si lasciò sfuggire una piccola risata, che si spense brutalmente quando incontrò il mio sguardo. La immaginai colpita all'improvviso da una doccia fredda, alzare gli occhi e realizzare che il getto da cui usciva l'acqua ero io.
Tacqui e rivolsi la mia attenzione altrove. Notai Elizabeth con il vassoio del pranzo, diretta verso un tavolo vuoto. Non avevo mai fatto caso a dove si sedesse a mangiare, ma decisi che, se volevo mostrarle davvero che volevo includerla nella mia vita, quello era il momento adatto per cominciare. Mi alzai e le feci un cenno, al quale lei si spaventò e scosse il capo. Dedussi di doverla trascinare con la forza.
«Chloe... Quello è il tuo tavolo, io non c'entro niente... I tuoi amici si arrabbieranno. Non mi sopporta nessuno, in questa scuola.» tentò di rifiutare.
«Non dire sciocchezze, nessuno ti odia. Vieni, è ora di fare un po' di conoscenza con persone nuove.» sorrisi, prendendola per il braccio.
La sistemai accanto a me e feci le dovute presentazioni. Peter, che era il meno propenso ad aprirsi solitamente, fu cordiale al limite dell'imbarazzante, facendo sentire Elizabeth fuori posto. Con il look rinnovato verso un giovane uomo con una certa attrattiva, la media scolastica alle stelle e l'aria indagatrice, era facile per lui mettere in soggezione gli altri. La mia nuova amica, poi, si sentiva troppo fragile e bersagliata per non temere giudizi.
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Dramatic
Teen FictionIntricata come un gomitolo di lana. Così è l'anima di Chloe, abbandonata da un padre che non ha mai visto, per ragioni che non ha mai conosciuto. Così è la vita di Eric, che non frequenta lezioni, ma potrebbe insegnare come tenere dei segreti. Così...